Plymouth Gin Navy Strength: recensione
La storia di questo Plymouth gin navy strength 100 proof è molto suggestiva.
Ai marinai del 1600-1700 veniva corrisposta una generosa dose di brandy come parte della paga e per capire se il distillato fosse di buona qualità (e non troppo annacquato), si procedeva con la prova della polvere da sparo.
Si bagnava la polvere da sparo con il brandy e se questa prendeva fuoco, allora passava la prova e significava che aveva almeno 57,15 gradi volumetrici.
Se invece la polvere non si accendeva, allora la prova era fallita e significava che il distillato era stato allungato con troppa acqua…
E il gin di oggi è un prodotto antico, ma rivisitato in chiave moderna, il suo spessore alcolico notevole, ciò nonostante è ben diverso dal fratellone, il Plymouth gin original strength. Questo è profumato, floreale, pieno di zenzero e spezie, ma tutto gestito con un tocco gentile.
I botanicals sono quelli classici: coriandolo, cumino, buccia di limone, arance, angelica e ginepro, distillato con alambicco di rame.
Ok, passiamo al commento.
I profumi
Il naso è un intreccio di richiami di bosco, canfora, menta e spezie che solleticano il naso. Il ritmo è elegante, punteggiato da rinfrescanti note di limone e zenzero. Grande pulizia e rigore.
Il sapore
In bocca è caldo, avvolgente e molto ampio, il calore alcolico è ben percepibile, tuttavia non impedisce uno sviluppo piacevole, verticale, che parte dal centro della bocca e sale, sospinto da un tocco pepato. Pur mascherando l’alcolicità con suggestioni e note leggiadre rimane sempre un distillato forte e molto strutturato.
I cocktail da preparare con il Plymouth gin Navy strength
Un gin tonic con un tocco di zenzero e qualche frutto di bosco, Gin Gin Mule, Gin Lemon, Gin Fizz, Tom Collins, Martini Dry, Tuxedo, Alexander, Singapore Sling, Ramos Gin Fizz. Il Negroni è da urlo!
Prezzo
A partire da 35. Non regalato, ma li vale.