Directions
Quali sono le ricette dei cocktail più famosi e buoni da fare a casa? Quali sono le ricette da aperitivo che tutti dovrebbero saper fare o almeno conoscere o aver bevuto almeno una volta nella vita?
La lista dei migliori cocktail è molto opinabile, ma abbiamo fatto una ricerca incrociata per potere stilare un classifica abbastanza attendibile delle ricette che tutti dovrebbero saper fare anche a casa. Abbiamo chiesto ad alcuni professionisti del mestiere, veri barman che lavorano tutti i giorni con i cocktail, sono il loro pane.
Poi abbiamo fatto una ricerca sulle statistiche di ricerca su google degli ultimi 5 anni, individuando le parole chiave più ricercate e infine abbiamo anche calcolato la bontà e la facilità di esecuzione di queste ricette cocktail. Tutti conoscono la ricetta del Black Russian e tutti lo sanno preparare: ghiaccio, vodka e liquore al caffè mescolati e non agitati, alla faccia di James Bond, ma avete mai provato a fare un Singapore Sling o un Sazerac o un Ramos Gin Fizz?
Ci sono poi altri cocktail che pur essendo famosi spesso vengono fatti in maniera disastrosa: il Moscow Mule servito con chili di cetriolo, il Mojito pestato e tanti altri di cui parleremo. Ma vogliamo chiarire una questione. Ognuno ha il proprio palato e le proprie attitudini e ci sono molte interpretazioni delle ricette cocktail più famose, ma prima di servire un cocktail è sempre meglio chiedere. Se ordino un Moscow Mule e vedo dentro il cetriolo io vado giù di testa, stessa cosa per il Mojito pestato.
Bevete quello che vi pare, ma siamo precisi nelle ricette. Fare cocktail è anche questione di sensibilità e conoscenza degli ingredienti, non è solo meccanica, anzi è una vera e propria alchimia dei sapori, per cui sperimentate e assaggiate prima di tutto. Ok, non avete più scuse, con questa piccola guida piena di consigli pratici, foto e dosi, si parte per un fantastico giro intorno al mondo per scoprire i cocktail più buoni da provare anche a casa!
Cocktail economici
Vogliamo fare una piccola premessa. Questi che vi proponiamo sono tutti drink economici, non servono distillati da centinaia di euro, ma soltanto prodotti onesti. Il Mojito è un cocktail sbarazzino, si fa con il rum chiaro e non è necessario spendere 50 euro per una bottiglia di pregio. I cocktail nascono per domare l’acquavite torci-budella prodotta un tempo con metodi rozzi, ma oggi il prodotto difettoso non esiste più. Magari potete investire qualche euro in più sul gin, sicuramente sulla frutta, ma anche sull’acqua tonica. Ma non serve spendere più di 20 euro per una bottiglia di distillato da cocktail. Stiamo parlando di cocktail economici da fare a casa, ma questo è solo un punto di partenza, poi potrete anche comprare il Monkey 47 per fare il gin tonic gourmet.
Mojito
Il Mojito è il cocktail più ricercato su google negli ultimi 5 anni, anche se lo confrontiamo con un altro gigante come il Moscow Mule, siamo distanti anni luce, il Mojito ha il doppio delle ricerche. A parte questo, il Mojito originale cubano non è mai pestato come la caipirinha, ma soprattutto è la menta che non deve mai essere pestata altrimenti diventa amara. Schiaffeggiatela, poi mettetela in un bicchiere con il succo di lime, il rum e poi aggiungete il ghiaccio.
Due gocce di Angostura per completare e il cocktail è fatto. Questo è il vero mojito cubano, non quello pestato. 4 Cl di rum bianco cubano, 3 Cl di succo di lime, 7 foglioline di hierba buena, 2 cucchiai di zucchero di canna bianco raffinato, ghiaccio e Soda. Mettete lo zucchero nel bicchiere con il succo di lime, rimescolate per sciogliere, schiaffeggiate la menta e buttatela dentro, aggiungete il ghiaccio e poi il rum.
Colmate il bicchiere con uno schizzo di soda e decorate con lime e menta. Non dimenticate che secoli fa era il cocktail dei pirati dei Caraibi, lo stesso Drake lo amava. Rum, zucchero e lime. Una limonata anti-scorbuto resa potabile dal rum. Lasciate il pestello nel fodero.
Black Russian
Facile, facile come ricetta da aperitivo o da after-dinner, bastano 3 ingredienti: vodka, liquore al caffè e ghiaccio. La ricetta è facile, ma fate attenzioni alla dosi: 5 cl di vodka e 2 cl di liquore al caffè. Il liquore al caffè ha un gusto forte e prepotente, non mettetene troppo, specialmente se è molto dolce, altrimenti il cocktail diventa pastoso. Se ancora non lo avete fatto da soli, ecco una buona ricetta per fare il liquore al caffè definitivo.
Spritz
Il re degli aperitivi, fatto con una ricetta semplicissima: acqua gassata, 6 cl di vino e 3 cl di bitter conditi con una fetta di arancia e tanto ghiaccio. Ma sapevate che il primo vero Spritz era solo vino e soda? Comunque, usate un vino liscio, mai frizzante, aggiungete soda e ricordate che il vino deve essere presente in quantità doppie rispetto al bitter. Provate con tanti bitter, non esistono solo Campari e Aperol. Se volete scoprire tutto su questo cocktail storico, cliccate qui.
Negroni
Il re dei cocktail italiani, non ci sono dubbi, il Negroni oltre ad essere uno dei cocktail più gustosi e appaganti è anche uno dei più bevuti, l’aperitivo alcolico per eccellenza. Nacque agli inizi del 1900, inventato dallo smagliante conte Camillo Negroni, che stanco del solito Americano, pensò bene di farlo correggere al barman Fosca Scarselli con un goccetto di gin.
Da quel momento è entrato nella leggenda. La ricetta è semplice, ma ricordate sempre di rispettare le dosi: 3 cl di gin, 3 cl di vermut rosso e 3 di bitter. Se il vermut è molto dolce regolate di conseguenza. Potete aggiungere una goccia di Angostura per dare un tocco ancora più aromatico.
Zombie
Il capolavoro di Donn Beach, a base di tre rum, falernum, Pernod, lime e ovviamente il Don’s Mix, è una bevuta celestiale, ma pesante a livello alcolico. Il drink è impegnativo, ma il sapore è una sinfonia caraibisca di sapori speziati, agrumati e salori che si mescolando senza tregue. Sicuramente è stato il drink simbolo del movimento Tiki. Provate a farlo a casa, ecco la ricetta originale dello Zombie.
Mimosa
Il cocktail Mimosa è la ricetta da aperitivo più conosciuta e ricercata nel mondo. Tuttavia è molto semplice da fare: non è altro che Champagne o Spumante e succo di arancia fresca. Ma proprio qui sta il problema: non servite mai un Mimosa fatto con succhi già pronti, serve spremuta fatta sul momento, altrimenti rischiate di rovinare un vino pregiato con un succo non all’altezza. Da fare solo quando le arance sono di stagione per offrire un aperitivo fatto in casa da urlo. La spremuta di arancia deve essere presente in quantità doppia rispetto al vino.
Margarita
Il grande drink a base di 3,5 cl di tequila, 2 cl di triple sec, 1,5 cl di succo fresco di lime è una bomba di freschezza e aromaticità, con il gusto del distillato di agave che aggiunge note tropicali e balsamiche. Lo zucchero non serve, il tripl sec, tipo il Contreau per capirci, è già dolce di suo. In estate è l’aperitivo ideale per dare brio ai pomeriggi oziosi. La ricetta originale del Margarita.
Bellini
Quando si dice cogliere l’attimo: Venezia 1948, in concomitanza di una mostra del pittore Battista Bellini, l’istrionico Giuseppe Cipriani dell’Harry’s Bar crea l’omonimo cocktail, il Bellini. Un drink che diventerà protagonista di tutti gli aperitivi e brunch in tutto il mondo. Ma ancora un volta state attenti agli ingredienti: Champagne o Spumante e nettare di pesca bianca. Servono pesche vere e mature al punto giusto. Spremetele in un colino e non frullatele mai. Anche in questo caso il rapporto tra vino e succo di 1 a 2.
Gin Tonic
Il gin tonic è un altro cocktail di immediata e semplicissima preparazione: bicchiere con ghiaccio, fetta di limone e due gocce di succo, poi versate il gin e l’acqua tonica per completare. Le dosi variano in base alla funzione del cocktail, ma di solito la tonica è presente in quantità doppia rispetto al gin. Quando versate la tonica siate sgarbati, le bollicine devono scoppiare per rilasciare i profumi.
Moscow Mule
Il secondo cocktail più ricercato su google, un mito, il cocktail più trendy del momento, sulla scia della rinascita della vodka. Il Moscow Mule è un cocktail che suscita grandi errori di interpretazione come la mania di mettere il cetriolo. Non ci va nella ricetta originale, se uno vi ordina un Moscow Mule si da per scontato che il cetriolo non ci sia. Al massimo chiedete, ne va della vostra professionalità. La ricetta è semplice, 4,5 cl di vodka, 12 cl di ginger beer, 0,5 cl di succo di lime e ghiaccio. Al massimo due spicchi di lime come decorazione.
Vesper Martini
Il Vesper Martini nasce dalla penna di Jan Fleming, padre di James Bond, che lo voleva shaken not stirred. Non è facile da fare, qui trovate la ricetta spiegata passo dopo passo con foto. Comunque gli ingredienti sono: 6 cl di gin, 1,5 cl di vodka, 0,75 di Lillet Blonde o vermut dry e scorza di limone: mettete del ghiaccio nello shaker, versate la vodka, il gin e il vermut, poi shakertate per 12 secondi, versate in una coppetta e strizzate sopra una buccia di limone. Più snello e allungato del Martini Dry, per iniziare a prendere dimestichezza con le grandi ricette cocktail è il più adatto.
Negroni Sbagliato
Lo Sbagliato è la versione più leggera del Negroni con spumante al posto del gin, se volete è uno Spritz più nobile, ma è molto più leggero rispetto al Negroni e lo potrete servire come aperitivo o anche bevanda da abbinare a tutto pasto per cene di pesce. Usate uno spumante di spessore, altrimenti si perde tra le spire di Campari e vermut. La ricetta del Negroni Sbagliato è semplice: 3 cl di vermut rosso, 3 cl di Campari e 3 cl di spumante.
Manhattan
Il Manhattan è uno dei cocktail più antichi e sontuosi della storia dei miscelati. Nasce agli inizi del 1900 e da allora è sempre stato tra i primi 5 cocktail più richiesti. La ricetta è classica: mixing glass con ghiaccio, versate 2 cl di vermut rosso, poi 5 cl di rye whiskey, 3 gocce di Angostura, rimescolate per raffreddare e quindi versate in una coppetta, trattenendo il ghiaccio. Lasciate cadere dentro una ciliegina al maraschino e sorbite uno dei cocktail che hanno fatto la storia.
Daiquiri
Il Daiquiri è il secondo grande cocktail cubano, il cugino del Mojito, guarda caso entrambi i drink preferiti di Hemingway. La differenza di gusto è però notevole. Gli ingredienti sono pochi: 4,5 cl di rum bianco, 0,5 cl di sciroppo di zucchero e 2 cl di succo di lime. Mettete in uno shaker con ghiaccio e agitate per 12 secondi, poi versate in una coppetta. Non agitatelo mai troppo o rischierete di allungarlo troppo, visto che è un drink leggero, spartano e giocato su un equilibrio delicato tra gusto sour, dolcezza e richiami aromatici del rum. Un immortale, soprattutto come aperitivo o se abbinato a crostacei o piatti di pesce.
Godfather, Godmother e French Connection
La triade dei cocktail after dinner più bevuti e conosciuti nel mondo ha come ingrediente base il liquore all’amaretto. La preparazione di questi cocktail è facilissima e non servono doti da bartender: prendete un bicchiere old fashioned e versate i due ingredienti in parti uguali.
I cocktail sembrano simili, hanno dosi uguali, ma sono molti diversi per via del distillato da abbinare all’amaretto. Il più mascolino e forte è il Godfather, con 3,5 di amaretto e 3,5 cl di whisky; poi abbiamo il French Connection fatto con 3,5 cl di cognac e 3,5 cl di amaretto. E finiamo con il Godmother fatto con 3,5 cl di vodka e 3,5 cl di amaretto. La ricetta prevede qualche cubetto di ghiaccio, ma sinceramente non serve, anzi non fa altro che appiattire i profumi del cocktail, quindi evitate di metterlo.
Singapore Sling
Il Singapore Sling è una delle ricette cocktail più antiche e rinomate, e non facilissimo da fare a casa. Prima di tutti gli ingredienti sono molti e vanno dosati con cura e attenzione: 3 cl di gin, 1,5 cl di arpicot brandy, 0,75 di triple sec, 12 cl di succo di ananas, 1,5 di succo di limone, 1 cl di granatina, 1 goccia di Angostura. La preparazione è lineare, il tutto sta nel rispettare le dosi: mettete tutti gli ingredienti e 5 cubetti di ghiaccio nello shaker, agitate per 12 secondi e poi versate in un bicchiere. Usate solo succhi freschi o di ottima qualità, altrimenti fate a meno di farlo.
Old Fashioned
Il ritorno in auge del whisky e del Bourbon hanno riesumato questo drink leggendario, il vecchio whisky cocktail. Una volta si faceva con zolletta e angostura nel bicchiere e poi si aggiungeva una buona dose di whisky, alla vecchia maniera appunto. La ricetta oggi è sempre quella, ma abbiamo a disposizione whiskey incredibili e bitter home made dai sapori e profumi immaginifici. Se volete provare a farlo a casa, ecco la ricetta originale dell’Old Fashioned.
Mint Julep
Il cugino dell’Kentuchy dell’Old Fashioned è il Mint Julep, il tonico che nel 1800 era prescritto dai medici a chi soffriva di nausea o aveva lo stomaco debole e aveva bisogno di una bella sferzata. La ricetta è simile all’Old Fashioned, ma al posto del bitter, si mette la menta fresca. Praticamente è whisky ghiacciato alla menta che funge da té dissetante. La ricetta originale del Mint Julep.
Ramos Gin Fizz
Il Ramos Gin Fizz è una delle ricette cocktail più elaborate, vecchie e indimenticabili che ci siano. Come cocktail è pannoso, profumatissimo, aromatico e dolce. Stano per i nostri gusti, ma ogni appassionato deve assaggiarlo per capire la storia dei cocktail. Pochi lo sanno fare, visto che gli ingredienti da usare sono molto particolari: 4,5 cl di gin, 1,5 cl di succo di limone, 1,5 cl di succo di lime, 3 cl di sciroppo di zucchero, 6 cl di panna fresca, 1 albume d’uovo, 3 gocce di acqua di fiori di arancio, 2 gocce di estratto di vaniglia, soda. Agitate per 1 minuto senza ghiaccio, poi 1-2 minuti con qualche cubetto di ghiaccio, versate in un bicchiere alto tipo Collins e completate con uno schizzo di soda. Detto così sembra facile, ma è uno dei cocktail più difficili e spettacolari che siano mai stati fatti.