Fiano di Avellino Cantina Nardone: recensione e scheda
Fiano in the new Chardonnay è un titolo che abbiamo scelto provocatoriamente per parlare di un vino delizioso: il Fiano di Avellino della cantina Nardone. Ma parleremo ancora di Fiano, un vino incredibile, nobile, sontuoso e elegante come lo Chardonnay.
Ed è un peccato che il Fiano sia così snobbato, certo da un altro punto di vista significa che viene coltivato solo dove merita e quindi la produzione è sotto controllo e artigianale, come va di moda dire oggi.
Ma se considerate quanto siano simili Chardonnay e Fiano, quanto siano sapidi, acidi e burrosi se affinati in legno, quanto siano chiari i profumi di fiori gialli e di pesca, quanto siano simili di spessore gustativo, c’è da stupirsi.
Tutto questo entusiasmo è nato dall’assaggio di un Fiano di Irpinia di grandissimo fascino, il Fiano della cantina Nardone, un vino estremamente sapido, freschissimo, dotato di grande eleganza e profondità. Ma tutta questa bontà, la mineralità e soprattutto un’acidità squillante sono fuse in una struttura esemplare per bevibilità e spessore.
Detto così sembra un ossimoro, come fa un vino corposo e così ampio ad essere molto bevibile, perché la somma delle parti è maggiore delle singole parti e insieme l’equilibrio tra parti dure e morbide è già eccellente. Adesso certo è propenso alla freschezza, ma con gli anni maturerà, si arrotonderà, i toni agrumati diventeranno più canditi e i profumi terziari si svilupperanno.
Serve tempo, molti anni per gustare il Fiano al meglio, ma considerate che il Fiano Nardone che abbiamo degustato è un 2015 ed è ancora un fanciullo. Il bello è che potrete interpretare questo Fiano sia come un vino da pesce per un abbinamento immediato con sushi, chowder o carbonara di mare oppure lasciarlo in cantina ancora per 5 anni.
Il bouquet del Fiano di Avellino Cantina Nardone
Naso avvolgente con pesca, ginestre, frutta secca a non finire, salvia, rosmarino, tratti quasi maltati, mela e poi tracce minerali a non finire, e sono proprio queste suggestioni di roccia ad impreziosire il bouquet rendendolo splendido e profondo. Persistenza eccellente, pulizia incredibile e impronta territoriale. In ogni caso è un tratto molto affilato, il frutto è caldo, appena maturo.
Il sapore del Fiano di Avellino Cantina Nardone
Sorso tagliente, deciso, con l’acidità che viene sottolineata da una spiccata e piacevolissima sapidità. La rotondità è intrigante. Il ritmo è incalzante, non sta fermo un attimo, guizza da punte salate e ricordi miele con grande naturalezza. Come l’equilibrio tra le parti è già buono, ma adesso è ancora molto concentrato nella propria freschezza. Dategli 5 anni in cantina e non ve ne pentirete.
Un grande vino, dite addio allo Chardonnay, da oggi si beve solo Fiano.
Abbinamenti consigliati
Pizza margherita, vitello tonnato, pollo al curry, carbonara, pad thai, paella.