Pinot Grigio: vino, vitigno, storia e caratteristiche
Il Pinot Grigio è un nobile vitigno nato secoli fa da una costola del Pinot Noir, una delle tante e preziose mutazioni che magnanimamente ci ha regalato il re dei vitigni francesi. Ma con questo non vogliamo sminuire il Pinot Gris che ci regala (per modo di dire…) uno dei vini più affascinanti, complessi e suggestivi in assoluto.
Prima di addentrarci in questo viaggio è bene specificare che esiste una dicotomia abissale sul Pinot Gris, stiamo parlando di una vera e propria sindrome da dottor Jekyll e del signor Hyde. Sono due mondi agli antipodi. Da una parte ci sono le vinificazioni classiche in bianco che danno vini dorati, profumati, appena affumicati, stilisticamente molto opulenti, anche se non raggiungiamo la prepotenza aromatica del Gewurztraminer. E fin qui tutto bene, li conosciamo tutti: si va dai grandi Pinot Gris dell’Alsazia, ai suadenti bianchi ricchi e sontuosi del Friuli, passando per gli esemplari di splendida sapidità del Trentino Alto Adige.
Ma all’opposto ci sono vini che hanno fatto una macerazione più lunga, che non sono più dorati, ma arancioni con tendenza al rosato, fanno parte della famigerata banda degli orange wine, bad boys più rudi, balsamici, che hanno spessore tannico che li spingono verso il campo dei rossi e al contempo la polpa e l’acidità si fanno più taglienti. Se volete farvi un’idea del colore di questi vini, osservate un grappolo maturo di Pinot Grigio ed ecco che avrete un ottimo termine di paragone: dopo tutto il già il nome stesso del vitigno è abbastanza significativo…
Caratteristiche organolettiche del Pinot Grigio
Con questo non vogliamo dire che orange is the new black, non esprimiamo in questa sede un giudizio su quale natura del Pinot Gris sia da preferire: ognuno assaggi e faccia le proprie considerazioni. Il Pinot Grigio è quel classico vino che con gli anni riesce a sviluppare profumi terziari, maturi e complessi unici, un vero e proprio caleidoscopio sia vinificato in bianco che messo a macerare in anfora (se non hai un’anfora oggi non sei nessuno…)
Il bouquet del Pinot Grigio è ampio, elegante, vario, non proprio fine o sottile, ma neanche così sfacciato e prepotente come un vino aromatico. I profumi tipici sono fruttati con albicocca, pesca, agrumi, zenzero, poi fiori come gelsomino, nocciole, acacia, miele, cera d’api, cannella, marzapane, menta, rocce e ricordi affumicati, chiara eredità del Pinot Nero. Con l’evoluzione in bottiglia i toni si fanno più eterei, maturi, caramellati, soprattutto se è un vino passito.
Se annusate un macerato la storia cambia: macchia mediterranea, pino, eucalipto, note minerali, liquirizia, frutta e fiori, è pieno balsamico, speziato come incenso. Un altro mondo.
Al palato è un vino ricco e pungente, ma con un certo calore, la struttura è gagliarda, sempre in tensione tra acidità e sapidità. Finale lungo con miele, frutta secca e tratti smoky.
La storia leggendaria del Pinot Gris
All’incirca verso la metà del 1500 il barone Lazarus von Schwendi al servizio del Sacro Romano Impero partecipò alla guerra contro i Turchi in Ungheria. E per ritemprarsi dalle fatiche delle battaglie era solito concedersi qualche calice di Tokaji, per cui pensò bene di riportare in patria qualche talea di Furmint e le fece piantare nei suoi possedimenti. Peccato (o per fortuna?) che non fosse Furmint, ma Pinot Grigio e proprio per questo motivo, negli anni è stato prima chiamato Grauer Tokayer, Tokay Grigio, Tokay di Alsazia, Tokay Pinot Grigio e solo nel 2007 si concluse il calvario e gli venne riconosciuto il nome ufficiale Pinot Gris.
Tipologie del Pinot Grigio in Alsazia
Abbiamo la AOC classica per i vini secchi e poi due categorie per i passiti. Vendanges tardives, ossia vendemmie tardive, che caratterizzano deliziosi vini dolci, nati da grappoli che hanno subito un appassimento in pianta e su cui si è sviluppata la muffa nobile. E finiamo con la categoria superiore sélection de grains nobles, ossia i vini dolci più preziosi e opulenti, prodotti con grappoli raccolti quasi acino per acino, secondo una selezione delle uve spietata.
Quali piatti abbinare al Pinot Grigio
Non dimentichiamoci che è un vino bianco strutturato e complesso, pieno di profumi e di volume aromatico, quindi abbiniamolo a piatti di pesce sostanziosi e grassi come chowder, carni bianche e salumi e carbonara. vitello tonnato, pollo al curry, pulled pork, pad thai.