Orvieto DOC: guida al vino bianco più famoso del mondo
, è uno dei luoghi più spettacolari che esistano al mondo. Un città che poggia su una grande collina di tufo, fatta di strati argillosi che si sono succeduti nei secoli, grazie alle eruzioni dei vulcani Volsinii e all’inesorabile lavorio di pioggia e vento che ne hanno modellato le forme.
Un po’ di storia di uno dei vini più antichi d’Italia
Si narra che furono gli Etruschi, nella notte dei tempi, a scavare le prime grotte di tufo per farne delle cantine e ancora oggi in queste cantine il vino cerca riposo. La città è talmente legata a questo vino, da avergli dato il proprio nome, fatto raro e riservato solo ai grandi vini come Barolo e Barbaresco.
Disciplinare dell’Orvieto DOC
I vitigni principali che concorrono a produrre l’Orvieto sono il Trebbiano toscano, detto anche Procanico, a cui si affianca il Grechetto per un minimo del 60%, nel restante 40% possono essere impiegati i vitigni bianchi consentiti in Umbria e nelle provincia di Viterbo.
Dove viene prodotto l’Orvieto DOC?
La zona di produzione dell’Orvieto DOC è divisa in Orvieto Classico, la zona storica a ridosso della città, e in Orvieto, che si estende a tutto intorno fino a raggiungere Viterbo.
Caratteristiche organolettiche e tipologie dell’Orvieto DOC
La versione secca dell’Orvieto è uno dei migliori bianchi italiani, molto sapido, ingentilito da fiori gialli, miele, nocciole, muschio e una conturbante rotondità che viene dal suolo ricco di tufo. L’Orvieto semplice è un vino fresco e beverino con colore giallo, sfumato di verde, caratterizzato da note fruttate e trova nei piatti di pesce e nelle erbe aromatiche il proprio abbinamento ideale.
L’Orvieto Classico Superiore è più complesso e strutturato, con un sottofondo minerale dovuto alle particolarità dei suoli tufacei. È un vino grasso, aristocratico, che ricalca la particolarità di questo territorio meraviglioso e dai tratti un po’ decadenti, romanticamente legato alla lenta erosione del tufo su cui ogni cosa è costruita, con costoni di roccia scura che sbucano all’improvviso dal verde delle colline. Ma al contempo è un vino tenace, affilato, che riempie la bocca con una serie di strati minerali che si alternano dando una sensazione di pienezza stupefacente.
Per finire citiamo l’Orvieto da uve stramature e muffa nobile, attaccate da botrytis, vere perle enologiche. Prodotto in numero limitato, sono tra le massime espressioni dei vini dell’Umbria. Ha un colore dorato antico e un bouquet avvolgente, con frutta caramellata intrecciata a ricordi di ginestra, fiori immersi nel miele, frutta secca e scorze di agrumi candite. In bocca è dolce e vellutato come un sogno, ma percorso da una vena sapida-acida in grado di mantenere il vino sempre vivace. La sfumatura di erbe medicinali rendono questo vino unico e di una persistenza commovente.
Perché dovreste visitare le cantine intorno ad Orvieto
Le cantine intorno ad Orvieto sorgono in cima alle colline che circondano la città e spesso nascondono dei veri e propri labirinti scavati nel tufo. Esplorare queste grotte secolari e poi riemergere con un calice in mano e godersi il panorama sulla città in lontananza non ha prezzo.
Se amate i vini rossi, sappiate che la giovane DOC Orvietano Rosso, soprattutto a Ficulle, che, pur essendo un po’ frammentata e ancora molto focalizzata sugli internazionali, dimostra di avere buoni suoli per dare vita a dei rossi intensi e fini.
Quali piatti abbinare all’Orvieto DOC?
L’Orvieto è un vino molto prezioso quando si parla di abbinamenti con il cibo. La versione entry level è un vino semplice, ma profumato e bello sapido e con pesci al forno, vitello tonnato, spaghetti alle vongole, carbonara, pad thai.
Per un Orvieto Classico Superiore abbiniamo i grandi classici della cucina umbra: risotto alla norcina, frittata al tartufo, ciriole con aglio e olio, prosciutto di Norcia, e finiamo con le squisite trote del Nera al forno.
Per un Orvieto Muffa Nobile la scelta sono dolci come zuppa inglese, torta di mele, tiramisù, cantucci, anche se sono le terrine di selvaggina, i paté e i formaggi erborinati come Gorgonzola, Stilton, Blu del Monviso e Cheddar ad offrire i migliori abbinamenti.