Champagne Premier Cru Brut Aubry: recensione
Lo Champagne Premier Cru Brut Aubry è la bottiglia base della produzione dei mitici fratelli Aubry, la cui cantina ha sede nel piccolo villaggio di Jouy-lès-Reims, nel cuore della Champagne.
Stiamo parlando di una delle più antiche famiglie della Champagne, tanto che sono proprietari fin dal 1790. Oggi i due fratelli Philippe e Pierre gestiscono i 14 ettari con piglio gagliardo e grande amore per il proprio territorio.
Stanno lavorando sodo per riportare in auge antichi vitigni come arbanne, petit meslier, fromenteau ed enfumé, per spezzare gli stilemi classici dello Champagne moderno, ormai vittima dell’omologazione imposta dalle grandi Mason.
E il blend di questo Champagne parla chiaro: 60 Pinot Meunier, 20 Chardonnay e 20 Pinot Noir.
Il pinot del mugnaio è sicuramente il meno pregiato dei tre vitigni usati per lo Champagne, tuttavia è quello che ha una freschezza molto vivace e una nota fruttata molto spiccata.
Ma questo Champagne Aubry ricordiamolo non punta a fare un lungo invecchiamento, anzi è uno Champagne già adesso bevibilissimo, strutturato, ma mai troppo esoso, rigoroso, pulito, fresco, nel pieno della sua fase fruttata-floreale.
Per essere sintetici è un buon prodotto, uno Champagne di buona fattura, con un costo onesto e un profilo aromatico non troppo complesso. Fa bene il suo dovere, ecco.
Passiamo al commento.
I profumi dello Champagne Premier Cru Brut Aubry
Il bouquet è abbastanza ampio, molto pulito, burroso, giocato tra rimandi fruttati di mango e pesche e dolci fiori di mandorlo. Ritorni sapidi a incorniciare un quadro aromatico piacevole e snello, non troppo complesso, ma ben scandito. I lieviti mostrano già segnali di evoluzione con netti profumi di confetti e brioche. Note marine e di zenzero a corredo.
I sapori
Al palato è molto fresco e aitante, di struttura media, con bollicine fini, ma setose, molto delicate. La sapidità è ottima, scolpita e screziata da molti strati che si aprono poco alla volta. Acidità vivace che aiuta a conferire rigore, sviluppo verticale e buon ritmo alla bevuta.
Non è particolarmente complesso, ma non ci sono sbavature e fila tutto liscio, fino ad un finale dove riemerge il dualismo burro-mare.
Prezzo
Lo trovate a 35, un prezzo giusto per una buona bottiglia, ottima come regalo per amici non troppo esigenti in fatto di Champagne o per accompagnare cene a base di pesce e crostacei.
Abbinamenti
Pizza margherita, vitello tonnato, hamburger, carbonara, cacio e pepe, paella.