Cantina Blasi Bertanzi
Nella Valle dell’alto Tevere, tra le colline che circondano l’incantevole città medievale di Umbertide, sta nascendo un grande progetto. La cantina che Mauro Blasi sta allestendo è qualcosa di impressionante, non solo per lo sforzo architettonico, ma anche per la cura maniacale con cui sta recuperando i vitigni e le tradizioni di un territorio speciale, altamente vocato, dove vino e cibo sono sempre stati protagonisti della vita quotidiana.
La cantina è a dir poco sensazionale, risale al 1742 e ha subito una ristrutturazione certosina, per far spazio a vasche in acciaio per la vinificazione a temperatura controllata, ma che non ha alterato il fascino antico che ricorda quello di un antico castello. Le volte a botte in pietra fanno da cornice alle grandi botti di rovere che sonnecchiano una accanto all’altra. Pensate alle cantine di Canelli, ma più in piccolo, meno lineari e più raccolte, ma soprattutto luminose, luminosissime, con gallerie che invitano a gironzolare come in un labirinto.
Salite un paio di gradini e vi ritroverete tra vecchi tini di legno; nella sala accanto sono raccolti antichi torchi in rovere e noce; girate un angolo ed ecco che si apre un tunnel pieno di barrique. Il tempo sembra volare sotto queste volte, dove Mauro ha dedicato gli ultimi dieci anni della sua vita ad allestire una cantina-atelier di notevole bellezza, dentro cui si può “rivivere” la storia del vino. Ma non finisce qui, il lavoro di recupero va oltre, abbiamo anche salumi e olio: produzioni artigianali, di grande qualità, e non lo diciamo tanto per dire, perché si produce soltanto quello che quattro mani riescono a fare, nessun aiuto, nessuna macchina, tutto fatto in casa o niente.
Ma veniamo ai vini, la ciliegina sulla torta: tutti nati per essere specchio di queste colline. Sono stati pensati e testati per almeno 10 anni, studiando prima i terreni e scegliendo di conseguenza il vitigno più adatto, considerando anche l’esposizione al sole, le barbatelle, il drenaggio dei terreni e le correnti d’aria: nulla è stato tralasciato. E parlando di caratteristiche, quella più importante è l’escursione termica. Di giorno fa caldo, anche molto, ma verso sera si alza una brezza proveniente dagli Appennini che percorre tutta la valle abbassando la temperatura, una condizione ideale per avere acidità e profumi intensi nelle uve. E proprio su questo si punta: freschezza ed eleganza, fiori e leggiadria, poca marmellata e tanta polpa, vini che sfidano gli anni.
Punti salienti Mauro è una persona solare, diretta e il suo entusiasmo contagioso: è impossibile annoiarsi in sua presenza anche solo per cinque secondi: la conversazione va dai salumi, ai vini passando per la storia e i cavalli da corsa. Ma soprattutto ogni appassionato di vino dovrebbe fare un salto nella sua cantina per entrare nel mondo di un vignaiolo vero, le cui idee, aspirazioni e sogni si sono trasformati in vigneti, botti, ulivi: strumenti con cui interpreta il proprio territorio e cerca di mantenerlo vivo. Se volete capire a fondo il significato di terroir, inteso come sintesi tra uomo e territorio, questa è la cantina giusta!
Regghia
Non dovete stupirvi dei blend che troverete e che possono suonare atipici, come il Regghia—Sangiovese, Alicante e Syrah—perché Mauro non ha paura di sperimentare con i vitigni pur di esaltare le caratteristiche del territorio. Il Regghia è un rosso piacevole dove l’anima del Sangiovese, ciliegie, sottobosco e terra, si fonde con il frutto vivace-pepato dello Syrah e il connubio è invitante. Bouquet penetrante e freschezza prorompente, dategli ancora un annetto e arrotonderà dei tannini leggermente spigolosi. Rapporto qualità prezzo lodevole: € 5. Un rosso che chiama carne, carne, carne! Da accompagnare a grigliate e arrosticini, ma se volete il meglio provatelo con la porchetta fatta da Mauro.
Rosa
Una piccola serra: rose, gerani, petali, piccoli frutti di bosco, un sentore di alga, con un’impennata finale dove la sapidità emerge gustosa, netta, alternando strati su strati di sapori minerali. La delicatezza dei profumi e la freschezza cristallino di questo rosato è perfetta per sushi di tonno, crudità di pesce, linguine all’astice, ma anche un bel piatto di ostriche. € 7.
Rogaie
Riesling, Chardonnay e Trebbiano. Veste dorata. Bouquet elegante, connotato da erbe aromatiche come salvia, timo, rosmarino a cui si affiancano i sentori cremosi dello Chardonnay: pesca, burro, nocciola tostata. All’assaggio è brillante, riempie la bocca con una freschezza inaspettata e la frutta si fonde a note di vaniglia leggere. Finale sapido, lungo. Un bel bianco, anche se giovane ancora, ma con tanti anni davanti a sé. Da abbinare a rombo con patate, tortino di porcini, ma ottimo anche per il curry delle cucine orientali. € 7.
Blasi Bertanzi
Colore rubino, intenso e scuro come i profumi che emergono: erbe di montagna, china, prugne, mirtilli sotto spirito, cioccolato e sbuffi di tabacco. Va lasciato un po’ nel bicchiere perché si apra. In bocca è rotondamente tannico, caldo, cangiante con lampi di acidità che vanno e vengono in un gioco di luce ed ombre esaltante. Tannini morbidi, di bella fattura, finale lunghissimo al rabarbaro e liquirizia. Come tutti i vini Blasi-Bertanzi è nato per durare nel tempo e meriterebbe qualche anno ancora di affinamento nelle vostre cantine, ma nulla vi vieta di abbinarlo a vitello tonnato, pollo al curry, lasagne al forno, roast beef, hamburger, filetto alla Wellington.. € 9.
Impronta
Sangiovese per la freschezza, Merlot per il frutto rotondo e Sagrantino per la struttura, più l’impronta dell’uomo, il tocco del vignaiolo. È un vino complesso, viscerale, che nasce dall’esigenza di raccogliere tutte le suggestioni e le sfumature di queste colline in una bottiglia. Non è facile leggere questo racconto scritto nel vino, serve tempo. Si deve aprire lentamente, aspettare che le prime note di legno si attenuino per lasciar emergere un frutto rotondo, dove le prugne cotte, il tamarindo, le ciliegie sotto spirito e le amarene scorrono in un tannino molto intenso, succoso ma di grana fine. Dopo un paio d’ore si caramella, la frutta è ancora più calda, un filo d’anice emerge, terra e funghi in sottofondo, cannella in dissolvenza, cardamomo e cacao entrano in punta di piedi. Una sorpresa dopo l’altra. Bevuto il giorno dopo è ancora meglio, è un pot-pourri di petali e spezie dolci. Da abbinare a stinco di cinghiale, vincisgrassi oppure una semplice, succulenta bistecca. € 13.
Mammamia
Giallo ambrato. Profumi di mango, dattero, frutta secca, burro, vaniglia, nocciole caramellate, ginestra e acacia. In bocca è pieno, dolce, suadente con una morbidezza notevole, dove riemerge la frutta leggermente candita. Il tutto è sostenuto da un’acidità netta che rende il vino piacevole e mai stucchevole. Perfetto per torta di mele, crostata di albicocche, zuppa inglese.
Per chiedere informazioni, acquistare i vini oppure visitare la cantina contattare Mauro.
Email: [email protected]
Telefono: 339 8697891
Dov’è la cantina Blasi Bertanzi: località San Benedetto, via Case Sparse, 64, Umbertide, Perugia
Ettari vitati: 16
Bottiglie prodotte: 35000
Enologo: Tiziano Vistalli