Amaro Lucano: recensione e scheda tecnica
L’Amaro Lucano è un liquore storico italiano reso famoso dalla tediosa pubblicità dove veniva chiesto “cosa vuoi di più dalla vita?” un Lucano era la bovina risposta della solita comparsa. Ma a parte la réclame stantia, il Lucano è un amaro che riesce ancora a difendersi a livello gustativo. È un prodotto industriale fatto con metodi precisi sicuramente, ma non è un liquore artigianale da sorseggiare al chiaro di luna, anche se nel complesso non è male, soprattutto se si considera il prezzo molto abbordabile.
La potenza aromatica delle erbe, dell’assenzio, di tutte le spezie come noce moscata e poi la china, le bucce di arancia che ci mettono dentro sono disegnate con precisione. Pungono, solleticano, non sono proprio fini, ma almeno sono decise e offrono un piglio amaro, che ha sviluppo aromatico e propulsione gustativa. Quello che manca è un po’ di finezza, ma meglio così, un po’ ruspante, piuttosto che castrato dallo zucchero. Quando poi si passa all’assaggio si ritrova la stessa freschezza al palato e lo spartito di spezie, erbe ed eucalipto decolla, picchia anche duro e ti conquista con quel fascino rustico e tagliato grossolanamente. L’Amaro Lucano non sarà fine e affettato, ma il carattere non gli manca e sicuramente non soffre del problema che molti amari, italiani e non, hanno, il destino dell’appiattimento del sapore quando un prodotto diventa mainstream e perde la propria dimensione artigianale per conquistare il mondo commercialmente.
Come viene fatto l’Amaro Lucano
I botanicals, tra cui figurano 30 erbe medicinali ed aromatiche, vengono fatti essiccare, poi viene creato l’estratto per concentrare i sapori. A questo fantomatico estratto vengono aggiunti ingredienti segreti della casa e poi si lascia riposare il composto per cinque mesi. Si passa all’assemblaggio del liquore miscelando oli essenziali alcol puro, acqua e caramello e così la ricetta è fatta. In questo modo le essenze e gli oli essenziali assumono un tono medicinale di tintura molto acuto, che forse non piacerà a tutti, ma almeno è molto franco come approccio.
Gli ingredienti presenti nell’Amaro Lucano
Achillea, acqua, alcol, aloe, assenzio gentile, assenzio romano, arancia amara cannella, genziana, salvia sclarea, sambuco. Ce ne sono molti altri, sicuramente rabarbaro e china ed eucalipto giocano un ruolo essenziale nella composizione degli aromatizzanti.
Caratteristiche organolettiche dell’Amaro Lucano
Il bouquet è affilato, balsamico e concentrato in un piccolo nucleo speziato ed erbaceo. Canfora, caramello bruciato, china, artemisia, noce moscata, cannella, menta e altri richiami alpini sono lì in bella mostra. E poi arriva un richiamo terroso che ricorda la liquirizia e il ginseng, piacevoli, anche se spavaldi.
Al palato è tagliente, infuocato per le spezie e il pepe, prepotente nel gusto compatto e scorbutico. Bello e solare ti frusta il palato come un amaro deve fare, senza ricorrere alle lusinghe mollicce dello zucchero. Il sorso è dritto, ferroso e non ti compiace, ma non ha una grande lunghezza, ma dopo tutto non si può pretendere la luna, dopo tutto è una bottiglia che trovate in vendita ad un prezzo veramente economico.
Non sarà un capolavoro di finezza, ma l’Amaro Lucano passa la prova più per la testardaggine e la pulizia e lo scarso dosaggio di zucchero. Un pregio che di questi tempi è un punto d’onore. Come ben sapete lo zucchero, oltre ad essere la droga delle industrie alimentari, è anche il grande inganno, la panacea che copre difetti, appiattisce e rende tutto più potabile e in questo modo di taglia su alcol e qualità degli ingredienti. Il Lucano è sfacciato e non lo nasconde, non si mette il trucco.
Prezzo
La bottiglia da 0,70 litri costa 9-10 euro, un prezzo eccellente.
Come bere l’Amaro Lucano
Servitelo in bicchierini con un cubetto di ghiaccio in estate. Oppure in piccoli calici, 4 cl con 2 cl di tonica o soda, fetta di arancia e buccia di limone strizzata sopra.
Cocktail da fare con l’Amaro Lucano
Usatelo come il Pim per cup estive o come bitter, ma visto il suo carattere focoso non è il massimo per fare i grandi classici a base di bitter come l’Americano o il Negroni Sbagliato. Più indicato per cocktail come l’Amaro Mule, lo Sweet Martini, il Cocktail Martinez, Manhattan, il Cocktail Khajuraho, il Rob Roy, il Boulevardier.