Le migliori vodke da degustare e per fare cocktail: la classifica
Scegliere la vodka giusta, anzi trovare una vodka giusta è un’impresa difficile. Cosa si intende per buona, quali sono le migliori vodke? Morbida o rocciosa? Che caratteristiche deve avere una buona vodka e cosa la distingue da una leggendaria?
E poi la grande domanda: come usate questa vodka? La migliore vodka per fare cocktail o da bere liscia? I fraintendimenti sono sempre dietro l’angolo. La Finlandia è una vodka stellare per fare cocktail, ha un rapporto qualità prezzo favoloso e costa solo 15 euro: bevuta liscia è ruvida e rocciosa, non è seta, ma non è neanche malvagia. La vodka Tito’s è un distillato più artigianale e sottile, costa il doppio, ma è buona il doppio? Per fare cocktail è ottima certo, ma bevuta liscia è gustosa, sicuramente più pura e vellutata. E poi la Nikka, più espressiva, un piccolo gioiello della distillazione zen giapponese, ma sconfiniamo nei 45 euro. Ha senso per una vodka? Ci fareste dei Moscow Mule, un cocktail spartano, ma intransigente, che richiede distillati di altissima qualità o la usereste come semplice vodka da lavoro o da meditazione?
Come vedete parlare delle vodke migliori è un esercizio di stile futile, dipende dall’utilizzo che ne farete, se avete un locale sicuramente il prezzo incide molto sulle vostre inclinazioni. Se siete semplici appassionati una spesa esosa è tollerabile per quello che in fondo è uno svago. E poi il prezzo è relativo, soprattutto quando si parla di vodka, un distillato ancora abbastanza abbordabile. Ormai il mercato della vodka si è stabilizzato e si è diviso tendenzialmente in tre grandi fasce di prezzo. Le vodke entry level da 10 fino a 15 euro, le più modaiole e ammiccanti che raggiungono il prezzo di 35 e poi abbiamo le versioni deluxe dove solo il cielo è il limite di prezzo.
Quello che va detto è che dopo un primo momento di follia dei prezzi, ormai tutti stanno tornando con i piedi per terra e la finezza generale sta migliorando. Partiamo con una lista di distillati che meritano un assaggio o hanno un’ottima propensione alla miscelazione. Quello che è sfuggito di mano è il marketing narrativo a chi spara le Più critico e ridicolo il discorso su quel tipo di vodka che, pur di emergere, si affida ad uno storytelling epico, va a scovare frammenti di kryptonite o della cometa Halley da usare come filtro per purificare o ricorre a imbottigliamenti fantasiosi per nascondere la pochezza o la normalità del distillato. Ok usare l’acqua di un ghiacciaio, dell’Himalaya o del salotto di Elsa, ma non esageriamo, basta con la fuffa e puntiamo su materie prime di qualità, no OGM, sostenibili, locali che diano una dimensione territoriale a questo distillato ormai in preda ai deliri più allucinati. Non c’è bisogno di tornare a fare i contadini per coltivare le patate, ma il design thinking sui distillati è patetico e deleterio e mortifica il concetto di terroir. Manca solo la vodka fatta con patate coltivate su Marte di Elon Musk e poi siamo a posto.
Vodka Osobaya di Moskovskaya
Iniziamo subito con la categoria dei distillati sotto i 15, ottimi per miscelare senza tante fisime. Naso semplice, etereo, floreale e passabile. La Osobaya è dura, ruvida il giusto, quella che beve ogni cowboy russo a cavallo del proprio bufalo da passeggio, ma ha la stoffa alcolica giusta per essere l’ingrediente principale di tanti cocktail classici a base di succo. Magari per il Moscow Mule non è perfetta, un po’ grossolana, ma per il Sex on the Beach è passabile. Costo 10: difficile spendere meno senza rischiare le convulsioni.
Vodka Stolichnaya
Prodotta a partire solo da grano, con triple distillazione: per molti è la scelta più solida, non delude. Distillata tre volte. Abbastanza morbida, pepata. lascia il palato asciutto, ma non ustionato. Ha un bouquet non molto espressivo, ma almeno ci prova con agrumi e fiori. È compatta, al palato non è per niente male, ha rigore, struttura e nel complesso è abbastanza pungente e vellutata per essere considerata la migliore vodka da miscelazione sotto i 15 euro. Da usare per Kamikaze e Cape Code.
Vodka Absolut
Il prodotto base della Absolut è al limite del potabile. Bevuta liscia è pessima, nei cocktail non è particolarmente brillante. Ok essere ruvidi, ma questa è solo alcol e basta senza alcun profumo. La triellina è più profumata. Prezzo basso, ma non ne vale la pena.
Vodka Skyy
Una vodka onesta, non vuol strafare, non ha acuti, anzi è muta, ma almeno ha corpo e spigolosità giusta. Prodotta con cereali e fecola di patate, viene distillata quattro volte e filtrate tre. Naso inesistente a parte l’alcol, potrebbero aver distillato anche un mosto di mozzarelle e pinne di squalo. Al sorso è ok, dura e basta, ma costa 10-12 euro e va bene per fare l’Espresso Martini o la caipiroska alla fragola.
Vodka Wyborowa
Se fate una ricerca su internet nei vari shop online e leggete le note della Wyborowa c’è da sbellicarsi. Tradizione secolare, purezza assurda, alambicco discontinuo, spezie, suggestioni siderali, cereali e biscotti, ma in realtà, a parte tutta la narrativa, è un distillato al limite della decenza. Il naso è timido, al palato pialla con un gusto non molto ispirato e dolciastro, non ha sviluppo, ma non morde. Bevetela liscia solo se volete fare del male alle vostre papille gustative. 10 euro per la bottiglia da 1 litro: solo per fegati duri.
Vodka Russian
Si salva. Prodotta con grano russo e acqua del Lago Ladoga, con distillazione continua, Naso chiuso, etereo, profumi di cereali, ma timidi. Al palato è affilato e di discreta struttura, la persistenza non è estrema, ma è molto più piacevole della media dei distillati concorrenti venduti a 13 euro. Da usare per cocktail fruttati come il Salty Dog.
Vodka Smirnoff Red
Una corazzata che ormai ha trovato una formula vincente, grazie a pulizia e una certa morbidezza. È il prodotto base della distilleria Smirnoff. Naso appena affilato con cereali, spezie e frutto etereo, ma no si sbottona. Al palato ha ritmo, non è molto fine, ma chiude secca e pepata: picchia duro, molto grezza. 13-15 euro per la bottiglia da un litro, il prezzo almeno è buono.
Vodka Finlandia
Sbaraglia la concorrenza di tutte le vodke vendute a 15 euro, non tanto per la finezza, quanto per la personalità, il tratto affilato, roccioso e pungente. Sicuramente è quella che osa di più e offre più stoffa e consistenza. Ovviamente stiamo parlando di vodka da miscelazione. 15-16 euro: prezzo onesto per un distillato solido. Duttile e strutturata, la potete usare per Moscow, Bloody Mary, Screwdriver o Vesper. La recensione completa della Finlandia.
Absolut Comeback
Molto meglio rispetto al distillato base, sicuramente vale la pena investire qualche euro in più e puntare su questo prodotto intermedio che offre un naso sempre taciturno, ma almeno al palato trova più articolazione, spessore e un sapore più vellutato. 16 euro, non male se usata per caipiroska e Sex on the beach.
Nemiroff
Il colosso statale Nemiroff è il protagonista del mercato ucraino e se la cava bene. Le distillerie fondate nel 1872 da Grigory Stroganoff producono ancora i gonfie vele. E il bello è che tutti i distillati sono solidi e affidabili, come prodotti da miscelazione funzionano a meraviglia e si posizionano nella fascia dei 20 euro. L’etichetta nera è la più semplice, ma da miscelazione è ottima e costa 18 euro. Interessante poi quella aromatizzata al peperoncino e miele o la Wheat, più morbida e aromatica. Sono bottiglie ruvide e decise, ma ben fatte, con finale pulito, ma non sono proprio da bere lisci, a parte la premium lex, un tantino più elegante come gusto.
Black Smirnoff
Un altro mondo rispetto alla Red Smirnoff, la distillazione è discontinua, lenta, permette uno sviluppo aromatico del distillato, che è più aperto, pungente e ricco. Bouquet abbastanza ricco con note speziati, di cereali, frutta rossa, pepe. Al palato è tesa e vibrante, ma mai scorbutica o grossolana come la Red. Costo 23 euro: un prezzo onesto per una vodka discreta, sottile, con una bella persistenza. Ottima per Moscow Mule, Dirty Martini e Negroski.
Vodka Zubrówka
Per il prezzo a cui è venduta, tra 20-23 euro è un ottimo distillato. La grappa tesoro nazionale della Polonia, pur essendo un prodotto a grande tiratura, viene fatto con sei distillazioni e offre profumi erbacei, floreali e speziati. Il sorso è vellutato, sapido e di carattere. Non ha un allungo esagerato, ma si apre ad un buon sviluppo, mai banale. Il suo segreto è l’erba del bisonte, raccolta nella foresta di Bialowieza e con cui viene aromatizzata. Rapporto qualità-prezzo favoloso. Da usare soprattutto per fare cocktail in abbinamento al vermut: Vodka Martini, Vesper, Dirty Martini.
Absolut 100 Proof
Finalmente la Absolut inizia a giocare seriamente, i prodotti precedenti sono standardizzati e banali, ma con questo distillato di frumento mette in mostra un buon prodotto. Materia prima solida che dà struttura al distillato, acqua pura, niente trattamenti e poi una gradazione di 50 gradi che rende sostanziosa la bevuta. la Absolut 100 Proof risultato vellutata, ma poderosa, a livello alcolico picchia e poi si apre con sfumature di biscotto e nocciole, fiori e finale di pepe in un crescendo che è una cavalcata nelle tundra. Il prezzi è in linea con i distillati concorrenti, 28-30 euro. Costa il triplo del prodotto base, ma il prezzo è giusto e vi capire che per fare buone bottiglie serve materia prima all’altezza, adeguata lavorazione e cura. Da bere liscia è ottima e anche con il Moscow è perfetta.
Tito’s vodka
Quando ami così tanto un distillato che ti viene voglia di aprire una distilleria tutta tua per farlo come piace a te, questa è la storia di Bert “Tito” Beveridge, un geologo texano che nel 1995 ha inaugurato la propria distilleria artigianale. E ha fatto davvero un grand lavoro, la Tito è stupenda, aromatica il giusto, ma con un sapore purissimo che ti apprezzare questo distillato. Fatta con solo mais, gluten-free, distillata sei volte, ha profumi che ti solleticano appena, ti intriga con agrumi, popcorn, nocciole e fiori, ma senza svelarsi troppo. Al palato invece si sente tutto l’amore di un distillatore attento e di un amante focoso. Strati su strati di sapori delicati, erbe, dolci e salati, pepati con lo spessore del cereale che viene fuori. Ovviamente non stiamo parlando di un whisky per ampiezza, ma la precisione, la potenza misurata e la finezza del tratto affilato e pungente sono da manuale. Finale caldo e vellutato che accarezza il palato. Se poi considerate che è venduta a 30 euro è un affare, dà una sonora paga a Grey Goose, Belvedere e Ciroc, anzi le mette sotto senza battere ciglio e risparmiate 5 euro. Bevuta lisca o con ghiaccio è stupenda, ma anche da miscelazione ha il piglio giusto per gestire cocktail impegnatici come Moscow Mule, Dirty Martini, Sea Breeze e il Bloody Mary.
Beluga Noble Russian
Tra le quattro (Grey Goose, Belvedere e Ciroc) vodke simili per prezzo, stile elegante e pretenziosità, la Beluga è sicuramente più intensa, profumata e pirotecnica. La base è data da acqua siberiana e malto e poi si usano miele, avena e cardo mariano come botanicals per profumare. Ma è anche quella più affilata e strutturata, dotata di buona propulsione aromatica e un certo allungo speziato, il malto fa la differenza, come insegna lo Scotch whisky. Nel complesso è un distillato ottimo da bere lisce, ma anche per fare cocktail esigenti come Bloody Mary, Moscow Mule e Vodka Sour. Costo: 35 euro, non è regalata, ma il prezzo è giusto. Se volete approfondire, ecco la recensione completa.
Belvedere
Una bottiglia studiata nei minimi dettagli, elegante, affilata, ma molto limitata aromaticamente. C’è molto stile, ma non molta sostanza. I profumi sono floreali e di mandorle, al palato è vellutata, ma non lascia il segno, non è particolarmente articolata e non offre grandi spunti. Non è malvagia, la lavorazione c’è, ma per 35 euro si può fare di più. La recensione.
Grey Goose
Pur essendo un distillato molto pompato dalle collaborazioni e da un marketing aggressivo, ha sostanza, spessore e una certa finezza. Non è particolarmente espressiva, anzi mantiene una certa spartanità aromatica, ma qualche fiore, mandorle e pepe arrivano al naso. Al sorso è compatta e golosa, ha ritmo e credibilità alcolica. Viene distillata nel Cognac, da cereali, le premesse tecniche sono ottime. 35 euro, prezzo accettabile, non espressiva come la Beluga, ma meglio della Belvedere. Ottima per la caipiroska. La scheda tecnica-recensione.
Cîroc Ultra-Premium
Gioca in un’altra categoria, visto che è un distillato d’uva fermentata e quindi risulta più aromatica, ampia e sontuosa. Sicuramente per il pubblico italiano è più appetibile, ricca e interessante, poiché richiama profumi vinosi e fruttati cristallini, più vicini alla nostra sensibilità di consumatori di vino. Al naso è ricca, ma sempre eterea e sottile, al palato vellutata, con un gusto pieno e rimandi suggestivi che spaziano dalla frutta ai fiori, passando per le erbe aromatiche. Bevuta liscia è una delle migliori vodke che ci siano, ma anche per fare cocktail fruttati come Screwdriver e Sex on the Beach è eccellente. La recensione-scheda tecnica.
Reyka
Ed è impossibile non includere anche questo piccolo gioiello della distillazione islandese. Qui lo storytelling si impenna: l’acqua deriva dal ghiaccio artico che sciogliendosi scorre su rocce laviche, distillazione curata con alambicco head-carter, di cui ne esistono solo sei esemplari nel mondo, produzione artigianale in piccoli batch, energia geotermica green ad alimentare la distilleria e poi orzo e grano come materie prime per il mosto. Il risultato è una bottiglie eccellente, il marketing ha lavorato bene, ma la distilleria ancora meglio. Il ruolo dell’alambicco head-carter (dove il distillato resta a contatto con un superfici di rame molto ampie) è fondamentale, la forza del distillato, la purezza e l’intensità degli aromi è rocciosa, tanto che all’assaggio si percepisce freschezza, pepe da mordere e grande sapidità, sale e menta, fiori e agrumi. Il prezzo di 35 euro la mette in competizione con la triade sopra e ne esce vincitrice, grazie ad un’intensità ed ad un volume aromatico che rinunciano alla solita sonnolenta morbidezza. Bevuta con ghiaccio è una rasoiata di gusto artico, ma senza dubbio è la miglior vodka in abbinamento al vermut dry per fare Vodka Martini, Vesper.
Polugar N°1 Rye & Wheat distilleria Rodionov & Sons
Il Polugar non è una vodka, ma un bread wine, il cosiddetto progenitore della vodka, prodotto a partire dal pane di segale fatto fermentare. Il gusto è molto più dolce e sviluppato, pieno di note di menta, miele e biscotto dovuti alla segale. Bevuto liscio è un po’ ridondante, ma è ottimo se abbinato a piatti affumicati, bolliti o con verdure e salse pannose. Dà il meglio di sé nella miscelazione, per fare grandi classici a base di vermut come Negroski. Da esplorare tutta la gamma di Rodionov, con tanti distillati, aromatizzati e prodotti a partire da materie prime sempre diverse. Questo Polugar N°1 Rye and Wheat costa 35-37 euro, ma la qualità è molto alta.
Nikka Coffey
Affilata, pungente, erbacea e percorsa da una vivacità aromatica precisa e profonda, difficile da trovare nelle vodke. La struttura è massiccia, ma compatta e al palato si muove calda, possente, ma con eleganza. Mai sgarbata. Costa 40 euro: non sono pochi per una vodka, ma se state cercando un distillato fine e leggiadro è da provare. Per fare un semplice screwdriver è ottima. La recensione.
Purity
Distillato svedese che subisce la bellezza di 34 distillazioni per diventare puro come il cristallo. Prodotta con nel castello di Ellinge con un alambicco fatto di rame e oro a partire da grandi materie prime come grano invernale “Gneiss” e orzo “Tripple”. Il risultato è un vodka morbida, vellutata e floreale, al limite del cremoso. Al naso è sorniona, fruttata e calda, al palato è piena, sontuosa e giocata su suggestioni sottili e delicate, floreali, dolci con l’orzo che emerge. Gli strati di sapori sono tanti, tutti declinati con delicatezza, quindi cercate di non berla ghiacciata, altrimenti è sprecata. Spessore e vena minerale sottile a dominare il sorso. Costa 40 euro, ma li vale. Da bere liscia, mai ghiacciata o per fare qualsiasi cocktail è perfetta. La recensione.
Potoki
Entriamo nel campo dell’eccellenza, sopra i 45 euro, con uno splendido prodotto polacco. La vodka Potoki è un distillato sferzante che va dritto per la sua strada, sfacciato nella sua purezza intransigente e affilata che punta su note di pepe, frutta secca e menta. Il sapore è molto puro e pulito, algido, sebbene sia stata distillata solo due volte, ma il cuore è glaciale, duro e molto secco. La base è un fermentato di segale, grazie a cui emerge una pungente carica aromatica che domina tutto il distillato. Costa 45-50 euro, ma è una delle migliori vodke da bere lisce o per fare cocktail spartani come Vodka Tonic e Moscow Mule.