London Dry gin n°3: recensione e i cocktail da fare
Se state cercando un gin classico, il London Dry gin n°3 è una scelta oculata. Il metodo produttivo è quello classico e tra i botanicals non ci sono ingredienti particolari: vecchia ricetta insomma.
Vecchia ricetta da parte di uno dei più antichi distillatori di Londra: la Berry Bros and Rudd, che guarda caso ha il proprio domicilio al numero 3 di Saint James Street.
I botanicals del London Dry gin n°3
Ma 3 sono anche i principali botanicals vegetali, ossia angelica, pompelmo e arancia e 3 quelli speziati con ginepro, coriandolo e cardamomo.
Ma ciò non significa che sia un gin banale, anzi la sua carica speziata è ben dosata; la vivacità data da zenzero, coriandolo e buccia d’arancia è molto stuzzicante e sa come titillare prima il naso e poi la bocca.
Il bouquet
Classico, il bouquet è di una pulizia aromatica esemplare, con il giusto equilibrio tra botanicals speziati e vegetali. Aprono le spezie con un ritorno resinoso invitante, ma poi arrivano gli agrumi a sdrammatizzare una buona intensità di base.
Il sapore
Il London Dry gin n°3 è un gin tutto d’un pezzo, molto secco, dal buon spessore alcolico, leggermente monolitico, diciamo che non è sfumatissimo, richiama gin d’altri tempi, senza fronzoli, diretti e schietti, ma non è un difetto, anzi!
Il sottofondo di zenzero è un mormorio piacevole che accompagnerà tutto il sorso ed è una delle caratteristiche più interessanti.
London Dry gin n°3 prezzo
Si aggira intorno ai 25-30 euro, 25 è quello giusto.
Quali cocktail fare con il London Dry gin n°3?
È un gin da lavoro, cristallino, che non marca in maniera molto accentuata i cocktail, quindi usatelo in abbinamento con altri ingredienti più estroversi come vermouth e succhi. Vesper, Gin Lemon, Gin Fizz, Tom Collins, Martini Dry, Tuxedo, Singapore Sling, Ramos Gin Fizz, Gin Tonic, Gimlet, Bramble, Paradise, Bronx e ovviamente il Negroni.