Gin e acqua tonica: i migliori abbinamenti
Oggi vogliamo aprire una discussione che sicuramente infuocherà gli animi: qual è il miglior gin per fare il Gin Tonic?
Partiamo dicendo che fare una classifica delle migliori marche di gin è un esercizio di stile ridicolo e senza senso, ognuno di noi ha un palato e preferenze diverse, quindi non vogliamo incoronare nessun gin, ma proporvi una carrellata di distillati per titillare la vostra curiosità.
Detto questo la classifica sarebbe anche improbabile per la questione del prezzo. Ormai ci sono bottiglie di grandissimo pregio e basterebbe prenderne una caso, che ne so, un Monkey 47 per fare il gin tonic perfetto. Il Monkey 47 è così buono che potreste anche miscelarlo con benzina e succo di arancia congelato e sarebbe ancora potabile (joking). Ma vogliamo esplorare il sottobosco dei profumi e dei sapori di tutti i gin più importanti e meritevoli, anche dei più strani e particolari come i terrosi gin Plymouth, che non necessariamente sono i più blasonati o costosi.
Ma cosa sarebbe il gin senza la sua metà, la sua sposa acqua tonica? Per cui va bene scegliere gin di qualità, ma attenzione anche all’acqua tonica, che riveste un ruolo forse ancora più importante, visto che vanno di moda prodotti talmente forti ed elaborati che spesso coprono il sapore del gin.
Per cui quello che vi proponiamo è un invito alla sperimentazione, un modo di espandere i confini di un grande cocktail come il Gin Tonic, che sebbene sia fatto con solo due ingredienti, non smette mai di stupirci.
Hendrick’s e acqua tonica Henry Thomas
Il Gin Hendrick’s è forse uno dei migliori per rapporto qualità-prezzo. È un gin fresco con un naso pirotecnico, ma delicato delicato: troverete strabilianti profumi di rose, pepe, zenzero, fiori, resina di bosco e anche le spezie, ma sono declinate con tatto. Aggiungono arabeschi d’eleganza senza essere mai ossessive. In bocca è altrettanto etero, affilato, ma sempre preciso e mai troppo corposo. La tonica in abbinamento è abbastanza pulita, non espansiva, ma dal piglio amaro tenace: la Henry Thomas è spartana, ma con un gin così sfaccettato non serve che un tocco amaro.
Death’s Door Gin e acqua tonica Fentimans
Gin Primo al sale di Romagna di Federico Lugaresi e acqua tonica Indi & Co
Panarea Island Gin e Mediterranean Tonic Water
Il Panarea Island Gin nasce dal sole e dagli agrumi delle Eolie e riesce a catturare tutti i sapori e i profumi solari della costa siciliana. È un gin un po’ di nicchia, sta emergendo adesso, ma finalmente qualcuno è riuscito a portare un raggio di sole e di allegria nel panorama resinoso del gin. Certo i classici sapori di ginepro ci sono, solo che ammicca molto al terroir siciliano e al mare con ricordi sapidi, di zenzero, cedro, agrumi e finale pulito di pepe bianco. In bocca è agile, tagliente, ma ben definito: non troppo strutturato, ma vario il giusto. Se volete un abbinamento con una tonica altrettanto fresca, tagliente e agrumata scegliete la Mediterranean Tonic Water e l’armonia nel bicchiere è assicurata. Se non trovate il Panarea Island Gin, potete sempre ripiegare sul classico gin Mare o sul Malfy.
Wenneker Elderflower Dry Gin e Fever Tree Elderflower Tonic Water
Il Wenneker come si può già evincere dal nome è un gin tra i cui botanicals troviamo il sambuco. E tutto il sorso gira intorno a profumi delicati, floreali e poco speziati. Ancora un volta abbiamo a che fare con un gin sottile, elegante, ma dal passo lieve. Non aspettatevi struttura, richiami di bosco esagerati o terra. Questo è un piccolo angolo fiorito. E allora anche la tonica deve avere una certa eleganza e leggerezza. La prescelta è la Fever Tree Elderflower Tonic Water.
The Botanist 22 e Acqua tonica Monaco
The Botanist gin è uno dei distillati più estremi, pungenti ed erbacei che possiate usare per fare il gin tonic, ma è molto particolare. Prodotto con ben 22 botanicals che crescono sulla famosa isola di Islay, patria dello Scotch whisky tornato. Personalmente lo trovo splendido, ma non è di facile approccio, i profumi che sprigiona sono una sinfonia senza fine, ginepro, liquirizia, menta, canfora, fiori, pepe, radici, viole, camomilla, è come fare una passeggiata in una bottega di uno speziale. In bocca è pieno, ma piccante e si muove con grazia senza mai fermarsi. Da provare, ma con una tonica discreta, quasi timida come la tonica Monaco, buona, ma senza acuti, dal perlage delicato. Mettete poca tonica per non annacquare il potere aromatico di questo grande gin, il Botanist è talmente esuberante che serve giusto un accenno di chinino.
VL92 gin abbinato ad acqua tonica J.Gasco Bitter Dry: il Gin Tonic dei duri
E dopo tante note eteree leggiadre di fiori e piccoli giardini dell’Eden passiamo ad un bel pugno in faccia, aromaticamente parlando. Abbiamo due prodotti rocciosi, spartani, duri con spigoli vivi che vi taglieranno il palato a colpi di chinino. Il Vl 92 è un sinfonia densa di profumi di bosco, terrosi con mille radici e qualche accenno di limone. E la tonica J. Gasco è diretta, amara e fiera di esserlo. Se vi piacciono i sapori forti e netti, questo è un accoppiamento da provare per un gin tonic old style che vuole emozioni strong.
Koval gin abbinato a Pure Tonic Cortese
Il Koval Gin è uno dei distillati più preziosi e raffinati che ci siano nel panorama dei gin artigianali. Potremmo stare ore a dirvi che è un capolavoro, dove mille profumi gorgheggiano e si intrecciano creando un affresco di mirabile bellezza e sarebbe tutto vero. Il Koval non è regalato, 40 euro per la bottiglia da mezzo litro, ma è sicuramente uno dei gin più suggestivi e misteriosi che ci siano. Il naso è molto floreale, agrumato, pieno di zenzero e pepe, cardamomo leggero, menta, salvia e poi i toni resinosi del ginepro a fare da collante. In bocca è piccante, ma cesellato, di grande persistenza, speziato il giusto e con finale infinito. Pochi muscoli: tutto giocato sull’eleganza. La Tonica cortese aggiunge un tocco delicato ed è un’ottima gregaria per un gin così espansivo.
Gin Tanqueray no. ten abbinato 1724 tonica
Il Gin Tanqueray no. Ten è la versione più pregiata del Tanqueray classico, potenziato con camomilla e agrumi. Un piccolo tocco che comunque riesce ad aggiungere finezza e profondità ad un gin solido, ma molto spartano, giocato sui classici botanicals inglesi. In bocca è graffiante, potente e ben calibrato, se andiamo ad aggiungere una delle acque toniche più pregiate e fini, riusciremo a creare un gin tonic eccellente, molto fresco, molto netto nei suoi richiami di bosco, ingentilita dal sapore amaro, ma molto piacevole e morbido, della 1724, una delle meno aggressive sul mercato delle toniche.
Gin Aviation abbinato a Schweppes Premium Mixer Original Tonic
Il Gin Aviation è un altro stallone di razza, aromatico, potente, ma elegante, dalla persistenza favolosa, pieno di fiori, zenzero, petali, frutti tropicali, anice e una freschezza golosa che va via via condensandosi in un crescendo di piccantezza irresistibile. Non è il solito gin, non c’è molto ginepro, non è ruvido o tagliente, ma un caleidoscopio di profumi. Abbinate un tonica che profuma di ginepro e ha gusto non troppo arrembante come la Schweppes Premium Mixer Original Tonic per dare un tocco resinoso.
Drumshanbo Gunpowder Gin abbinata a Q Tonica
The Barmaster Gin e acqua tonica East Imperial Burma
Due prodotti forti, aggressivi e molto decisi. Già di suo il gin Barmaster è molto etereo e pungente in stile Bombay elettrificato a mille, la East Imperial Burma pure lei è una delle più amare e al contempo zuccherine, quindi è un matrimonio ad alta tensione. C’è amore, passione, tanta gioia, ma la convivenza non è mai facile.
Bulldog e acqua tonica Goldberg
Un’accoppiata classica per un gin tonic roccioso e speziato e molto tagliente. Il Bulldog è un gin sgarbato, sfacciato e molto aromatico, ma pulito, con profumi netti e non troppo vari, ma molto decisi. In bocca è corposo e molto fresco, perfetto per mescolarsi alla tonica Goldberg, una delle più agrumate, delicate e precise. La tonica smussa con tocchi gentili, un ricordo dolce e un chinino di spessore che emerge nel finale.