Ingredienti
-
500 grammi di farina 0 macinata a pietra
-
180 grammi di zucchero
-
170 grammi di burrooppure usate lo strutto
-
3 Uova
-
1 limonesucco e buccia
-
120 grammi di latte
-
7 gocce di estratto di vaniglia
-
3 grammi di Sale
-
18 grammi di lievito in polvere
-
1 uovoper spennellare
-
6 cl di latteper spennellare
-
10 grammi di granella di zuccheroper decorare
Preparazione
La Ciambella romagnola è il classico dolce casalingo che si fa in tutte le cucine della Romagna: da Imola fino ad arrivare alla sabbia delle spiagge riminesi.
Ma attenzione, si fa presto a dire che ogni luogo, ogni regione italiana ha una propria ricetta della ciambella. O almeno in parte è vero, però la vera ciambella, quella torta rustica, dalla consistenza secca, appena dolce, la Brazadela nata per essere intinta nel vino dolce o nel Sangiovese è solo romagnola. A Modena hanno il Bensone, che è molto simile, e a Piacenza il Buslan, appena più soffice, già diverso come concetto di torta, anche per via degli ingredienti.
No, la ciambella romagnola è unica, quella che si fa con pochi ingredienti, quasi una sorta di pane dolce, tanto che tra gli ingredienti troviamo farina, strutto, uova, vaniglia, scorza di limone, latte e un pizzico di sale. Ormai lo strutto non lo usa più nessuno, per cui potete sostituire con il burro, tanto nessuno si offende.
Ma la cosa importante è che la ciambella romagnola deve essere semplice, non montate le chiare, non fatela soffice, è un dolce da osteria, da intingere nel vino o al massimo da usare come fondo per fare la zuppa inglese, un’altra grande ricetta romagnola.
Ingredienti e dosi per fare la ciambella romagnola
Per 12 persone
- 500 grammi di farina
- 180 grammi di zucchero
- 170 grammi di burro o strutto, se vi sentite hipster
- 3 uova
- 1 limone biologico non trattato
- 1 bicchiere di latte
- 8 gocce di estratto di vaniglia
- 3 grammi di sale
- 18 grammi di lievito per dolci
- 1 uovo e un goccio di latte per spennellare
- zucchero o granella di zucchero per decorare
Come fare la ciambella romagnola
Setacciate la farina in una ciotola capiente, aggiungete il lievito, lo zucchero, la vaniglia, il sale e la buccia di limone grattugiata e rimescolate con cura per mescolare tutti gli ingredienti secchi.
Mettete la farina sopra un tagliere, scavate un buco in mezzo e metteteci dentro le uova e il burro leggermente ammorbidito, tagliato a pezzi piccoli.
Iniziate a mescolare con calma, amalgamando la farina poco a poco. Il trucco per fare una buona ciambella e quello di non mettere troppo latte. Se seguirete queste dosi andrà tutto bene, tuttavia è sempre meglio aggiungere il latte poco alla volta, per evitare di dover aggiungere altra farina dopo. Il latte va aggiunto non a cucchiai, ma a piccoli “sorsi”.
Lavorate con energia gli ingredienti fino ad ottenere un impasto sodo, elastico e non troppo umido. Una planetaria è molto utile in questi casi, darà forza all’impasto, dimezzerete i tempo di lavoro e non farete fatica. A mano impastate per 5-6 minuti, con la planetaria bastano 3 minuti.
Adesso date la forma del filone alla ciambella, fate qualche taglio perpendicolare con una lametta per far uscire l’aria durante la cottura, spennellate con 1 uovo sbattuto con un goccio di latte e spolverate con zucchero o granella di zucchero.
Adagiate la ciambella sopra una teglia da forno coperta di carta forno, poi infornate nel forno ben caldo a 180 gradi e cuocete per 35-40 minuti. Attenzione al forno: se è ventilato abbassate la temperatura o brucerete il dolce. Se avete un forno molto potente abbassate e cuocete 5 minuti in più.
Sfornate la ciambella, lasciatela raffreddare e poi potete servirla con crema pasticcera, crema inglese, al posto dei savoiardi nella zuppa inglese oppure intinta nel vino.
Quale vino abbinare alla ciambella romagnola?
I due abbinamenti classici sono l’Albana dolce frizzante oppure il Sangiovese. Potrebbe sembrare strano abbinare un vino secco ad un dolce, ma ormai è da secoli che si usa così. La ciambella romagnola è un dessert non troppo dolce, quindi si sposa bene anche con un vino fruttato e semplice. Non stappate un vino invecchiato. Anche vermut dolce, vino di Porto, Marsala, vino Madeira, Sherry, Brandy, Cognac e Calvados sono ottimi compagni, per cui lavorate di fantasia.