Champagne Brut Bollinger La grande annee 2005
Lo Champagne Brut Bollinger La Grande Annee 2005 è uno dei migliori Champagne che ci siano in circolazione. Ha tutto quello che cercate in un grande vino: carattere, spessore, struttura, sapidità da urlo, profondità aromatica pazzesca che assume mille volti, una sapidità siderale e un’eleganza cristallina.
È un blend di Pinot Noir al 66% e 34% di Chardonnay, più che un assemblaggio è vera poesia, un’opera d’arte di oreficeria. Il Pinot Noir dona vigore, tanta frutta sotto spirito, note di muschio e sottobosco, è l’ossatura, ma è ampia e sontuosa, con sottofondo tagliente. Lo Chardonnay aggiunge cremosità, compostezza ed equilibrio, nonché un fascino tropicale.
L’insieme è favoloso, ma per motivi semplici: è una sintesi perfetta tra giorno e notte, non ci sono stacchi tra Pinot Noir e Chardonnay, si compenetrano. Se volete capire come si costruisce uno Champagne incredibile, lo Champagne Brut Bollinger “La grande annee 2005” è il vino da assaggiare. Il terror di Ay e la strepitosa annata 2005 sono esaltati all’ennesima potenza: dopo la vendemmia, pressatura soffice e fermentazione in tonneaux e questo rappresenta un’opportunità per il vino di evolvere, sviluppando note evolute e un frutto maturo.
E proprio il frutto è protagonista: molto maturo e complesso, pieno. Ma ormai sono in molti a fare la fermentazione in legno del vino base, è il futuro, permette al vino di esprimersi e ampliare i suoi orizzonti. Certo sono buoni gli Champagne tutto agrumi e sale, ma in questo caso siamo andati molto oltre. Se a questo aggiungiamo le condizioni ideali della vendemmia 2005, un’affinamento sui lieviti di 6 anni e lo stile tipico di Bollinger che predilige vini intensi e sfacciati, avete la formula per uno dei migliori Champagne degli ultimi anni.
Il bouquet
Un valzer travolgente tra Pinot Noir e Chardonnay. Naso pirotecnico con una varietà spaventosa: prima il frutto caldo e maturo con amarene sotto spirito, fragole, pesche e poi menta, nocciole a non finire. E questo profilo del frutto è sconcertante, nonostante tutto rimane austero, mai ripetitivo o morbido. I lieviti hanno fatto un lavoro splendido, conferiscono un tratto nobile che dà varietà e poi abbiamo note di miele e uvetta, quasi di bourbon e finale di rocce. Persistenza infinita.
Il sapore
E qui arriva il bello: il sorso è pieno, sapido, ben strutturato e dettato da una freschezza fulgida che screzia il frutto , tuttavia in sottofondo si assaporano le mille sfumature dei lieviti con sapori da forno, come se addentaste pan brioche. Il tutto è declinato con impeccabile maestria, senza intoppi e nonostante la struttura sia importante la bevibilità è spontanea, si muove con grande naturalezza sul palato. Persistenza quasi da distillato. L’equilibrio è già ottimo, ma la sua fase evolutiva è ancora in essere e potrebbe andare avanti per decenni, ma chi riesce a resistere al fascino di questa sirena?
Prezzo
E dopo tutto questa sviolinata vi aspettereste un conto salato, invece no: costa 115-120 euro, un prezzo ridicolo per uno Champagne di questa caratura. Certo la cifra non è abbordabile, ma è un vino unico, figlio di condizioni particolari, tanta cura e una lavorazione lunga, è stato 10 anni in cantina.
Abbinamenti consigliati
Con questo spessore è un vino adatto a tutte le occasioni, aperitivo, ricorrenze importanti, pesce, sushi, ma anche piatti elaborati a base di carni bianche. Riso alla cantonese, pizza margherita, vitello tonnato, pollo al curry, hamburger, carbonara, cacio e pepe, paella.