Sipsmith London dry gin: recensione e scheda tecnica
Il Sipsmith London dry gin è un distillato molto elegante e sottile che parte da una impostazione aromatica classica, mettendo però in risalto una delicatezza agrumata molto piacevole. Ormai anche le distillerie inglesi hanno capito che è arrivato il momento di alleggerire, dare ariosità e solarità al gin e quindi sono gli agrumi e i fiori ad emergere da una foresta di ginepro e profumi terrosi.
Questo non significa che non questo Sipsmith London dry gin non sia roccioso e speziato, anzi ha volume e corpo, tuttavia è declinato con finezza. Si muove sinuoso, mai troppo aggressivo e senza quella scontrosa ruvidezza tipica del London dry gin da battaglia.
Le botaniche del Sipsmith London dry gin
Le botaniche presenti sono classiche con una paio di gradite novità: ginepro, iris, mandorle, cardamomo, cannella, liquirizia e ovviamente buccia di agrumi. Ed è proprio sugli agrumi che fa leva il distillato per espandere i propri confini aromatici.
Il bouquet
Naso pulito, di cristallina espressività, vario, ma molto compatto. I profumi sono disegnati con personalità e precisione a partire dalle resine balsamiche del ginepro. Seguono poi fiori, note mentolati, di cardamomo, pepe e poi ci sono tutti gli agrumi del mondo che tengono insieme tutto. Il bello di questo gin non è tanta la varietà e l’estrosità, in realtà è molto classico, ma il modo in cui è stato lavorato, come appare al naso. Ci sono sfumature, toni, gradi e un gioco di ombre e luci.
Il sapore
Al palato è coerente con il bouquet: sorso di spessore, quasi salato, sospinto da buona acidità che ricorda il pompelmo e il lime e lo zenzero. La struttura è ampia, con decisa spinta alcolica, ritorni di pepe e liquirizia e canfora nel finale. Nel complesso è scorrevole, terroso il giusto, ma ben fatto. Non ha miliardi di botanicals o di suggestioni, ma quello che c’è è stato ben integrato e ha credibilità. Nonostante abbia 41,6 gradi alcolici la sensazione alcolica sul palato è molto vellutata.
Prezzo
33-35 euro: un prezzo in linea con i gin di buona qualità suoi concorrenti, nulla da obiettare.
Cocktail da fare con il Sipsmith London dry gin
Se lo servite ben ghiacciato è discreto anche liscio, ma ovviamente è un distillato nato per entrare di prepotenza nel campo del Gin Tonic. La sua carica agrumata e l’ottima bevibilità invitano ad abbinarlo a toniche non troppo aggressive, ma ricca di profumi come la Fentimans. Da provare ovviamente anche con Gin Lemon, Gin Fizz, Tom Collins, Martini Dry, Tuxedo, Paradise, Alexander, Bramble, Singapore Sling, Ramos Gin Fizz, Negroni.