Death’s Door: uno dei migliori gin in commercio
Il Death’s Door gin è il distillato che stavamo aspettando da anni, uno di quei rari gin che ti cambiano la vita.
La sostanza, lo spessore e la qualità della materia prima quasi si addenta, è gin un corposo, sontuoso che ti riempie la bocca e la lascia esterrefatta. Anche dopo alcuni minuti avrete il ricordo ben vivido di questo concerto di profumi e sapori incredibili.
Ma al contrario di molti gin in stile americano, il Death Door non è un’esplosione di botanicals estrosi e ricercati, anzi è abbastanza spartano: i botanicals sono ginepro, finocchietto, coriandolo e piante selvatiche del Wisconsin. Il classico caso del less is more.
Se lo confrontate con un altro grandissimo gin pirotecnico come l’Aviation, sembrerà quasi timido, ma la sua grande finezza ha un fascino zen, tutta giocata su richiami appena accennati, che fanno capolino da un bosco pieno di ginepro e zenzero.
Il fascino del Death Door gin sta proprio nella sua anima duplice: è netto e rigoroso come un London Dry Gin, tuttavia è più ampio, allarga l’orizzonte aromatico con tocchi floreali.
Bevuto liscio in un bicchierino freddo è una bevuta colossale, vecchio stile, ma che dà una tanta soddisfazione, si sentono stati su strati di sapori, freschezza e pepe che giocano sulla lingua, lasciando un ricordo vivido.
Forse dopo tanto osare nei gin, questo ritorno al rigore ci voleva o forse i ragazzi della distilleria Death’s Door ci sanno fare e hanno una mano sensibile che è riuscita a creare una piccola opera d’arte in bottiglia, partendo da un concetto di terroir applicato al gin. Non a caso tutti gli ingredienti, a partire da un grano rosso duro invernale e biologico di primissima scelta, sono prodotti in loco.
Il bouquet del Death’s Door gin
Il bouquet è netto, parte con note di ginepro, poi vira su toni più balsamici di anice e liquirizia, agrumi, erbe e fiori in sottofondo. Elegante e discreto.
I sapori del Death’s Door gin
Al palato è pepato, con un equilibrio eccellente tra freschezza e morbidezza. Il ritmo è vivace, trapunto di picchi sapidi, si espande in bocca con un lento sciabordio di gusto.
Finale lisergico, con fiori e liquirizia.
Capolavoro.
Prezzo del Death’s Door gin
55-60 euro.
Quali cocktail fare con il Death’s Door gin?
Partiamo con un classico Gin Tonic per testarlo, poi Martini Dry, Tuxedo, Singapore Sling, Gimlet, Bramble, Paradise, Bronx e ovviamente il Negroni.