Pecorino: il vitigno, la storia e le caratteristiche organolettiche del mitico vino bianco marchigiano
Il Pecorino è un vitigno a bacca bianca presente nella parte meridionale delle Marche soprattutto nella zona di Ascoli Piceno e Offida: è un vino solare, molto sapido, fresco, profumato, dotato di profondità e carattere.
Dopo anni di oblio in cui stava per estinguersi o al massimo veniva usato come vino robusto per tagliare vini più leggeri, finalmente oggi i tempi sono maturi e i vignaioli marchigiani, ma anche abruzzesi, lo producono in purezza, prediligendo vini intensi di spessore.
Caratteristiche organolettiche del Pecorino
Il Pecorino è un vino roccioso, senza compromessi dalla struttura notevole: non è un vinello che si nasconde o fa il misterioso, ma pur non essendo aromatico, i profumi che lo contraddistinguono sono molto marcati e netti, soprattutto quelli erbacei.
Prima di tutto il frutto è sontuoso e caldo con frutta e fiori gialli, poi non mancano decise note minerali e di iodio, erbe aromatiche come timo e maggiorana e poi tutta una serie di suggestioni che ricordano liquirizia, anice e menta. Il bouquet non è che sia molto vario con milioni di sfumature, gioca su profumi decisi, ma piacevoli: pochi ma buoni!
Al palato il Pecorino è scolpito nelle rocce, con acidità decisa, struttura ampia, alcol che non scherza e una buona rotondità. Affilato, ma mai sgarbato. La persistenza e lo spessore sono da urlo. Non è un vino che ambisce alla finezza sottile, ogni percezione è amplificata, ha tanta polpa, è un vino con gli attributi e tanto carattere. Basta guardare i grappoli maturi, sono dorati, quasi ambrati, ha tutta l’aria di un grappolo generoso.
Il discorso vale sia per i pecorini marchigiani che per quelli abruzzesi.
Storia del vitigno Pecorino
Non è che sia una storia epica dietro il nostro amico, la tradizione vuole che sia un autoctono della Marche e da sempre sia coltivato tra i Monti Sibillini. Da lì poi si è avventurato al sud, diffondendosi in Abruzzo, dove ha trovato condizioni eccellenti per prosperare raggiungendo una qualità ottima, paragonabile a quella marchigiana. La leggenda vuole che il nome sia di provenienza pecoreccia, il vino dei pastori: teoria affascinante, ma che lascia il tempo che trova.
Abbinamenti consigliati per il vino Pecorino
Ottimo con crudità di pesce, ostriche, pasta al pesto per giocare in armonia con il basilico, ma data la decisa spinta sapida-acida di questo goloso vino bianco marchigiano, provatelo anche con piatti elaborati di carni bianche. Piatti consigliati: fish and chips, vitello tonnato, spaghetti alle vongole, tortelli di zucca alla mantovana, spaghetti di riso con gamberi e verdure, ravioli di erbette alla parmigiana, risotto al tartufo, spaghetti alla carbonara, pad thai.
Prezzo del Pecorino
Il Pecorino è passato da vino cheap e poco chic a grande protagonista dei bianchi italiani, ma non dimentichiamoci che rimane un vino poco pretenzioso come prezzo. Piacevole, intrigante, vinificato in acciaio e a volte affinato in legno, ma non stiamo parlando di un vino proprio da invecchiamento decennale. Si parte dai 7 euro per arrivare tranquillamente ai 15, con punte fino a 20 per le bottiglie di Pecorino più strutturate.