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I cocktail a base di vodka sono tra i più famosi ed iconici, quelli più richiesti e che godono di grande popolarità. Pensate ai grandi drink classici come Moscow Mule, Sex on the Beach, Caipiroska, Salty Dog, Vodka Martini, Screwdriver, White and Black Russian, Vodka Sour, Vodka Tonic, Godmother, Espresso Martini, Kamikaze, Cosmopolitan, Apple Martini, Bloody Mary e Negrsoki.
Che cosa hanno in comune questi drink a parte la vodka? Sono tutti cocktail abbastanza semplici, ma fatti con pochi ingredienti e il loro gusto è diretto, forte e deciso. Anche il Bloody sembra pieno di ingredienti, ma è un succo condito, concettualmente sono condimenti per il pomodoro a cui si aggiunge vodka per dare forza.
Non ci sono molti cocktail in coppia con il vermouth, anzi la vodka tendenzialmente trova la sua massima espressione quando è abbinata a succhi di frutta e puree. Come è naturale che sia: la vodka non ha molto sapore, è praticamente neutra, tuttavia riesce ad amplificare il potere aromatico della frutta. Lo espande senza aggiungere sapori resinosi o affumicati o esotici e per questo è un distillato unico, duttile, dalla grande capacità di adattamento e che trova spazio in mille preparazioni: dai cocktail più spartani da aperitivo come il Vodka Tonic per arrivare fino a raffinati after dinner come Godmother e White Russian.
Ok, partiamo con la lista dei grandi cocktail a base di vodka che ogni appassionato dovrebbe conoscere e saper fare. E se ancora non sapete fare un cocktail, non vi preoccupate, ci sono anche le ricette con dosi, ingredienti e preparazione.
Moscow Mule
Vodka Tonic
La cugina meno blasonata e hipster del gin tonic è una bevuta che non ha pochi rivali quando si tratta di cocktail dissetanti, grazie al gusto asciutto, amaro e acido. Si fa direttamente nel bicchiere con tanto ghiaccio. Vodka, lime e acqua tonica sono la triade del gusto perfetto. La ricetta della Vodka Tonic.
Sex on the Beach
Dopo il Moscow è il cocktail a base di vodka più famoso e richiesto, grazie al sapore fruttato incredibile, aromatico e pieno di sfumature tropicali. Gli ingredienti: vodka calda e ruvida, arancia e cranberry a dare freschezza e peach schnapps a chiudere con un filo di dolcezza. Pochi sono i cocktail così bilanciati. La ricetta del Sex on the Beach.
Cosmopolitan
Caipiroska
La regina dei cocktail esotici e pestati con frutta. Splendida quella con maracuja o frutti di bosco o anguria e menta, basta che ci sia frutta fresca e farete un capolavoro. Lime e zucchero nel bicchiere, pestate con il muddler, aggiungete la vodka e godetevi un grande cocktail da aperitivo. La ricetta della Caipiroska al lime.
Vodka Martini e Dirty Martini
Il cocktail amato da James Bond, che pretendeva il suo Vodka Martini shakerato e non agitato. Gli ingredienti sono due: vodka e vermouth dry, quello bianco amarognolo, erbaceo e aromatico. Il risultato è un cocktail sobrio e secco, per chi è abituato a sapori forti. Niente succhi e dolcezza questa volta! La ricetta del Vodka Martini. Buono anche il Dirty Martini a cui si aggiunge un po’ di acqua di salamoia delle olive.
Screwdriver
Il cacciavite è un cocktail favoloso e diretto, tutti lo possono fare. Fate una spremuta di arancia e mettete 4 cl di vodka, ghiaccio e mescolate. Semplicissimo, ma come detto prima la vodka dà sostanza al succo, potenziandolo. Come diceva Leonardo: La semplicità è l’ultima sofisticazione… e aveva ragione da vendere. La ricetta dello Screwdriver.
Apple Martini
Uno dei tanti figli del Dry Martini, dove la vodka ha preso il sopravvento sostituendo il gin. In questo caso l’Apple è diventato un cocktail molto aromatico, verde, abboccato, fatto con grappa/liquore di mela verde, vodka e triple sec. Il suo gusto è molto pieno e dolce, un po’ decadente e non di certo scattante, ma c’è di peggio in giro. La ricetta dell’Apple Martini.
Salty Dog
Vince il premio come cocktail super dissetante grazie all’accoppiata vodka e succo di pompelmo. La ricetta è semplice: miscelate i due ingredienti in un bicchiere con crusta di sale. E sale e pompelmo insieme sapete che fanno scintille. Niente di difficile, ma è facile da fare e come cocktail estivo è stupendo. La ricetta del Salty Dog.
Kamikaze
La versione del Margarita con la vodka al posto della tequila. Non è un modo per denigrarlo, anzi il Kamikaze è un ottimo drink: pulito ed essenziale, ottimo per chi non ama la tequila. Semplice ed efficace, ma dalla grande bevibilità grazie al retrogusto aromatico dato dal triple sec. La ricetta del Kamikaze.
Vodka Sour
Un altro sour molto facile, ma dal fascino incredibile, grazie alla schiuma che sovrasta il drink. Gli ingredienti sono pochi: vodka, limone e gum syrup a cui si aggiunge l’albume per fare la schiuma. Prima shakerate per 1 minuto senza ghiaccio e poi con ghiaccio velocemente per raffreddare. Il cocktail ha un sapore essenziale, ma crea dipendenza. Da fare a litri, ecco la ricetta del Vodka Sour.
Bloody Mary
La vecchia Mary è un’immortale della miscelazione, ma anche uno dei cocktail più difficile da fare, per via dei tanti ingredienti da dosare. Succo di pomodoro condito con limone, tabasco, sale, pepe e salsa Worcestershire e vodka. Da fare nel mixing glass. Se volete controllare le dosi, ecco la ricetta del Bloody Mary.
Negroski
Espresso Martini
Ancora un Martini, ma questa volta fatto con vodka, liquore al caffe, sciroppo e caffè espresso. In pratica è un super caffè corretto, ma andateci piano, visto che picchia duro: il grado alcolico è alto. Il sapore è buono, molto bilanciato, perfetto da sorbire come after dinner. La ricetta dell’Espresso Martini.
Godmother
La regina dei cocktail after dinner a base di vodka e amaretto presenti in parti uguali, di solito 3,5 cl ciascuno. Il risultato è un drink da meditazione dolce e vellutato, con il gusto aromatico e ammandorlato dell’amaretto a fare da protagonista. Molto semplice e facile da preparare, ma non per questo da sottovalutare. La ricetta del Godmother.
Black and White Russian
Finiamo con i due figli della steppa: vodka e liquore al caffè. Nel White si aggiunge anche un velo di panna agitata nello shaker a secco per renderla più ariosa. Il risultato è un cocktail screziato e amaro, asciutto ed elegante per il Black, più vellutato il White. Non pensate che siano cocktail dolci: se usate un vero liquore al caffè, lo zucchero non si deve sentire. Lasciate stare le brodaglie industriali e fatelo voi stessi per avere il controllo di ogni ingrediente. La ricetta del Black Russian, del White e del liquore al caffè definitivo.
Citiamo per dovere di cronaca le due bombe: Long Island Iced Tea e AMF, in cui sono presenti tutti e quattro di principali distillati, ma non è che siano dei capolavori di gusto e finezza.