Pinot Bianco: vino, vitigno, storia, caratteristiche
Il Pinot Bianco è uno dei tanti figli (mutazione) del Pinot Nero, che con i secoli hanno lentamente conquistato il mondo, mettendo radici in ogni angolo del pianeta. Ma il Pinot Bianco, spesso sottovalutato, è in realtà un vitigno ancora tutto da scoprire e che sa regalare vini profumati, acidi e molto eleganti. Forse non avranno il fascino misterioso e la profondità del Pinot Grigio, ma compensa impeccabilmente con piacevolezza e grande bevibilità.
Caratteristiche organolettiche
Il Pinot Bianco è un vino fresco, dalla struttura non troppo esagerata, dotato di un corredo aromatico unico, è uno dei vini che offre un ventaglio di profumi floreali unico. Ci troverete rose, peonie, glicine, gelsomino, ginestra, pepe bianco, poi agrumi, zenzero, pera, melone bianco e mela gialla, tracce minerali e chiusura netta di mandorle e miele. Ma pensate ad un sinfonia suonata con leggiadria, i profumi sono leggeri, spigliati, delicati e intrecciati a note di erbe aromatiche. E questo è il classico Pinot Blanc che affina in acciaio e legno usato, un vino scanzonato, ma sempre affascinante, che punta tutto su immediatezza e freschezza. Poi però potreste incontrare delle bottiglia più strutturate, affinate in barrique nuove e allora abbiamo tutto un altro registro, il vino diventa più sontuoso e burroso, sviluppa note evolute e anche la struttura aumenta.
Sono due interpretazioni plausibili, in realtà il Pinot Blanc riesce a reggere affinamenti anche più marcati e vanigliosi, con la giusta (sur)maturazione diventa più muscoloso e alcolico, ma sinceramente è una forzatura e si rischia di dopare il vino con un eccesso di interventismo tecnico e di imporre delle briglie stilistiche ad un vino che invece è un trionfo di personalità e vivacità.
Zone di produzione del Pinot Bianco
La sua zona più vocata è ovviamente l’Alsazia dove trova grande favore ed è, grazie ad abbondanza di profumi e freschezza, anche alla base di uno splendido vino, il Crémant d’Alsace, il rifermentato in bottiglia conosciuto per il suo sfrontato perlage.
Altre zone d’elezione del Weissburgunder sono la Mosella in Germania e la Stiria in Austria, poi scendendo lo troviamo coltivato con grande successo in Trentino Alto Adige, dove altitudine e suoli rocciosi aiutano a fissare acidità, profumi, conferendogli una mineralità eccezionale. Da non sottovalutare il Friuli Venezia Giulia, dove trova terreno fertile e una certa finezza.
Ma non finisce qui, in Lombardia è previsto come vitigno nella produzione del Franciacorta e se amate i vini dolci, vi interesserà sapere che molti Icewine del Canada sono a base di Pinot Blanc.
E così abbiamo finito di parlare di questo piccolo, adorabile vitigno giramondo, è il classico prezzemolino che sa come imbucarsi ad ogni festa e alla fine lo trovate che balla il tango con la sposa, senza che nessuno sappia chi sia, ma ormai è troppo tardi.
Abbinamenti consigliati per il Pinot Blanc
Pesce, crudità di pesce, pesce alla griglia, pitti Thailandesi, piatti con lime, zenzero e lemongrass, da provare con fish and chips, vitello tonnato, spaghetti alle vongole, spaghetti alla carbonara, pad thai.