Bosco Eliceo DOC Fortana: vino, vitigno caratteristiche, disciplinare e storia di un grande vino dell’Emilia Romagna
L’Uva Fortana, chiamata anche con grande modestia ferrarese Uva d’Oro, è stata per secoli una delle varietà più pregiate e amata da esperti, studiosi, narratori e membri del contado. Non soltanto per la sua delicata finezza, la freschezza aromatica o la gustosa trama tannica che solletica senza mordere, ma soprattutto perché era Fruttana, ossia produceva molto, le vendemmie erano generose e così i conti potevano essere pagati. In questo era sicuramente simile al Pagadebit, altro nome stupendo della tradizione vinicola emiliana-romagnola attribuito al buon vecchio Bombino Bianco.
Zone di produzione del vino Fortana e del Bosco Eliceo DOC
Oggi il Fortana è un vitigno caduto nell’oblio e si è ritirato in una zona molto ristretta, sempre in prossimità del fiume Po o del mare su tutta la costa romagnola. In alcune sparute zone del contado romagnolo (da Ravenna a Cervia) sopravvive come uva minore, ma da taglio, mai in purezza. Nel Reggiano e nel Parmense pure si trova, sempre in terreni sabbiosi poveri in prossimità del Po. E poi c’è una delle DOC più particolari di tutta Italia: il Bosco Eliceo Fortana DOC. Una zona del Ferrarese unica, dove i suoli sabbiosi hanno preservato le vigne di Fortana dall’attacco della fillossera. Dove il Fortana trova leggerezza e acidità favolose, finezza di profumi e un terroir unico. Altro fattore importante è dato dal clima umido e opprimente per l’umore dell’uomo, ma incredibile per queste vigne. Pomposa, San Giuseppe per arrivare su fino a Mesola, al confine con il Veneto. Siamo nel territorio comacchiese, un tempo ricettacolo di paludi e capolavori dell’architettura come l’abbazia di Pomposa di origine romanica, dove i monaci hanno curato il Fortana e non solo lo scibile umano.
Se non ci siete mai stati è una terra dove non si vedono anime per chilometri, dove lo spirito può vagare e trovare pace o perdersi nella solitudine delle pinete e della sconfinata valle. Il mare è poco distante e quindi con le sue brezze e le acque salate vive in simbiosi con il Fortana, lo plasma e lo nutre, quindi guai a chi è pronto ad etichettare il Fortana come un Lambrusco Ferrarese. Sarebbe un grave errore, perché il Fortana prende la sua linfa dal mare e non dalla terra, che qui è sabbiosa e poverissima. Se vogliamo generalizzare possiamo dire che l’Emilia ha sempre prediletto i vini frizzanti e che questi hanno trovato particolari declinazioni nei vitigni tipici di ogni provincia, ma questo è un discorso più antropologico e culturale sul vino e sulla cucina emiliana.
Caratteristiche organolettiche del Fortana e Bosco Eliceo DOC
Naso pungente, dominato da piccoli frutti di bosco, fiori delicati, timo, ritorni leggeri di liquirizia a e poi toni quasi salmastri. Nel complesso punta su piacevolezza e finezza del tratto, non su concentrazione. Finale gustoso di agrumi e pepe.
Al palato è fresco, sapido, pulito, dalla struttura snella, ma con una buona spinta. Non è un vino corposo o ampio, ma la dialettica tra sapidità e acidità ne amplifica lo spessore. I tannini sono vivaci e ben disegnati ma mai prepotenti.
Classificazione del Bosco Eliceo DOC
Il Fortana è un vino a forte vocazione gastronomica e per questo è quasi sempre frizzante, come i vini di un tempo, come vuole la tradizione, ma come era anche un tempo il Sangiovese per dire. Qui nelle valli è rimasto così, puro, immutato, sempre pronto a stupirti con la sua leggiadra solarità. Lo potete trovare in versione secco, dolce e frizzante.
Storia del vitigno Fortana
L’Uva d’Oro si narra che sia giunta al seguito della principessa di Francia, Renata, figlia di Luigi XII, chiamato anche Père du peuple andata in sposa al Duca di Ferrara nel serenissimo anno 1528. La leggenda vuole che la buona, vecchia Renata abbia portato un paio di barbatelle dalla Cote d’Or, in Borgogna, patria di vitigni nobili come Pinot Noir e Chardonnay. Con tutto il bene che vogliamo al Fortana, non si capisce perché non abbia portato un ben Pinot, così avremmo la nostra Cote d’or a Lido degli Estensi. Scherzi a parte la teoria più credibile è che sia un autoctono e che il nome derivi appunto da Fruttana, come detto prima, riferendosi alla generosità della produzione di uva.
Abbinamenti consigliati per il Fortana e Bosco Eliceo DOC
Certo non è un vino tannico e robusto da invecchiamento, ma in compenso il Bosco Eliceo DOC è il vino gastronomico per eccellenza, soprattutto se abbinato alla ricca e grassa cucina ferrarese. Con la zucca poi è ottimo. Lo potrete abbinare a pesce, vitello tonnato, spaghetti alle vongole, tortelli di zucca alla mantovana, spaghetti di riso con gamberi e verdure, ravioli di erbette alla parmigiana, risotto al tartufo, spaghetti alla carbonara, tagliatelle ai porcini, ai cappellacci di zucca, alla salamina da sugo. Tanto tra rosato, rosso e dolce ce ne è per tutti i gusti e palati.