Berliner Weisse di Canediguerra: la miglior birra sour italiana
La birra berliner weisse di Caneguerra è una bottiglia sfacciata che non guarda in faccia a nessuno e punta su un’acidità che taglia lingua e palato a metà.
Va per la sua strada, non concede nulla, anche se non per questo risulta priva di eleganza. Anzi nella sua forsennata ricerca parossistiva di freschezza riesce a titillare con una varietà di toni acidi, agrumati, alla zenzero e tropicali davvero notevoli.
Il primo impatto è come con un Sauvignon Blanc della Nuova Zelanda, tropicale, ma freschissimo, con uno stile che ribalta il concetto di piacevolezza a cui eravamo abituati, ma nella vita ci sono tanti punti di vista. Questo è il bello!
Ma quindi è buona oppure no?
Dipende…
La qualità e la cura riposta nel prodotto è innegabile, sappiate soltanto che è limonosa, una super nova di sapori agrumati all’ennesima potenza.
Ma come per tutte le birre sour, questa ricerca estetica dell’acidità riduce lo spettro aromatico e la profondità della birra, la incanala in una binario da cui non è che possa fare chissà quali deviazioni.
Non vogliamo dire che è banale, tutt’altro, ma il genere deve piacere. In ogni caso tra le sour è una delle più gustose.
I profumi della berliner weisse di Canediguerra
Il sapore
In bocca è tagliente, sapida, snella, ma con uno spessore quasi minerale che si riesce a mordere. La struttura è media, ma l’acidità dona una persistenza incredibile. Certo tutto il resto passa in secondo piano, ma la sinfonia è ben orchestrata. Finale infinito con note di cedro e mare.
Quali piatti abbinare
