Poggio ai Ginepri Argentiera Bolgheri 2013: recensione
Il Poggio ai Ginepri Argentiera Bolgheri 2013 è un vino che riassume gli stilemi e le tendenze dei moderni vini di Bolgheri: possente, fruttato, muscoloso, con belle note di pepe, una rotondità coinvolgente, ciliegie a volontà e tannini potenti, ma di buona fattura. Più incentrato su potenza e intensità che su finezza e sfumature.
Il blend è composto principalmente da Cabernet Sauvignon, Syrah, Merlot e una piccola parte di Franc.
Bevuto oggi il 2013 è ancora un virgulto giovane, un po’ acerbo, troppo affumicato e spigoloso, ma sicuramente con 3-4 anni di riposo in cantina potrà far evolvere (smaltire) un po’ di concentrazione, trasformandola in sfumature più ampie e varie.
Preso così come è adesso è un vino paffuto, ma che non riesce ancora ad esprimere tutto il suo potenziale, rimanendo fermo e monolitico in uno rigorosità forzata da un affinamento in barrique che ha impresso un marchio molto smoky, precludendo uno sviluppo più naturale.
Detto questo e considerato anche il prezzo molto abbordabile è una bottiglia piacevole, soprattutto se lo abbinate a pietanze a base di carne rossa.
I profumi
Naso intenso, oscuro e ben definito con prugne, fiori, ciliegie, vaniglia, cardamomo in rapida sequenza, poi lascia spazio ad erbe e note di spezie dolci. Intenso, ma non male.
Il sapore
Pieno, caldo e ampio, molto concentrato e con un frutto rotondo. Tannini vigorosi e vigorosi, ma di buona fattura. Mancano ancora un paio d’anni per un equilibrio ottimale. Nonostante la struttura piena, ha slancio. Finale di liquirizia.
Prezzo
12 euro, un prezzo più che accettabile.
Abbinamenti
Carne alla griglia, fonduta, pizza margherita, vitello tonnato, pulled pork, hamburger, filetto alla Wellington, paella.