Gran Sasso e Majella, le vette più alte dell’Appennino, sono i maestosi guardiani di questo giardino. C’è chi li trova torvi, chi ci vede una bella sfida, chi si ipnotizza a fissarli per ore. Qualunque cosa ci vogliate scorgere, avrete tempo per decifrarla, visto che questi monti dominano il cielo e vi accompagnano fino al mare, dove il paesaggio si apre e si fa più dolce.
I vitigni impiantati sono principalmente autoctoni: prima di tutto Montepulciano e Trebbiano, poi Cococciola, Pecorino e Passerina (gli ultimi due sono nativi delle vicine Marche, ma possiamo considerarli pur sempre di casa). Pochi si sono lasciati sedurre dalle mode internazionali: non è terra per bordolesi questa. D’altronde non ce n’è alcun bisogno, sarebbe una follia alterare una consuetudine che è selezione naturale.
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