Taurasi DOCG: tutto quello che dovete sapere su questo leggendario vino rosso
La regione dove viene prodotto questo nobile vino rosso, nel cuore della Campania, è una delle aree vinicole più antiche d’Italia, con radici che risalgono all’800 a.C. I primi coloni greci introdussero la viticoltura in epoca antichissima, utilizzando principalmente il vitigno Aglianico, il cui nome deriva da “Ellenico,” che significa greco. I Romani poi, dopo la conquista della Campania, divennero eredi della tradizione a portarono innovazioni colturali che permisero a queste colline di diventare il simbolo del vino dell’antichità.
Facendo una passo fino ai giorni nostri, arriviamo al 1970, quando il Taurasi ottenne lo status di DOC e, in seguito, al 1993 quando divenne la prima DOCG del sud Italia, riconosciuta per la sua eccellenza e la qualità superiore dei suoi vini.
Dove si Trova
La DOCG Taurasi si trova nella provincia di Avellino, a circa 50 chilometri da Napoli. La denominazione copre 17 comuni, tra cui Taurasi, Bonito, Castelfranci e Montemarano. Questa regione è caratterizzata da un paesaggio collinare, con vigneti situati ad altitudini che variano tra 300 e 500 metri sul livello del mare.
Vitigni Usati
Il vitigno principale utilizzato nella produzione dei vini Taurasi è l’Aglianico, che deve costituire almeno l’85% del blend. Alcuni produttori scelgono di utilizzare il 100% Aglianico, mentre altri si avvalgono della facoltà di aggiungere piccole quantità di Piedirosso, Sangiovese o Barbera per completare il profilo aromatico.
Da disciplinare, il Taurasi deve invecchiare almeno tre anni, di cui uno in legno, mentre per la versione Riserva l’invecchiamento minimo è di quattro anni, con almeno 18 mesi in botte. E questo trattamento vi fa già capire quanto sia intenso, tannico e denso questo vino.
Caratteristiche organolettiche
I vini Taurasi sono noti per la loro complessità, struttura e capacità di invecchiamento. Al naso, presentano aromi di frutta rossa matura, ciliegie, prugne, violette e spezie dolci. Al palato, sono ricchi e corposi, con tannini robusti e un’acidità vivace che bilancia la dolcezza del frutto che tende a diventare candito e sciropposo. Con l’invecchiamento, i vini sviluppano note terrose, di cuoio e un caratteristico sentore di fumo, grazie ai terreni vulcanici della regione.
Clima e Suoli
Il clima di Taurasi è prevalentemente mediterraneo, con estati calde e secche e inverni miti. Le montagne circostanti creano microclimi che proteggono i vigneti dai venti freddi del nord. I suoli sono una combinazione di argilla calcarea, sedimenti marini e depositi vulcanici, che conferiscono ai vini una mineralità unica e tannini raffinati. La presenza di cenere vulcanica e tufi, derivati dalle antiche eruzioni del Vesuvio, arricchisce ulteriormente il terroir.
Migliori Produttori
- Polifemo di Luigi Tecce: Luigi Tecce è uno dei produttori artigianali più rispettati della regione, famoso per i suoi vini naturali che esprimono autenticamente il terroir di Taurasi. Le sue etichette, come Polifemo, sono rinomate per la loro eleganza e complessità.
- Contrade di Taurasi: Gestito da Enza e Antonella Lonardo, questo piccolo produttore è noto per i suoi vini raffinati e caratteristici, ottenuti da vigneti di vecchie viti.
- Cantina Giardino: Un altro produttore di vini naturali, Cantina Giardino è apprezzata per il suo approccio biodinamico e per la produzione di vini che riflettono il carattere unico della regione.
- Perillo: Conosciuto per i suoi Taurasi robusti e complessi, Perillo produce vini con un eccellente potenziale di invecchiamento.
- Rocca del Principe: Questo produttore si distingue per i suoi vini eleganti e ben strutturati, ottenuti da vigneti situati in posizioni privilegiate.
- Antico Castello: Una cantina a conduzione familiare che produce vini equilibrati e di grande eleganza, ideali per un lungo invecchiamento.
- Salvatore Molettieri: Famoso per i suoi vini potenti e longevi, Salvatore Molettieri è un nome di riferimento per chi cerca espressioni autentiche e di alta qualità del Taurasi.
- Guastaferro: Apprezzato per i suoi vini profondi e complessi, ottenuti da vigneti centenari situati nel cuore della denominazione.