Gin Tabar: recensione del gin della Bassa Modenese
Il Gin Tabar nasce nella nebbiosa pianura modenese, a Finale Emilia, per mano della Casoni SPA, una ditta storica che produce anche il famoso Anicione e il liquore del ciclista (galattico!).
È un gin molto complesso e sontuoso ma mai difficile, ricco, baroccheggiante per alcuni versi, non abbiamo a che fare con un gin duro e puro in stile inglese, e infatti i botanicals sono 9 tutti molto pungenti e forti come carattere. Anice, ginepro, angelica, rosmarino, arancio amaro e dolce, cardamomo, camomilla, coriandolo: una selva intricata di profumi e sapori piccanti che marcano in maniera netta il profilo aromatico.
Tuttavia lo sviluppo dei profumi è incalzante, ma sempre ben misurato, non ci sono sbavature o spigoli e si apre in un crescendo elegante. La sua caratteristiche è quella di avere un profilo poco fruttato o floreale e molto speziato ed etereo.
Ancora una volta non possiamo che plaudire al coraggio di un produttore che ci mette l’anima e la propria storia in un distillato. Perché tutto ruota intorno all’anice, ingrediente storico di questa ditta che da sempre ha prodotto un liquore all’anice. Ma tutta la zona del modenese è famosa per il Sassolino, non è che il Tabar è nato così per caso. Affonda le radici nella tradizione distillatoria di queste terre nebbiose, ma così generose.
E in queste lande una volta ci si avvolgeva nel tabarro, un mantello che circondava il corpo e si chiudeva al collo, da cui il nome.
La produzione del Gin Tabar è artigianale, piccoli batch di 300 bottiglie, lunghe macerazioni dei botanicals, che poi vengono distillati con doppia distillazione con alambicchi discontinui in maniera impeccabile. Testa e coda vengono eliminate durante il processo, ma è superfluo dirlo, stiamo parlando di un gin di grande spessore, artigianale.
Il bouquet
Naso molto intenso e speziato, tagliente a tratti balsamico con l’anice che domina in un primo momento, ma poi sfuma, arrivano gli altri botanicals, si insinua una nota fresca di agrumi a sdrammatizzare. Niente da dire: persistenza e finezza eccellenti. Il tutto è dosato e calibrato alla perfezione.
Il sapore
Bocca molto pulita e gustosamente resinosa, il ginepro accarezza il palato con uno schiaffo secco, piacevole. Il corpo è ben definito e dotato di buona bevibilità data da freschezza e varietà. Ancora è l’anice a guidare l’assaggio, ma c’è spazio anche per note piccanti e mentolate che si mescolano all’arancia.
È un gin buono, molto buono e coraggioso, elegante, ma vi deve piacere l’anice: è la scintilla che accende il cuore pulsante di questo distillato.
Costo del Gin Tabar
40 euro: nella norma.
Quali cocktail fare con il Gin Tabar
Negroni come se piovessero, ma è valido anche per Gin Gin Mule, Gin Lemon, Gin Fizz, Tom Collins, Martini Dry, Tuxedo, Singapore Sling, Ramos Gin Fizz, Gin Tonic, Gimlet, Bramble, Paradise, Bronx.