Abbinare il Pinot Nero al cibo
Il Pinot Nero è un grande vino, fine, dal fascino sottile e come pochi altri si presta ad essere abbinato ad un’infinità di pietanze, da un semplice kebab ad un raffinato piatto di petto d’anatra con melograno. Abbiamo coinvolto in questo viaggio enogastronomico alcuni dei migliori chef italiani, che con le loro ricette ci aiuteranno a capire le potenzialità del Pinot Nero. Ma prima di passare agli abbinamenti ideali, vediamo le sue caratteristiche organolettiche, i profumi e i sapori.
Il bouquet è avvolgente, balsamico, di una finezza spavalda e sontuosa che pochi altri vini possono vantare. Lavanda, zenzero, pepe rosa, gelsomino e menta che si intrecciano creando un affresco vibrante e fanno da contorno ad un frutto delicato, etereo, a base di ciliegie, ribes, agrumi, melagrana e mirtilli. Non mancano mai le erbe aromatiche, profumi di oliva e finocchio, ma soprattutto le note terrose, quindi foglie, caffè e tartufo. Sintetizzando è una sinfonia naturale di estrema eleganza.
Al palato. In genere è di medio corpo, agile, elegante, con una buona freschezza, alcol moderato e tannini setosi, ottimi per accompagnare arrosti di carne bianca, ma anche filetti di pesce e qui sta la sua forza. La facilità con cui riesce a tagliare i grassi e creare un legame con moltissimi cibi senza coprire anche i sapori più delicati. Un unico consiglio: scegliete piatti non troppo elaborati o ricchi ed evitiamo il piccante che brucerebbe il suo fascino discreto.
Dalle Dolomiti con furore
In onore delle strepitose bottiglie dell’Alto Adige, ecco alcuni piatti da provare con il Pinot Nero: una classica merenda con fette di speck, formaggio e sottaceti; canederli allo speck, spätzle, filetto di cervo ai mirtilli, gulasch alla tirolese con polenta. Da provare con l’agnello con gremolata di timo e odori dello chef Herbert Hintner, ristorante Zur Rose di Appiano.
Tataki di tonno e pesci grassi
Cosa c’è di più semplice e gustoso di un filetto di tonno scottato in padella con sesamo e salsa di soia? Un filetto di tonno accompagnato da un Pinot Nero leggero, che possa “addolcire” il sapore ferroso del tonno.
Il Pinot Nero è il miglior vino per il cibo cinese?
Con ogni probabilità la risposta è sì. I suoi tannini e la freschezza aiutano a sgrassare molti piatti cinesi che non scherzano con l’untuosità, ma al contempo la struttura snella non copre le sfumature di zenzero, pepe di Sichuan e chiodi di garofano presenti in molte pietanze. Se a ciò aggiungiamo che molti piatti vedono il maiale come protagonista non ci resta che stappare un Pinot Nero vellutato della cantina Dornach.
Quale vino scegliere per il curry indiano?
Cibo indiano e Pinot Nero sono un abbinamento master level! Ottimo il pollo marinato o le melanzane, pudiney ke seekh, lenticchie e manzo con curry, pollo tandoori. Tutte le spezie della cucina indiana (coriandolo, zenzero, cannella, cumino) le ritroviamo anche nei profumi del Pinot Nero, un abbinamento di sintonia, ma attenzione al piccante ancora una volta! Con il pollo al curry è favoloso!
Salumi
Speck, capocollo, ciccioli, salamini di cervo affumicati e tutti gli insaccati in genere trovano in una bottiglia di Pinot un compagno di merende sempre pronto! L’abbinamento ideale è: ciauscolo e il vellutato Pinot Nero della cantina marchigiana Riomaggio.
Agnello
Come ci insegnano i Neozelandesi il Pinot nero è il vino più caro all’agnello. Non tanto per i piatti più rustici che risultano più adatti ad un Montepulciano roccioso, quanto quelli più delicati e ricchi di erbe aromatiche che ritroviamo anche nel vino. Un carré di agnello al timo, o alla liquirizia, è un ottimo pretesto per stappare un Pinot godurioso come quello di Bellaveder.
Pollo alla diavola e pollame vario
Dal semplice pollo arrosto, ad una faraona al tartufo, passando per le alette di pollo in stile Buffalo, il Pinot Nero è il vino che vi accompagnerà senza battere ciglio. Se il piatto è semplice, ancora meglio, ci penserà il Pinot ad aggiungere quel tocco raffinato.
Street food
Tenete sempre pronta in cantina una bottiglia di Pinot Nero per ogni tipo di street food, kebab, pizzetta e cibo da asporto per le serate pigre. Ricordate che il P. N. adora il maiale in ogni sua forma, specialmente quando è affettato e pepato a puntino.
Aceto balsamico
Filetti con riduzioni di aceto balsamico tradizionale, tortelloni di ricotta con sugo di porcini e una goccia di balsamico sono perfetti. La dolcezza agrodolce dell’aceto si affianca al frutto del Pinot Nero senza disturbare, anzi aggiungendo ulteriore profondità.
Piatti agrodolci
Non solo maiale in agrodolce, ma anche bollito con mostarda, tacchino in agrodolce, bocconcini di coniglio in agrodolce e via dicendo. Puntate sul fuoriclasse della cantina Brunnenhof per un successo assicurato.
Zucca
Ravioli di zucca, risotto alla zucca, passata di zucca con un tocco di Gorgonzola, sono tutti piatti nati per esaltare la finezza del Pinot Nero. Provatelo con questo tortino di zucca
Tartufo
Stappate un Pinot Nero e accompagnatelo ad un buon risotto con tartufo e vedrete che le note terrose del vino creeranno grande sintonia con il re della tavola. Da un classico tajarin piemontese ad piatto classico della Romagna: i passatelli al tartufo.
Lumache
Escargot per chi ama il francese. Fritte in pastella di cedro come ci insegna La Chiocciola, in ragù, al forno.
Rendang
Manzo e spezie in un concentrato di sapori con il latte di cocco a rendere tutto più morbido. Un Pinot di bella struttura, ma con tannini morbidi può rendere l’esperienza irripetibile.
Ricette con tè e marinature in salsa di soia e miso
Tè e umami sono tratti distintivi del Pinot, portiamoli anche nel piatto con anatra al tè verde. Anche ricette improvvisate: tagliate a pezzi un petto di pollo, lasciatelo nella salsa di soia condita con aglio, aceto, zucchero e una punta di miso e poi passatelo alla piastra. Semplice eppur delizioso con un buon Pinot fruttato.
Risotti
Il risotto è il cardine della cucina italiana, una poesia il sottofondo burroso, deliziosamente grasso del risotto esige un vino di sostanza, non necessariamente tannico, ma in grado di portare freschezza e preparare la bocca per il boccone successivo. Da provare anche con risotto tastasal.
Funghi, porcini, sapori del bosco
Il Pinot è un vino che adora i sapori del bosco, per cui abbiniamolo a piatti con mirtilli, ginepro, funghi, topinambur, porcini. Ottimo per alleggerire dei semplici porcini fritti, un piatto di gnocchi, ma anche da abbinare ad un filetto di salmone con funghi e asparagi!
Arance
Molto spesso nel Pinot Nero sono presenti ricordi di agrumi e buccia d’arancia. Sfruttiamo questa corrispondenza per abbinare piatti a base di agrumi: anatra all’arancia, pollo marinato agli agrumi, coniglio in salsa di arance.
Come vino estivo
Considerati i suoi tannini dolci, il Pinot è un ottimo vino estivo che può essere messo in frigorifero mezzora prima del pasto senza per questo aumentare i sapori amarognoli.
Formaggi
Dipende sempre dall’intensità e dai tannini del vino. Dai più leggeri agli stagionati, passando per gli erborinati, lo spettro d’azione del Pinot è vastissimo. C’è solo un altro rosso così abbinabile ai formaggi ed è il Frappato. Anche per piatti semplici e sfiziosi come crocchette la taleggio.
Piatti da non abbinare al Pinot Nero
- Piccante, messicano, la salsa “Mala” di Sichuan è una bomba atomica nel calice. È vero che il P. N. è un jolly con molto cibo orientale, ma per la cucina orientale estrema e per il curry piccante mettiamoci il cuore in pace e beviamoci un birra o il tè.
- Anche piatti barbecue e grigliate non sono l’ideale: troppi sapori, troppe spezie, non mettiamo il Pinot alle strette con sapori estremi, carne glassata o affumicata, potrebbe anche reggere, ma il suo delicato fascino verrebbe meno, meglio un buon Cabernet Sauvignon.
- Pietanze troppo elaborate. Selvaggina come cinghiale, stracotti.
- Attenzione ai cibi amari che vanno in tilt con i tannini
- Sale, come tutti i rossi il Pinot odia il sale e la mancanza di equilibrio nel piatto.