Cavalleri Franciacorta Brut Blanc de Blancs: recensione e scheda tecnica
Prima abbiamo parlato del Monte Rossa Cabochon Brut 2012 e aveva bisogno di tempo ancora per maturare, oggi invece stappiamo un best seller di Franciacorta che nasce prontissimo, uno spumante prodotto in ben 130000 bottiglie: il Cavalleri Franciacorta Brut Blanc de Blancs.
È uno dei campioni di vendite, uno Chardonnay prodotto in purezza con cura da una storia cantina, una delle più affermate della zona di Franciacorta. È divenuto ormai l’emblema degli spumanti italiani pop, il prodotto da regalare per antonomasia, gode di grande fama, complice anche l’etichetta, che richiama alla lontana quella del Crystal.
E sapete perché è apprezzato così universalmente?
Perché è bevibile, preciso e pulito: ammicca, ha una certa eleganza di fondo, discreta sapidità, ma è la quintessenza della piacevolezza. Una piacevolezza beverina, stilizzata, che viaggia su una rotta non troppo burrascosa. È nato per piacere: il vino base è una sapiente cuvée di vini base nati da vari cru aziendali, il vino fermenta in acciaio, botte grande e barrique, l’affinamento sui lieviti è canonica di 24 mesi, il dosaggio plasma, ma non appesantisce. Insomma tutto è centellinato.
Il risultato non è malvagio, è un vino che molti si affretteranno a definire convenzionale per metterlo in opposizione ad altri spumanti più puri e sprezzanti, ma se è vero che questo Cavalleri Franciacorta Brut Blanc de Blancs non è un campione di tipicità o espressività, è un vino ben fatto: la questione è molto semplice.
Il bouquet
Cedro, frutta gialla, burro, fiori e profumi da pasticceria sono ben delineati. Il tono è austero, non si scompone, non esplode in suggestioni tropicali, ma resta abbastanza sottile e preciso. Finale floreale, persistenza e consistenza dei profumi discrete.
Il gusto
Al palato è fresco, di media struttura, pulito, scorrevole, mai troppo complesso, ma neanche così prevedibile. Ha uno sviluppo che si appoggia strato dopo strato ad una sapidità che sostiene il sorso. Fa il suo dovere senza acuti, ma senza neanche sbavature o eccessi.
Prezzo
18-20 euro: buono, il vino non è profondissimo, ma ha un suo perché ed è venduto ad un prezzo onesto.
Abbinamenti consigliati
Pesce e guanciale, pasta al pesto, pizza margherita, vitello tonnato, pollo al curry, carbonara, riso alla cantonese, amatriciana, paella.