Numero Zero Villa Crespia: recensione Franciacorta
Il Numero Zero Franciacorta di Villa Crespia è uno spumante metodo classico dosaggio zero abbastanza tagliente e succoso, fine, non troppo complesso, ma tutto sommato gustoso.
È teso e vibrante come profumi, puro, profondo e ingentilito dal lavoro di cesello dei lieviti. Al palato ha grinta e la giusta dose di agrumi e sale.
Non punta tanto a stupire con effetti speciali, ma a ridare una polaroid del terroir. Dopo tutto la cantina Villa Crespia ha puntato molto sulla zonazione, identificando, comprando e valorizzando piccoli appezzamenti per produrre un vino base da battaglia e poi concentrarsi su un paio di progetti dal taglio più sartoriale.
E per quanto possa essere grande come cantina, di certo non è una realtà industriale in stile Berlucchi, anzi, cerca di produrre vini dotati di una certa personalità e questo loro impegno è lodevole.
Come viene prodotto
Le vigne affondano le radici in terreni particolarmente calcarei, di origine moreinica. Chardonnay in purezza. Vendemmia anticipata a fine agosto inizio settembre, pressatura soffice e fermentazione sai in legno, per 12 mesi, che in acciaio per 8 mesi sui lieviti.
Seconda fermentazione indotta con mosto della stessa annata. Essendo un pas dosé non è dosato, non viene aggiunto il liqueur d’expedition e quindi non è lubrificato da zuccheri aggiuntivi. Riposa 30 mesi in bottiglia prima di essere commercializzato.
Caratteristiche organolettiche
Il bouquet è classico, pulito, declinato con grande eleganza. Il tono è solare, c’è tanta frutta tropicale, mango al forno affogato in limonate di credro, ma non esagera mai. Ha spunto, finezza di tratto e non si limita al solito compitino. La triade dello Chardonnay domina con agrumi, mandorle e burro. I lieviti hanno lavorato bene creando una cornice piacevole di marzapane. Finale floreale delicato.
Al palato mostra decisione, allungo sapido non banale, buona acidità, il tutto infiocchettato da una struttura rocciosa. Mai sgarbato, tagliente, succoso, con equilibrio gustoso tra cedro e pane. Già adesso è pronto da bere, ma è uno spumante metodo classico che può benissimo affinare anche 10 anni in cantina: l’acidità c’è e lo aiuterà ad evolvere.
Prezzo
20-22: un prezzo calibrato per un Franciacorta di discreta qualità, che diventa ottimo se avete un ristorante e lo volete mettere in carta come spumante di fascia media.
Abbinamenti consigliati
Vitello tonnato, spaghetti alle vongole, tortelli di zucca alla mantovana, spaghetti di riso con gamberi e verdure, ravioli di erbette alla parmigiana, risotto al tartufo, spaghetti alla carbonara, pad thai.