Barolo Sandrone le vigne 2014: un Nebbiolo leggendario


Il Barolo Sandrone le Vigne 2014 è un vino che vorremmo bere tutti i giorni, uno di quei Nebbioli delle Langhe che sanno trasmettere eleganza, territorialità e tipicità senza essere né troppo austeri e duri né troppo morbidi. È la sintesi perfetta di eleganza e stile, ma per stile non intendiamo il solito Barolo muscoloso e pompato, ma neanche uno di quelli che ti piallano la lingua con tannini di adamantio.
Come nasce il Barolo Sandrone Le Vigne 2014
Le uve vengono coltivate con grande cura in vari cru aziendali sparpagliati nelle Langhe, ad una altitudine media di 380 metri sul livello del mare, con le radici che affondano in suoli composti in maggior parte argillosi con parti di sabbia e calcare. La miscela dei terreni non è un vezzo o un dato da nerd, ma fa capire che la cantina Sandrone per fare questo Barolo Le Vigne 2013 ha cercato un equilibrio tra parti dure e morbide, andando a prediligere un misto perfetto di uve. Segue una macerazione lunga di 18 giorni, con fermentazione in acciaio di 28 giorni. La malolattica è svolta in legno e poi affina per 24 mesi in tonneau e in bottiglia. E così è nata l’annata 2013, godibile, elegante, ma ben lontana ancora dal suo enorme potenziale sviluppo aromatico. Diciamo che bevuto adesso è un infante, ha davanti a sé decine di anni di vita. Almeno altri 7-8 anni sicuramente se volete iniziare ad assaporare profumi terziari e note eteree che per ora sono solo accennate.
Il bouquet
Naso compresso, ha bisogno di tempo per aprirsi e lasciare emergere tutta la sua grazia. Frutti rossi sotto spirito, note speziate elegante che velano, ma non coprono e tante erbe aromatiche. Il ritmo è buono, la varietà è eccellente, ma non aspettatevi un naso scontroso o impettito, anzi è tutto studiato e modulato, come in ogni Barolo Sandrone nulla è lasciato al caso e lo stile è perfettamente riconoscibile con un sapiente uso delle spezie. Fiori, radici e china come si conviene ai migliori Baroli delle Langhe, tracce balsamiche e un finale con tè e liquirizia. Pulizia impeccabile.
Il sapore
Al palato è ruggente, dal gusto pieno e amaro, con i tannini che dominano il sorso. L’acidità è flebile, ma il sale emerge da questa massa scura piena di rimandi terrosi che vanno dal tartufo alla genziana, passando attraverso una. È un vino potente, testardo e a tratti scorbutico: la finezza del tratto è innegabile, ma giudicare un Barolo di questo spessore dopo solo sette anni è un esercizio retorico. I tannini sono ancora martellanti e prendono troppo spazio, rendendo la lettura del vino monocorde. Non è affatto un difetto, anzi tutto il contrario.
Possiamo dire che è un ottimo vino, che l’annata 2014 ha influito positivamente portando le uve a perfetta maturazione: si sente dalla profondità dei sapori. Dallo sviluppo acuto e dalla persistenza incredibile e dall’eleganza del passo, ma questo non significa che sia pronto. Questo è un Barolo di stoffa che merita di passare almeno 7 anni nella vostra cantina e se avrete pazienza diventerà un capolavoro assoluto. Non abbiate paura, anche tra 20 anni sarà strepitoso.
Prezzo
80 euro: un prezzo adeguato per un grande Barolo.
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