Arneis: vino, vitigno, caratteristiche
Se il territorio piemontese della sponda destra del fiume Tanaro ha il Nebbiolo quello di sinistra ha il Nebbiolo Bianco, ossia il Roero Arneis, un grande vino bianco italiano. E comunque il Nebbiolo è strepitoso anche sulla riva sinistra, nel Roero, era giusto così per dare un po’ di pepe all’introduzione.
Ma di pepe il nostro amato Arneis ne ha da vendere, è un vino sapidissimo, elegante e pieno di profumi incredibili che gli conferiscono un fascino irresistibile.
È un vitigno difficile e ribelle da coltivare, matura tardi e ha una bassa acidità, quindi non è così semplice trovate la giusta maturazione zuccherina e polifenolica durante la vendemmia. Tardate qualche giorno è addio freschezza… senza contare che non è che sia generoso come raccolto, anzi.
Storia dell’Arneis
Il vitigno Arneis è coltivato e conosciuto fin dal 1400 nel Roero, tanto per secoli è stato sinonimo di vino bianco assieme al Moscato e ne ha condiviso le sorti, venendo vinificato in purezza oppure trasformato anche in Vermut.
Ma a causa della sua difficoltà nell’essere domato e dalla scarsa resa era sul punto dell’estinzione nei primi anni del 1900, e venne sradicato a favore di vitigni più generosi e semplici da coltivare come lo Chardonnay.
Ma per fortuna negli anni 70 c’è un cambio di rotta, si torna alle origini e l’Arneis torna in auge, grazie all’impegno dei vignaioli del Roero, che credono molto in questo vino dalle spiccate doti aromatiche. È un vino dal carattere unico, riconoscibile, dall’eleganza cristallina e sebbene non sia una passeggiata coltivarlo è un prodotto tipico che non verrà mai confuso con un anonimo Chardonnay del Roero (nessuna critica allo Chardonnay in sé, sia chiaro). Un minimo di altitudine, 200-250 metri sul livello del mare e suoli pesanti a base di argille e gesso sono l’habitat naturale per stimolare l’acidità nelle uve, altrimenti si rischia di avere un vino molto pesante e poco dinamico.
A questo nobile vitigno, in queste colline, gli è stata riconosciuta la DOCG, per cui sulle etichette troverete la dicitura Roero Arneis DOCG.
Coltivazione dell’Arneis nel mondo
Non a caso l’Arneis è quasi esclusivamente coltivato in Piemonte, ci sono alcune cantine in California e Oregon che ci stanno provando, e con un certo successo, ma sono nicchie davvero, con condizioni pedo-climatiche particolarissime.
Il bouquet del vino Arneis
Tanta frutta, soprattutto agrumi, ci sono tutti, poi non mancano mandorle e pere. La particolarità sono le note più sottili di erbe aromatiche, fiori bianchi, zagara e anice o liquirizia. Note minerali a corredo.
Il sapore del vino Arneis
In bocca è sapido, di media struttura, con ritmo, di buona persistenza, ma mai troppo aggressivo. Non è uno Chardonnay né un Riesling, ma assomiglia di più ad un timido Pinot Bianco come stile e corpo. L’acidità non è mai alta, tuttavia non è un vino piatto o fermo, anzi ha un bel carattere. Spesso è affinato in acciaio, il legno tende a mortificare la sua vivacità, appiattendo quelle che sono principalmente doti di piacevolezza e immediatezza.
Abbinamenti consigliati per il vino Arneis
Gnocco fritto con salumi, formaggi poco stagionati o caprese, insalatone, petto di pollo alla griglia, vitello tonnato, spaghetti alle vongole, tortelli di zucca alla mantovana, spaghetti di riso con gamberi e verdure, ravioli di erbette alla parmigiana, risotto al tartufo, spaghetti alla carbonara, tagliatelle ai porcini.