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Old Fashioned cocktail: ricetta, storia e ingredienti

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Ingredients

Adjust Servings:
4,5 cl di Bourbon whiskey 1
1 zolletta di zucchero
2 gocce di Angostura
soda

Informazioni nutrizionali

182
Calorie

Old Fashioned cocktail: ricetta, storia e ingredienti

  • 5 minuti
  • Serves 1
  • Medium

Ingredients

Directions

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L’Old Fashioned è un cocktail per bevitori seri, abituati al gusto deciso, sontuoso e pungente del Bourbon whisky, tipo Don Draper di Mad Men. Il suo nome intero è Old-Fashioned Whiskey Cocktail e si pensa che venga dal fatto che chi lo ordinava chiedeva un whisky alla vecchia maniera. In realtà la sua storia è molto più complessa, ma se siete interessati andate giù in fondo alla pagina. Lo scrittore Kingsley Amis lo ha definito: “l’unico cocktail rivale del Martini e delle sue varianti.”

E la vecchia maniera sarebbe: una zolletta nel bicchiere, due gocce di Angostura, un filo di acqua-soda per scioglierlo e poi si aggiunge il ghiaccio, si lascia scivolare il whisky, si mescola con dolcezza e si aromatizza strizzando la buccia di limone e si decora il cocktail.

Non ci sono succhi di frutta, sciroppi o coadiuvanti come triple sec o maraschino ad indorare la pillola, solo un uomo e il suo whisky alla vecchia. Non a caso durante il Proibizionismo si usava pestare una buccia di limone con lo zucchero per camuffare i difetti dei whiskey di contrabbando.

L’aspetto dell’Old Fashioned è minimale, di un’eleganza unica: ha un colore ambrato intrigante che ipnotizza gli occhi, ricolmo di ghiaccio cristallino, da cui fan capolino una scorza di limone o arancia, che spesso viene spremuta sopra il cocktail. Tutti gli altri garnish come fette d’arancia e le classiche ciliegine sono opzionali ed un purista non le apprezza, quindi attenzione a non osare troppo.

Un capolavoro dal gusto intenso, arricchito dalle note balsamiche dell’Angostura a cui fanno da sfondo il gusto speziato del whisky e la dolcezza della zolletta che sonnecchia nel fondo. Il bicchiere impiegato ha preso il nome proprio da questo cocktail.

Ingredienti e dosi del cocktail Old Fashioned

Come fare il cocktail Old Fashioned

Mettete la zolletta in un bicchiere (non vi devo dire quale vero?) e fateci cadere sopra due gocce di Angostura e un filo di soda. Con il muddler pestate fino a sciogliere lo zucchero. Colmate con ghiaccio e versate il vostro whisky preferito che può essere scotch, rye o bourbon whiskey. Mescolate e guarnite con una fetta di arancia, scorza di limone e ciliegina al maraschino.

Quale whiskey usare per fare l’Old Fashioned?

Bourbon Old Fashioned cocktail, ricetta originale del cocktail americano

Si usa principalmente il Bourbon whiskey perché è più dolce, caramellato e burroso, perfetto per creare un’armonia sontuosa con l’Angostura, che invece è amara, aromatica ed erbacea. Se preferite un cocktail più ruvido usate il rye whiskey, il mitico distillato di segale, sempre americano, ma più deciso e austero. Altra possibilità è quella di usare lo Scotch whisky, magari torbato, per dare un tocco affumicato e pungente al drink. Insomma fate qualche prova, non esiste il whiskey definitivo, dipende tutto dal vostro palato.

Storia dell’Old Fashioned cocktail: quando nasce e chi lo inventò?

Stiamo parlando di un pilastro della storia dei miscelati, uno dei cocktail più antichi, nato verso la fine dell’800, assieme al Sazerac, diverso per ingredienti ma con cui condivide la stessa preparazione, o sarebbe meglio dire lo stesso rituale.

Il cocktail nasce con il whiskey ed è legato a doppio filo con la vita e le abitudini alimentari degli Stati Uniti: il passo da un whiskey liscio, on the rocks e con due gocce di bitter e zucchero è breve. A riprova di ciò, la prima definizione scritta di cocktail che si può trovare negli Stati Uniti è riportata dal giornale Balance and Columbian Repository del 1806: “Una bevanda stimolante, fatta da un distillato qualsiasi, zucchero, acqua e bitter”. E guarda caso come identikit corrisponde a Old Fashioned e Sazerac.

Se vogliamo parlare del primo vero Old Fashioned, dobbiamo attendere la pubblicazione della bibbia di Jerry Thomas il mitico manuale How to Mix Drinks or The Bon-Vivant’s Companion, che adesso trovate su Amazon anche tradotto in italiano, anche se la sua prima incarnazione era conosciuta come Whiskey Cocktail ed era fatto con due gocce di Boker’s bitters, gocce di sciroppo di gomma arabica e un bicchiere (da vino) di whiskey.

Da quel momento fu un fiorire di variazioni, gin, cognac, sherry e garnish e frutta iniziarono ad invadere il bicchiere. Il whiskey cocktail era (ed è ancora!) un lubrificante dei rapporti sociali, un momento per trovarsi e rilassarsi, prima e dopo il lavoro. Ad un certo punto era così famigerato che venne consigliato come drink mattutino, un tonico medicamentoso per mettere a posto lo stomaco, la stessa funzione riconosciuta anche al Mint Julep, un parente molto vicino.

L’Old Fashioned diventa il cocktail ufficiale degli Stati Uniti

In un Memphis Daily Appeal del 1859 il Whiskey Cocktail venne definito un “fashionable cocktail”, egregio compagno delle serate dei gentleman, il cocktail per tutte le occasioni importanti.

Tuttavia la deriva delle varianti portò ad un degenerazione del cocktail e i puristi si ribellarono, ne fecero quasi una questione di sanità nazionale. Il Whiskey Cocktail si beve alla vecchia e basta, ma non tanto per una questione di virilità o di amore patriottico, ma per il semplice fatto che il Whiskey Cocktail era diventato talmente morbido e fruttato che la gente non lo beveva più, era diventato una pantomima di sé stesso.

Fu Leander Richardson in un pezzo intitolato “The Cocktail of To-Day” nel 1886 a creare la leggenda, contrapponendo i nuovi cocktail con quelli old fashioned. Il pezzo fece scalpore, tanto che il Whiskey Cocktail divenne l’Old Fashioned Cocktail.

Zucchero in polvere o sciroppo di zucchero

Per fare un cocktail ottimale è chiaro che lo sciroppo di zucchero è l’ingrediente migliore: è più facilmente solubile e velocizza il lavoro. Senza contare che potrete aromatizzare i vostri sciroppi a volontà per infondere sfumature infinite ai vostri cocktail. Se siete dei puristi e amate il rituale e prendervi del tempo per voi stessi, allora, farete fatica a non usare zucchero in polvere. Dopo tutto, metà del piacere dato da questo cocktail è la preparazione, soprattutto quando a farlo è un bartender professionista.

Altri grandi cocktail a base di Whisky da assaggiare!

Manhattan, Boulevardier Whiskey Sour, Mint Julep, Sazerac.

Quali piatti abbinare al Manhattan cocktail?

Paella mista, tataki di tonno al sesamo, Pad Thai, filetto alla Wellington.

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