Champagne Brut Nature Zero Tarlant: recensione
Se volete assaggiare una spremuta senza filtri né correzioni stilistiche del terroir della Champagne, questo Champagne Brut Nature Zero Tarlant è un ottimo vino da cui partire. Il vino non è zuccherato, ma per bilanciare acidità e mineralità è stato usato il legno in maniera magistrale: abbiamo a che fare con uno Champagne molto fresco, salato, pieno di agrumi, ma dotato di profondità aromatica, di spessore, di ampiezza. Il fraseggio tra terroir e tecnica è incredibile e porta alla nascita di grandi vini, precisi, solari, ma mai troppo sbilanciati o dove i lieviti sono preponderanti. Il terroir si sente eccome in questo Champagne Brut Nature Zero Tarlant.
Figlio di un classico blend dei tre vitigni cardine dello Champagne, Pinot Noir, Chardonnay e Pinot Meunier, mescolati in parti uguali, nasce da uve biologiche, coltivate con grande cura da una famiglia storica che con Benoît è giunta alla quindicesima generazione. Più di tre secoli di produzione: se non è dedizione questa!
La vinificazione è pulita, prima acciaio, poi aggiunta dei vini di riserva della casa e affinamento in legno. Il vino base non fa la fermentazione malolattica, attenzione, si tiene tutto.
Il bouquet dello Champagne Brut Nature Zero Tarlant
Naso fine, pungente con tanti fiori trapuntati di frutta gialla. Il miele, le nocciole e i toni dolci da zucchero filato e burro sono ben disegnati, è un naso pulito, poco addomesticato e non sta mai fermo, rimandando sempre ad un cuore severo di gesso e rocce. La varietà è buona, diciamo che va oltre al solito trittico di minerale, limone e lievito madre del Triangolo delle Bermuda. Preciso, ma non opulento.
Il sapore dello Champagne Brut Nature Zero Tarlant
Se al naso era un po’ reticente, in bocca è un’esplosione di polpa fruttata, di sale e alghe, ma senza mai perdere di vista la misura e quel tocco appena mefistofelico di uva passa e orzo. Nel complesso è una gran bella bevuta, il ritmo è fantastico, senza fronzoli, ma sempre al servizio della beva goduriosa. La territorialità, il terroir si sente: il vino è figlio delle rocce, del gesso della Champagne c’è poco da dire. Il legno ha modellato e ampliato lo spettro gustativo, senza essere predominante, ma l’ossatura è dettata da un mineralità eccellente.
Se state cercando uno Champagne duro e puro, non ruffiano, ma comunque dotato di eleganza e profondità, vi consigliamo senza riserve lo Champagne Brut Nature Zero Tarlant. Nasce pulito, biologico, da un produttore che coltiva i suoi 11 ettari con attenzione, valorizzando un’idea di vino sostenibile e non stilizzata o massacrata del dosaggio. E questo merita rispetto, si chiama coraggio e amore per la propria vigna.
Costo dello Champagne Brut Nature Zero Tarlant
45-50: un prezzo abbordabile per una buona bottiglia.
Abbinamenti consigliati per lo Champagne Brut Nature Zero Tarlant
Per un vino così fresco scegliete piatti di pesce, risotti, fritti e ovviamente sushi a cascata: Riso alla cantonese, pizza margherita, vitello tonnato, pollo al curry, hamburger, carbonara, cacio e pepe, paella.