Rondinella: vino, vitigno, caratteristiche
Il Rondinella è un vitigno a bacca rossa fondamentale della Valpolicella, usata in blend con Corvina, Corvinone e Molinara per fare Valpolicella, il mitico Amarone, il Bardolino, ma soprattutto il Recioto, considerato che è quella che meglio si presta all’appassimento sulle arele.
Zona di produzione del vitigno Rondinella
Il Rondinella è la colonna portante dell’enologia della Valpolicella e della zona del Garda dell’est, il pane quotidiano, la varietà più resistente, affidabile, generosa e facile da coltivare, senza contare che quando la si fa appassire, raggiunge livelli zuccherini eccellenti.
Caratteristiche organolettiche della Rondinella
Raramente lo si trova vinificato in purezza, per cui è facilmente influenzabile e anche nei blend non va mai oltre una percentuale del 30% nel blend dell’Amarone e del 40% per il Bardolino, ancora molto legata al Rondinella.
Il bouquet è vivace, fruttato, pieno di frutti rossi, fiori e leggerissimi profumi di lavanda e pomodoro. Al palato è un vino ben bilanciato, solido, non spettacolare per profondità, ma ha tutte le caratteristiche giuste per fare da comprimario a Corvina e Corvinone per fare sia vini leggeri e molto bevibili come il Bardolino Chiaretto e il Valpolicella, ma anche dei massicci e nerboruti Amarone e intriganti Ripasso. Diciamo ha tutto in dosi non esagerate, ma si fa rispettare: buona acidità, tannini vigorosi, ma mai sgarbati o verdi, piacevolezza e misura.
Per il Recioto la questione cambia: solitamente il Rondinella, un’uva dal contenuto zuccherino ottimo, viene vendemmiata verso la fine di settembre e poi sosta nei fruttai ad appassire per almeno 3-4 mesi. In questo modo gli zuccheri si concentrano esponenzialmente e l’acqua evapora e dopo la vinificazione dei grappoli e il relativo affinamento, il frutto diventa denso e marmellatoso, cotto, i fiori sono un pot-pourri carnoso e suadente, i toni si intensificano. Il sapore invece è dolce e vellutato, le spezie abbondano, tuttavia la buona acidità di base e la forza dei tannini bilanciano la dolcezza del Recioto, lo plasmano, donano struttura e dinamismo, allontanandolo dalla banalità della dolcezza ripetitiva.
Storia del vitigno Rondinella
I Reti producevano un nettare famoso che già faceva impazzire i Romani, il vino retico, l’antenato del Recioto, ma se questa è una testimonianza di quanto sia grande il terroir della Valpolicella, non ci dice molto sul vitigno Rondinella, così chiamato perché gli acini dell’uva hanno un colore scuro che ricorda le piume di una rondine. Le prime notizine scritte sul Rondinella compaiono nel 1882, quando dopo la mattanza fillosserica fu scelto come vitigno della ricostruzione, grazie alla sua tenacia e affidabilità.
Abbinamenti consigliati
Dipende dal vino, dal blend e dalle percentuali, ma se si abbina praticamente a tutto. Se è un Bardolino chiaretto a piatti di pesce, pad thai o sushi. Se è un Ripasso è ottimo con piatti indiani e yakitori. Se è un Amarone abbinatelo a paella, vitello tonnato, pollo al curry, pulled pork, empanadas, hamburger, filetto alla Wellington. Se un Recioto abbinatelo a dolci al cucchiaio, torta di mele, tiramisù e crostata di ciliegie.