Jim Beam rye recensione e scheda tecnica
Il Jim Beam rye whiskey è un distillato pulito, di facile approccio, dotato del giusto piglio pepato e mentolato, che dopo un inizio burrascoso e piccante ti accarezza con una nota vellutata di caramello.
Diciamolo subito a scanso di equivoci: è un Kentucky Straight rye whiskey basic, il prodotto entry level della distilleria Jim Bean, ma ha una gran bella personalità. Magri bevuto liscio non è il massimo della vita, ma considerato il prezzo molto accessibile di 20 euro, è un rye ottimo per fare cocktail classici come Sazerac, Whiskey Sour e Manhattan.
Non è particolarmente ruvido, ha una buona verticalità e, sebbene abbia una certa morbidezza di fondo, non fa tanti complimenti e si presenta sul palato grintoso e mentolato.
Come viene fatto il Jim Beam rye whiskey
Ovviamente il mash bill è composto dal 51% di segale, con il resto dei cereali che sono mais, frumento e malto. Doppia distillazione classica, affinamento in botti di quercia americana bianca carbonizzata per 4 anni e poi viene imbottigliato a 40 gradi alcolici. Fino al 2016 esisteva la mitica etichetta gialla, ma poi la grafica ha subito un rifacimento ed è stata scelta una veste verde più elegante e severa, ma il distillato è sempre lui, identico.
Caratteristiche organolettiche del Jim Beam rye whiskey
Il bouquet è diretto, sfacciato, molto pulito e ti aggredisce il naso con la classica bastonata tripla del rye con menta, cannella e noce moscata. Il frutto è caldo e sontuoso a base di ciliegie con grumi di caramello che punteggiano come decadenti comete di dolcezza il profilo aromatico. Cereali, buccia di arancia e tè nel finale che lentamente si stringono attorno a profumi legnosi. Nel complesso è ben disegnato, non troppo vario o profondissimo, ma fa il suo sporco lavoro egregiamente.
Al palato ci mette un po’ ad aprirsi, il legno domina inizialmente, ma poi emergono i sapori che troviamo anche al naso ed ecco che arrivano le ciliegie sotto spirito, gli agrumi e la cannella. Il sorso è preciso, di buona struttura, con ottimo equilibrio tra calore, parti dolci, legno e note speziate. Finale di media lunghezza con pepe e vaniglia in evidenza.
Bisogna ammettere che il rye whiskey della Jim Bean è un distillato un po’ banale, ma impeccabile, se si considera il prezzo davvero economico. Dopo tutto, il leggendario Jim Murray per anni lo ha consacrato come miglior rye whiskey, anche se negli ultimi dieci anni il rye ha cambiato marcia e oggi ci sono bottiglie di tutt’altro spessore, come il Whistlepig. Ciò non toglie che questo whiskey sia preciso, ben definito da uno stile non appesantito, ma che al contrario riesce ancora ad offrire un distillato che punta sui sapori veri della segale senza snaturarli con troppo legno. Tra tutte le bottiglie di whiskey rye che si aggirano sui 20 euro riesce ancora a dire la sua, soprattutto se siete alla ricerca di una bevuta non troppo complessa.
Prezzo del Jim Beam rye whiskey
17-19 euro: ok, il prezzo è giusto! Come distillato da meditazione è appena sufficiente, non molto screziato, ma solido. Il discorso cambia se lo usate da miscelazione: a questo prezzo è perfetto per fare grandi cocktail a base di rye o per fare liquori e home made.
Quali piatti abbinare?
Dolci al cucchiaio, zuppa inglese, cioccolato, terrine di salmone, brisket e pulled pork, salame di cioccolato, torta di mele, tiramisù.
Cocktail da fare con il Jim Bean rye
Ha la stoffa e la giusta grinta per essere un protagonista come whiskey da miscelazione, usatelo senza indugio per fare Manhattan, Brooklyn, Old Pal, Sazerac.