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Il Pino è un cocktail di nuova generazione, uno sparkling dalla nascita rocambolesca, quasi fortuita. Ma si sa che molti cocktail, come il Negroni Sbagliato, sono nati da errori o sviste di miscelazione, ma poi sono diventati immortali.
Il Pino è ancora giovane, ma si difende benissimo quando arriva l’ora dell’aperitivo: è vivace e profumato, nitido e stiloso nella sua baldanza aromatica, ma ha un bel caratterino. Infatti come base alcolica abbiamo lo spumante metodo classico, a cui si affiancano un goccio di gin e un ricordo di Bénédictine per impreziosire la bevanda.
Ed è proprio il Bénédictine, questo mitico elisir ambrato, a rendere il cocktail scintillante e caleidoscopico con i suoi mille profumi che vanno dallo zafferano, al miele, alle noci.
Il risultato è un cocktail unico, non è uno Spritz, non è così sbarazzino, ma risulta più strutturato e complesso.
Un unico consiglio, se riuscite certo: non usate Prosecco, ma spumanti o Champagne, visto che corpo e sapidità sono l’ossatura del cocktail, su cui costruire tutta la sinfonia di profumi del Pino.
Ingredienti e dosi del cocktail Pino
- 8 cl di spumante metodo classico
- 1 cl di Bénédictine
- 1 goccia di Angostura
- 0,5 cl di gin
- soda
- fetta di lime
- menta in foglie per decorare
Come preparare il cocktail Pino
Riempite un calice con del ghiaccio e fate scivolare una fetta di lime.
Versate una goccia di Angostura, il Bénédictine e il gin.
Aggiungete lo spumante e un goccio di soda per colmare il calice, mettete una cannuccia e rimescolate delicatamente.
Decorate con un ciuffo di menta e servite il cocktail.
Altri sparkling da provare
Spritz classico, il French 75, Cocktail Champagne, Hugo e ovviamente il Bellini.
Quali piatti abbinare al cocktail Pino?
Il Pino è il protagonista di ogni brunch, party o cena elegante, ecco qualche ricetta da abbinare: gamberi, carni bianche, finger food, Pizza Margherita, vitello tonnato, falafel, frittata, spaghetti alla carbonara, pad thai.