Etna Rosso Arcuria 2016 Calcagno: prova d’assaggio di un grande Nerello Mascalese
Parlare di un vino rosso elegante e suggestivo come l’Etna Rosso DOC Arcuria 2016 Calcagno è sempre un piacere, uno di quei doveri che si fanno ben volentieri. Ma è un piacere soprattutto per la sua grande franchezza, quel legame unico che riesce a sviluppare con un terroir unico come quello dell’Etna, o più precisamente del cru Arcuria, da cui viene proviene il nome del vino stesso.
Siamo siamo a Passopisciaro, località ormai famosa per la qualità stellare dei Nerello Mascalese, ad una altitudine di 650 metri sul livello del mare. Praticamente è un vino di montagna, potremmo definirlo eroico per le condizioni estreme che dominano in questo fazzoletto di terra, dove splendide vigne di Nerello crescono, allevate ad alberello per proteggersi dal vento implacabile. Ma non pensate ad un vigneto impiantato qualche anno fa, questo vigneto è un monumento al vino siciliano, visto che le vigne hanno dai 70 ai 90 anni. Ovviamente le rese sono naturalmente basse e i terreni, a base lavica sabbiosa, sono un elemento fondamentale nella composizione del gusto del vino: infondono quella mineralità, quel calore secco e roccioso, al limite del torbato che solo i suoli vulcanici sanno conferire al vino.
Come nasce l’Etna Rosso Arcuria 2016 Calcagno
Macerazione lunga, fermentazione in acciaio e poi via ad affinare in barrique per 12 mesi, prima del riposo finale in bottiglia.
Il bouquet dell’Etna Rosso Arcuria 2016 Calcagno
Il naso è un turbine di piccoli frutti rossi e neri, richiami balsamici pazzeschi con cedro, spezie, eucalipto a non finire. Il tono è elegante, sussurrato, di piglio austero con richiami di erbe aromatiche, il sale del mare, le alghe, liquirizia e poi si lascia andare ad un allungo etereo pazzesco. Come quadro aromatico è finissimo, delineato con tratto leggiadro, ma grande incisività. Non ci sono sbavature o stilizzazioni dovute al legno, anzi il vitigno emerge con grande franchezza.
Il sapore dell’Etna Rosso Arcuria 2016 Calcagno
Al palato è aderente al naso, stessa precisione, stessa eleganza e infatti si muove con passo svelto, dritto, con una spinta salata impressionante. Il sale, il mare e mille sapori marini si mescolano ad altre suggestioni più “laviche”, senza però avere quell’arsura bruciata che mozzava il respiro a molti vini dell’Etna. Il tempo dei vini arsi è finito, anzi qui è la finezza del frutto austero ad emergere, c’è tutta la solarità della Sicilia, non pensate affatto ad un vino lugubre od ombroso: tutto il contrario. La struttura e lo spessore del vino non sono indifferenti, eppure la bevibilità e la piacevolezza sono ottime, è un vino che ti apre la bocca, scorre succoso, ti invita a bere, seducendoti con questa complessità facile da decifrare, ma a cui non si riesce a resistere. La propulsione tannica invita, ma non azzanna il palato, nonostante siano tannini ambiziosi, destinati ad un brillante invecchiamento.
Concludendo, questo vino è un degno figlio dell’Etna, riesce nel difficile tentativo di unire e bilanciare eleganza, profondità e una tipicità unica data da questi incredibili terreni, senza mai essere ridondante. Un vino simbolo del Mediterraneo.
Prezzo dell’Etna Rosso Arcuria 2016 Calcagno
22 euro: un prezzo onesto per un vino rosso di spessore, fatto con cura.
Abbinamenti consigliati per l’Etna Rosso Arcuria 2016 Calcagno
Struttura, acidità e sapidità, questo Nerello ha tutto quello che serve per accompagnare un’infinità di piatti a base di carne, salumi e formaggi con gnocco fritto, antipasti fritti: pizza margherita, vitello tonnato, pollo al curry, costine con salsa barbecue, lasagne al forno, pulled pork, hamburger, filetto alla Wellington, paella.