Cuvée Leonora 2013 Cascina Bretta: il migliore spumante Alta Langa?
Gli spumanti Alta Langa pian piano si stanno affermando, grazie ad una bella personalità e a carattere. Tutti quelli che abbiamo assaggiato si sono dimostrati degni, molto precisi, mai troppo stilizzati, ma soprattutto erano belli concentrati e minerali. Certo non un Trentodoc, ma siamo sulla buona strada.
Oggi vogliamo parlarvi di uno degli spumanti piemontesi Alta Langa che ci è piaciuto maggiormente: la Cuvee Leonora 2013, Alta Langa, spumante metodo classico Cascina Bretta. È un vino molto elegante, terso, ma che si muove con grande grazia. È il ritmo, la polpa del sorso, lo scorrere di un perlage molto fine, ma deciso sulla lingua che ci ha impressionato.
Non aspettatevi uno spumante strutturatissimo o troppo sontuoso, no, questo Alta Langa punta su finezza e precisione.
Come nasce il Cuvee Leonora, Alta Langa, spumante metodo classico Cascina Bretta
È un classico blend di 70% e 30% di Chardonnay, le vigne crescono su terreni tufacei molto minerali. La vinificazione è rispettosa: pressatura soffice, fermentazione a temperatura controllata, quindi finale con affinamento sui lieviti per 30 mesi. Si cerca di produrre uve sane, con grande acidità e poi si fanno lavorare i lieviti senza fretta.
Il bouquet della Cuvee Leonora, Alta Langa, spumante metodo classico Cascina Bretta
Il naso non è esplosivo, ma ha stile. Il frutto è ben modellato con pesca, melone e cedro, poi arrivano le note burrose e calde dei lieviti, ma sono gentili. I profumi minerali intarsiano il naso disegnando arabeschi delicati. Il tutto è sussurrato, giocato su un registro tenute. Finale di fiori e rocce. Non male, non da perderci il cuore, ma non malaccio.
Il sapore della Cuvee Leonora, Alta Langa, spumante metodo classico Cascina Bretta
In bocca è tutta un’altra storia e mostra decisione, struttura e grande bevibilità. Attacco molto sapido con perlage volutamente sgarbato e graffiante, ma piacevole. Osa e arriva al limite della piacevolezza, è uno spumante metodo classico che vuole imbrigliare tutta l’esuberanza minerale del terroir delle colline di Alessandria. L’equilibrio è buono, certo la parti dure sono dominanti, ma questo è uno spumante metodo classico nato per vivere negli anni e siamo solo all’inizio della sua vita. La sboccatura è 2013 e come detto è ancora molto tagliente, certo però il lavoro dei lieviti è stato ottimo e già sono presenti note e sapori evoluti di crosta di pane, miele e frutta secca.
Prezzo
30 euro: il prezzo è giusto. Ottimo rapporto qualità-prezzo.
Abbinamenti consigliati
Pesce, crostacei, arrosti di carne bianca, ostriche. I piatti consigliati: risotto alla marinara, risi e bisi, pizza margherita, vitello tonnato, pollo al curry, paella.