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Il Porto Flip fa parte dalla famiglia dei cocktail flip, quei drink preparati con il tuorlo d’uovo.
Al primo impatto sembrerebbe una bizzarria, ma basta pensare al classico uovo con il marsala, lo zabaione della nonna per capire che l’uso di condire le uova con gli alcolici, soprattutto con vini dolci è già diffuso da secoli.
Le prime notizie del Porto Flip risalgono a dopo la metà del 1800, ma non ci sono autori o bartender che ne abbiamo rivendicato la paternità, potremmo dire che è un cocktail che sulla scia di una tradizione culinaria antica si è poi trasformato lentamente per diventare un cocktail più raffino.
La ricetta del Porto Flip è molto semplice e dovrete trattare il tuorlo alla stregua di un ingrediente normale, lo versate nello shaker e poi si agita.
La particolarità del Porto Flip è la presenza, imprescindibile, della noce moscata, esatto proprio come nell’Alexander.
Solitamente il Porto Flip si beve come after-dinner e lo potrete abbinare a torte di mele o crostate al cioccolato, sebbene nasca come cocktail corroborante sul genere di Corpse Reviver e Bloody Mary. Dopo una sbronza si metteva a posto lo stomaco con uno di questi cocktail toccasana, per riprendere a bere. Cosa non si faceva un tempo…
Ingredienti e dosi del Porto Flip
Come preparare il cocktail Porto Flip
Mettete tutti gli ingredienti in uno shaker con del ghiaccio, agitate per 15 secondi e poi versate, filtrando, in coppetta raffreddata precedentemente con ghiaccio.
Basta, tutto qui, non serve una grande manualità, ma con poche mosse potrete preparare un grande cocktail, forse un po’ desueto, ma che merita di essere provato.
Altri grandi cocktail da bere come after dinner
Brandy Egg nog, il Grasshopper, il Ramos gin fizz, l’Irish Coffee, White Russian, B-52, Japanese Slipper cocktail, Alexander, Godmother e il Godfather.
Quali piatti abbinare
Salame di cioccolato, torta di mele, zuppa inglese, brownies.
Quale Porto usare per preparare il Porto Flip?
Un Porto Tawny è la scelta giusta, il suo gusto più complesso e meno vinoso rispetto ad un Ruby, rende il cocktail più corposo, screziato e meno dolce, ma ricco di profumi. Il Graham’s 20 anni è una bottiglia di pregio che merita un posto d’onore nel vostro mobile bar.