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Aperol Spritz: La Ricetta Per Fare Il Cocktail Perfetto

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Aperol Spritz: La Ricetta Per Fare Il Cocktail Perfetto

  • 2 minuti
  • Dosi per 1
  • Facile

Preparazione

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Vi siete mai chiesti come mai l’Aperol Spritz sia praticamente bevuto in tutto il mondo? Dopo tutto è solo una semplice bevanda fatta con prosecco, soda e aperol, niente di più. Al massimo ci potete buttare dentro una fetta di arancia o due olive, se volete fare i raffinati.

Ma allora da dove viene questo successo incredibile che ha diviso il mondo in due eserciti: da una parte gli estimatori che lo bevono in caraffe, come succede a Treviso, e i bartender professionisti che lo disprezzano e si rifiutano di proporlo nei propri locali?

La risposta è molto semplice: l’Aperol Spritz è un drink cheap ed elementare che mette tutti d’accordo, eliminando ogni velleità di gusto e ricercatezza. Fa tabula rasa. È facile da fare e ancora più facile da bere, grazie ad un gusto semplice e leggermente amarognolo. Non è amaro e complesso come lo Spritz Campari, non è erbaceo come quello con il Cynar e non è delicato e aromatico come l’Hugo. Senza contare che l’Aperol è il più leggero di tutti, così leggero che non è neanche un bitter, che per legge deve avere almeno 115 gradi alcolici.

La storia

Sapete bene che il primo Spritz è nato, nella metà del 1800, come drink fatto solo con vino e acqua di selz, visto che i lanzichenecchi trovavano troppo pesante il vino locale, durante l’occupazione austro-ungarica del Veneto.

Con gli anni il drink si è evoluto: è venuto il tempo del Select e del Campari a Venezia, a Trieste si è sempre bevuta la combo vino + soda.

Alcuni amano sostituire con Cynar per fare un cocktail più asciutto, ma alla fine l’Aperol ha vinto, soprattutto a Treviso.

Non servono ingredienti ricercati né capacità da acrobata per miscelarne uno.

La parte più difficile è aprire la bottiglia del prosecco senza spararsi il tappo in un occhio. Per il resto, è una passeggiata. E questa semplicità è contagiosa: difficilmente resisterete ad un bicchiere ghiacciato.

Se arrivano degli ospiti a sorpresa, basta mettere del ghiaccio in un calice, versare gli ingredienti, abbinare patatine, taralli, qualche oliva e in due minuti avrete preparato un aperitivo più che dignitoso.

Ma se questo essere popolare lo rende immediato, al contempo nega il lavoro del barista pro, che si sente avvilito a servire un cocktail così primitivo, quando lui ha speso ore per preparare succhi con l’estrattore, bitter affinati nella botticella fatta con il legno delle querce di Sherwood e sciroppi aromatizzati con ala di pipistrello e sangue di drago cremisi. La sua voglia di alchimia alcolica viene mortificata dalla richiesta di un drink.

Ma voi non fatevi paranoie e bevete quello che volete, sempre, con moderazione. Bere uno spritz non è un peccato e non c’è da vergognarsi, se però andate in uno speakeasy a Singapore non ordinatelo o vi butteranno fuori.

Ingredienti e dosi per fare l’Aperol Spritz

  • 6 cl di vino prosecco
  • 3 cl di Aperol
  • 1 cl di soda
  • ghiaccio
  • fetta d’arancia oppure due olive in salamoia

Come fare

Prendete un calice e riempitelo di ghiaccio. Versate l’Aperol, il prosecco e completate con la soda. Infilate dentro una fetta di arancia e il servite il vostro aperitivo.

Come fare l’Aperol Spritz in caraffa: ingredienti e dosi

  • metà bottiglia di Aperol
  • 1 bottiglia di Prosecco

Come avete visto dagli ingredienti il rapporto tra prosecco e Aperol è di 2:1. Non servono lauree in astrofisica o misurini e ridicole bilance. Prendete una caraffa da 1 litro e versateci dentro tutta la bottiglia di prosecco. Aggiungete mezzo bicchiere di soda di quelli classici di plastica e colmate con l’Aperol.

Altri cocktail sparkling da assaggiare

Per chi ama i drink leggeri e sbarazzini ecco altri imperdibili: Spritz, Bellini, il French 75, lo Spritz con Cynar, il Cocktail Champagne, Kir Royal e il Rossini.

Quali piatti abbinare?

Pollo al curry, pizza Margherita, alette di pollo al barbecue, paella mista.

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