Agriturismo Trerè
L’agriturismo Trerè è una delle realtà storiche della Romagna, che dagli anni ‘60 fa vino tra le colline di Faenza con passione immutata e un occhio di riguardo per i vitigni autoctoni romagnoli, in particolare Albana e Sangiovese.
Tradizione è la parola d’ordine e per mantenere vivo questo legame con il territorio, la cantina produce vini che ne siano testimoni, ma senza per questo rinunciare a sperimentare per trovare le vie migliori per esprimere al contempo le particolarità di ogni vitigno. E con una gamma ampia e ben calibrata, la cantina Trerè riesce a tratteggiare un affresco dove i vini sono perfettamente immortalati. Abbiamo ben 4 tipologie di Sangiovese: due riserve che puntano su struttura ed eleganza; un classico Sangiovese terroso dal piglio austero nel Re Nero, e due Sangiovese più semplici e freschi, adatti come vini da tutti i giorni.
Ma oltre ai classici, con l’andare degli anni, si sono affiancati anche Merlot e Cabernet Sauvignon, che danno ottimi risultati in questi terreni ricchi di argille, limo e sabbia gialla. Passeggiando tra i vigneti troverete molti fossili marini, a cui si deve la complessità minerale dei suoli. I vigneti sono divisi in vari appezzamenti e circondano il corpo centrale della cantina, che consta di ben 34 ettari di tenuta, tutti coltivati a vigneti, per sfruttare razionalmente ogni esposizione, la composizione dei terreni e la ventilazione delle zone più elevate.
Per l’Albana si usa la classica pergola romagnola, per tutti gli altri vigneti il Guyot, quello più oneroso in termini di manodopera, ma che garantisce i risultati migliori, e già da questo possiamo capire l’impegno che viene profuso nel lavoro in vigna. Per il Sangiovese abbiamo 4000 piante per ettaro e pochi grappoli per pianta, con una resa che si aggira su 40 quintali per ettaro.
Altro fattore importante da tenere in considerazione, è il rapporto qualità prezzo, davvero centrato. I vini base sono ben fatti, con profumi leggiadri che invitano a finire la bottiglia, mentre nelle riserve, prodotte in quantità artigianali, si riesce a percepire tutta la cura e il desiderio di tipicità: sono polpose, strutturate ma il legno non è mai troppo invadente, fa il suo dovere con discrezione, modellando un frutto di notevole spessore.
Perché dovreste visitare la cantina Trerè?
Perché è un museo all’aria aperta. Aratri, torchi, botti, vecchi attrezzi da lavoro restaurati, la stalla trasformata nella sala da pranzo, la barricaia, i vini, l’agriturismo e i piatti tipici del ristorante: tutto concorre a creare un’esperienza puramente romagnola. Vi ritroverete immersi nella quiete di un piccolo angolo di paradiso e se volete esplorare le bellezze culinarie ed artistiche dell’Emilia Romagna, l’agriturismo è un’ottima base da cui partire per le vostre spedizioni.
Albana secca Compadrona
Una Albana classica, con un bel naso di fiori e frutta gialla, in bocca è sapida, molto vellutata, con una freschezza al sapore di albicocca da abbinare a saporiti piatti di pesce, paella mista, sushi di tonno oppure tataki di tonno con sesamo e salsa di soia.
Colli di Faenza bianco Re Bianco
Sauvignon Blanc e Chardonnay per un blend piacevole, dall’acidità elettrizzante a base di lime, mandarino, note minerali-pungenti e un bel finale pulito, rotondo dove fiori, salvia, timo, mele e pere Williams ritornano. Un vino fresco, perfetto per sgrassare piatti cremosi, salse, uova, pasta frolla e carbonara.
Romagna Sangiovese Vigna del Monte
Il Sangiovese “base” della cantina. Ottimo frutto, caldo, senza spigoli, scorre leggero, spinto dolcemente da tannini tenui che lasciano un sapore di ribes, menta e cioccolato in bocca. Con un tannino così delicato, è un vino adatto ad accompagnare grigliate di pesce azzurro, pizzoccheri, gamberi avvolti nel lardo di Colonnata.
Romagna Superiore Sperone
Saliamo di intensità, lo Sperono è più corposo, caldo, speziato con rimandi di amarene e viole. Si sente l’apporto rotondo di Merlot e Syrah. L’acidità è buona, in bocca scivola pepato, con un tannino morbido. Un Sangiovese ottimo con vitello tonnato, pollo al curry, lasagne al forno, roast beef, hamburger, filetto alla Wellington..
Colli di Faenza Sangiovese Re Nero
Iniziamo dal colore: rubino violaceo, profondo, ipnotico, come la sinfonia di sottobosco che emerge dal calice. Il frutto è intenso, molto carnoso, con mirtilli, more e prugne che si alternano a spezie dolci come cannella, poi è il caffè a farsi avanti, sempre avvolto da suggestioni terrose, e proprio queste note di terra, humus, foglie secche e funghi sono il suo tratto dominante. In bocca è equilibrato, il tannino giovane, ma fine, la freschezza mentolata e netta. Un Sangiovese in purezza da abbinare a selvaggina e lasagne al forno.
Sangiovese di Romagna Amarcord D’Un Ross Riserva
Uno dei due campioni di casa. 85% Sangiovese e 15% Cabernet per un riuscitissimo blend dove la grazia del Sangiovese si sposa ai muscoli scolpiti del Cabernet. Il Sangiovese è predominante, elegantemente erbaceo, con ciliegie sotto spirito, ginepro, sciroppo di amarene, anice, violette e peonie appassite ad aprire le danze. Ma la presenza polposa del Cabernet è sempre presente, quel tocco di liquirizia e mirtillo, quella prugna rotonda, quasi cotta che invoglia a bere ancora. Il tannino è potente, levigato, nato per accarezzare il palato. Pepe e muschio sono in sottofondo, accanto ad una stuzzicante sapidità che rende il vino suadente e complesso. Da abbinare a spezzatino di cinghiale al ginepro, lasagne al forno, Kai yang (ไก่ย่าง) pollo marinato alla Thailandese, lasagne al forno.
Sangiovese di Romagna Superiore Vio Leo Riserva
E già dal colore si presenta splendidamente: rubino puro e semplice, come si addice a questo vitigno. Il naso è una super nova di piccole bacche rosse che si smarriscono in un bosco scuro, pieno di richiami di resina di pino, eucalipto, cioccolato, espresso, grafite, cardamomo. In bocca è austero, voluminoso, incalzante, ma egregiamente scolpito del legno, con rimandi erbacei delineati da una bella sapidità che ricorda muschio e humus. Un Sangiovese di razza, dai mille volti, ma un’anima sincera che parla la lingua del Sangiovese di Romagna. Già maturo e pronto per essere abbinato a tagliolini al tartufo, sukiyaky (すき焼き), filetto di vitello in crosta con tartufo, shish kebab di agnello alla truca.
Per acquistare i vini, chiedere informazioni oppure per prenotare il vostro soggiorno nell’agriturismo ristorante Trerè, contattare Max.
email: [email protected]
Telefono: 0546 47034
Come raggiungere l’agriturismo ristorante Trerè Faenza: via Casale 19, 48018 Faenza, Ravenna
Bottiglie prodotte: 150000
Ettari: 35
Enologo: Emiliano Falsini