Grappa barricata: come si fa e quali sono le migliori
Oggi vogliamo parlarvi di grappa barricata, proponendovi una selezione dei migliori distillati invecchiati in legno piccolo che abbiamo assaggiato negli ultimi tempi. Ma prima di partire con la nostra classifica, dobbiamo fare una piccola premessa per spiegare cos’è la grappa barricata e come si produce.
Cosa significa grappa barricata e come si fa?
La grappa più pregiata matura in legno e affina per 12 mesi in botte di legno allora può essere chiamata grappa invecchiata. Ma se almeno 6 di questi 12 mesi, esattamente metà del tempo necessario, sono di affinamento in barrique, allora diventa grappa barricata. Quindi tutte le grappe barricate sono invecchiate, ma non è detto che tutte le grappe invecchiate siano barricate. A questo punto vi starete chiedendo perché vengano usate le barrique, le famose botti di legno di rovere dalla capacità di 225 litri e non le botti grandi di frassino, ciliegio e castagno.
La barrique ha un effetto molto più potente sul distillato, la grappa barricata che prende tannini, spezie, profumi e sapori dal legno in grande quantità, si ossida di più e questo significa che matura, evapora e si concentra più velocemente, aumentando vertiginosamente l’apporto di profumi e sapori speziati. La grappa barricata non è una grappa semplice e fruttata, ma complessa, sontuosa, dove il frutto matura e lascia spazio ad aromi terziari, a vaniglia e legno. Lo stesso avviene anche per gli altri distillati come whisky, cognac, brandy e armagnac, cambia solo il distillato che ci mettete dentro, ma la funzione è la stessa.
L’affinamento in legno grande è più graduale, ma lento, più rispettoso e meno invadente, il make up e lo stile dato dal mastro distillatore è più delicato, le spezie ci sono, declinate con maggior finezza. Se il distillato è molto alcolico, certo è che le barrique aiutano molto a domarlo, ma tutto dipende dalla tostatura e da quante volte sono state usate le barrique, per cui è difficile generalizzare e fare un identikit. Senza contare che molte distilleria vanno a cercare barrique usate da grandi cantine per arricchire il distillato di vinaccia con profumi e fascino ulteriore, vedi la Grappa Poli affinata nelle botti del Sassicaia. Ma non pensate che sia un modo di risparmiare e che le distilleria non vogliano comprare barrique nuove anzi i produttori di Bourbon, Sherry, Porto e Marsala le botti usate se le fanno pagare care!
Abbiamo scritto migliori grappe barricate, ma il titolo è pretestuoso, ci sono ancora mille bottiglie che non abbiamo ancora assaggiato e soprattutto abbiamo cercato di parlare di grappe che abbiano un buon rapporto tra qualità e prezzo. Altrimenti avremmo potuto parlare solo di grappe Capovilla e chiudere subito il discorso.
Ma non in realtà anche per la grappa stiamo vivendo un Rinascimento vero e proprio e i protagonisti in gioco non sono pochi: la qualità media sta aumentando, il taglio è sempre più curato, non diciamo sartoriale, ma poco ci manca con tantissimi prodotti. Nascono nuove interpretazioni ogni anno, si provano doppi affinamenti in botti usate in stile whisky, si osa andando oltre i soliti schemi che volevano la grappa come torcibudella, proponendo prodotti esaltanti, alcuni sempre più artigianali, frutto di una ricerca spasmodica delle migliori vinacce. Oggi è il caso di dirlo, esiste una grappa per ogni palato.
Grappa Rubinia, Distilleria Gualco
Partiamo con una grappa di Moscato affinata in barrique di acacia per sei anni, un grande classico della distilleria piemontese. Il risultato è una grappa pulita, molto profumata ed elegante, rocciosa e piccante, ma con calore alcolico sotto controllo. Al primo assaggio stupisce per la ricchezza e lo speziato retro-nasale. Il bello di questa grappa barricata è che il legno ha arricchito, ma non ha coperto l’esuberanza aromatica del Moscato, che emerge con prepotenza offrendo profumi floreali, fruttati e di erbe aromatiche. Prezzo 36,60, non è regalata, ma li vale tutti.
Grappa Bepi Tosolini ex porto 2001
Un distillato molto complesso e ricco, pieno di sfumature speziati, cacao e frutta matura. Il lungo affinamento ha smorzato il frutto fresco per favorire lo sviluppo terziario, arricchendolo e non snaturando il prodotto iniziale. È vero la vaniglia pompa forte nelle vene di questa grappozza, tuttavia ha una sua identità aromatica, cosa rara per le grappe barricate, che spesso si perdono nel legno. Finale maturo con il gusto nutty del Porto che aggiunge scintille. Prezzo: 40-45 euro, accettabile.
Grappa di Bolgheri Sassicaia di Poli
Questa grappa è come Katy Perry, tutti dicono che non è granché e poi alla fine tutti a ballare come Tony Manero appena la sentono al discount. Ma non prendiamoci in giro, questa è una bottiglia da possedere per tutti gli amanti della grappa barricata, sia per la ricchezza che per le suggestioni speziate che sono fuse ad un frutto conturbante. È eccessiva? Certo! È troppo vanigliata, sfacciata, costosa, ricercata e ambiziosa? Forse, ma questo è un prodotto unico, nato da vinacce preziose. Prezzo: 70 euro per la bottiglia da 0,50: se volete il meglio preparatevi a spendere.
Grappa di Recioto e Amarone di Monte Santoccio
Distillato semplice, ben fatto, vanigliato e speziato strumentale per sfumare una materia prima molto carica come le vinacce usate per produrre Recioto e Amarone di casa. Nel complesso non è pirotecnica, ma fa il suo dovere, offrendo ricchezza e suggestioni sontuose. Prezzo: 35 euro
Grappa della donna selvatica scavalica le colline del Barolo riserva
Quella dei Levi è un dinastia, vera leggenda dell’arte distillatoria non solo del Piemonte, ma di tutta Italia. Potrebbero usare anche mattoncini dei lego al posto delle vinacce, che tanto qualcosa di buono riuscirebbero a produrlo lo stesso. E con questa grappa di Barolo lasciano il segno. Ancora un volta è l’eleganza del Nebbiolo ad emergere in tutto il suo splendore, spingendo molto sulle suggestioni eteree, di terra, frutti di bosco e liquirizia. Le spezie ci sono a fanno da splendida cornice, senza mai diventare invadenti. Prezzo: 65-70 euro.
Grappa Sibona affinata in botti Madeira
Molto opulenta nei richiami di frutta tropicale, di spezie e legni dolci. Il calore e la progressione fruttata sono ben chiare, hanno tridimensionalità e una certa precisione. Nel complesso è una grappa potente, sontuosa e non si tira mai indietro. Affinamento deciso, ma che disegna arabeschi aromatici gustosi e mai prepotenti, grazie al fascino ossidato del Madeira. Struttura, alcol, sapori intensi che picchiano duro, questa è una grappa barricata complessa, ma che saprà entusiasmare gli appassionati. Per palati forti.
Grappa Rifò 1999 Riserva del Fondatore Beccaris
Una grappa barricata da un’altra distilleria storica piemontese che non delude: frutto caldo e avvolgente, con un corredo strabiliante di profumi floreali tipici del Moscato. Le spezie dolci e la vaniglia fanno da spalla e aggiungono grande eleganza. In bocca è potente, diretta e lunga di sorso, con un’esplosione floreale nel retro-nasale. Ottima, rara da trovare, ma ne vale pena. Prezzo 55-60 euro.
Grappa di Amarone Le Giare Marzadro
Una grande grappa invecchiata in botte per almeno 36 mesi, fatta in alambicco di rame a bagnomaria, con distillazione discontinua. Lo spessore aromatico, il frutto maturo e speziato, i toni evoluti e un retrogusto leggermente ossidato di frutta secca e fiori, la rendono una splendida grappa. Essendo una grappa di Amarone, considerate che le vinacce hanno subito un processo di disidratazione, quindi intensità, zuccheri e polifenoli sono esaltati all’ennesima potenza.