https://winedharma.com
  • Ricette
  • Vini e Vitigni
    • Assaggi
    • News
    • Blog
  • Distillati
  • Cantine
  • Ristoranti
  • Itinerari
  • About
  • English
  • Ricette
  • Vini e Vitigni
    • Assaggi
    • News
    • Blog
  • Distillati
  • Cantine
  • Ristoranti
  • Itinerari
  • About
  • Ricette
  • Vini e Vitigni
    • Assaggi
    • News
    • Blog
  • Distillati
  • Cantine
  • Ristoranti
  • Itinerari
  • About


  • Home
  • Distillati
  • Vodka: guida per capire il famoso distillato polacco

Vodka: guida per capire il famoso distillato polacco

Ottobre 2020
Categorie:
  • Distillati
Barile di vodka, guida alla vodka, tutto quello che dovete sapere, storia sapore

La vodka è il distillato di cereali o patate nato nelle fredde lande dell’Est: sia la Polonia che la Russia sono grandi produttori e si considerano gli inventori di questa algida bevanda spiritosa. Ancora la disputa non è stata risolta e probabilmente è meglio così: lasciamo un velo di mistero.

La vodka è forse il più ribelle e atipico di tutti i distillati: mentre whisky, gin, rum, tequila, grappa e brandy cercano di estrarre ogni possibile sapore dal processo di distillazione e poi affinano in legno o vengono aromatizzati con botanicals per aggiungere altri profumi e suggestioni, la vodka fa tutto il contrario. Va controcorrente, alla ricerca di una purezza di gusto intransigente che potrebbe sembrare anche controproducente, ma che in realtà cela un fascino incredibile. E poi considerate che è uno dei distillati più bevuti nel mondo.

Tanto che ormai ci sono ottimi produttori di vodka anche in Europa del nord, negli Stati Uniti e perfino in Giappone molte distillerie storiche di whisky come Nikka, stanno iniziando a produrre la propria vodka.

Come si produce la vodka

Grano, cereali, ingredienti con cui è prodotto la vodka, come si fa la vodka Cambia il numero di distillazioni, ma il processo è sempre identico. Si macinano i cereali (orzo o grano) o le patate e si aggiunge acqua e si fa fermentare con lieviti selezionati, in modo che questa sorta di “birra” raggiunga gli 8 gradi alcolici.

A questo punto si parte con la prima distillazione: la nostra birretta viene riscaldata e il vapore raccolto in un refrigeratore dove si condensa. Con la seconda distillazione solitamente si eliminano teste e code, le sostanze più leggere e pesanti come aldeni, esteri, anidride solforosa, che poi verranno ridistillate.

A questo punto dipende dal mastro distillatore scegliere quante distillazioni sono necessarie. Sta di fatto che più distillate l’alcol e maggiore è la perdita di sostanza diverse dall’alcol e quindi il distillato tende alla neutralità di gusto.

Tuttavia una distillazione fatta più e più volte per ottenere un distillato il più neutro possibile, sempre più insapore, è molto dispendiosa, per cui nel caso di vodke più grossolane si usa filtrare con carboni per purificare ulteriormente il distillato.

Il caso più estremo è rappresentato dalla Vodka Purity svedese, prodotta con una purissima acqua presa direttamente da un ghiacciaio, il cui cuore viene distillato la bellezza di 34 volte. Ed a ogni distillazione diventa sempre più pura, ma al contempo si arriva a perdere il 90% di volume iniziale.

Quanti gradi alcolici ha la vodka?

La vodka deve avere una gradazione alcolica minima di 37,5 gradi e solitamente le migliori si aggirano intorno ad una gradazione di 40 gradi. Il record lo detiene la polacca Spyritus, che raggiunge il record con 96% di volume, un primato poco invidiabile. Senza contare che ha un sapore paragonabile al paraflù che mettete nel radiatore.

Vodka: l’acqua della vita

Modella nuda in un mare di vodka, sapori e storia della vodka, distillato Ilona e il suo bagno idratante nella vodka Anche il nome vodka richiama purezza: infatti voda in molte lingue slave è l’acqua. Un’acqua magica, un’altra acquavite che scalda, ritempra e scaccia il freddo. Letteralmente vodka significa piccola acqua.

Ma grazie ad abili manovre commerciali e a cocktail, come il Moscow Mule e il Sex on the Beach, inventati per lanciare la vodka sul mercato statunitense, hanno scoperto che la vodka è favolosa per fare cocktail.

Non avendo sapore non modifica il sapore degli ingredienti, ma li potenzia con il proprio spessore alcolico: forse chi ha inventato la vodka ha davvero trovato la pietra filosofale. Il gin è resinoso, il rum aromatico, la tequila è lisergica, la cachaça è avvolgente e fruttata, la vodka è calda e tagliente e la potete abbinare virtualmente ad ogni ingrediente, succo e bitter.

Come bere la vodka

Come bere la vodka, come servire la vodka per aperitivo elegante e stiloso La vodka non è che sia esattamente una bevanda da meditazione, non va sorseggiata studiandone ogni sfumatura in balloon davanti al caminetto, anzi diciamo che è un drink da battaglia, da buttare giù come se non ci fosse un domani. Va servita fredda, in bicchierini tipo chupito, ma non fate l’errore (orrore!) di mettere i bicchieri nel freezer o servire la vodka in quei bicchierini lunghi con il manico. Facciamo le cose per bene, non siamo più negli anni 80.

Vodka: la regina dei cocktail

Ma soprattutto la vodka è nata per fare grandi cocktail, a partire da Moscow Mule, vodka tonic, Sex on the Beach, Dirty Martini, Sea Breeze, Bloody Mary, Cosmopolitan, Caipiroska, Kamikaze, Screwdriver e Kamikaze.

Assaggi:

  • Black Smirnoff vodka: recensione e scheda tecnica
  • Grey Goose vodka: recensione e scheda tecnica
  • Vodka Purity: recensione, scheda tecnica, cocktail da fare
  • Vodka Nikka Coffey: recensione, scheda tecnica
  • Vodka Ciroc Ultra-Premium: la recensione
  • Vodka Belvedere: la recensione

Categorie

  • Assaggi
  • Birre
  • Blog
  • Cantine
  • Denominazioni
  • Distillati
  • Distilleria
  • Guide turistiche
  • Itinerari
  • Liquori
  • News
  • Prodotti
  • Ricette
  • Ristoranti
  • Vitigni

Wine Dharma | ALL RIGHTS RESERVED | © 2023 | P.IVA 03392591206 | Credits