Riesling 2021 Ciarla Fondo San Giuseppe: la recensione di un ottimo vino bianco
Il Riesling 2021 Ciarla del Fondo San Giuseppe è un vino dal potenziale mostruoso. Se lo stappate adesso è fresco, agrumato e pieno di acidità solare. Ma se aspetterete tre o quattro anni diventerà un piccolo capolavoro. Per ora le classiche note minerali e di idrocarburi sono appena accennate, predomina l’esuberanza del frutto.
Questo non significa che non sia un vino pronto. Anzi potete stapparlo e berlo subito, soprattutto, se lo abbinate a pranzi di pesce, fritto misto e piatti della cucina cinese a base di pesce.
Come viene prodotto
Le vigne hanno un’età di oltre venti vent’anni e affondano le radici in una collina che si erge oltre i 400 metri di altitudine. Ah, per chi non lo sapesse siamo a Brisighella, in provincia di Ravenna, nel cuore dell’Appennino Romagnolo.
Dopo la vendemmia, rigorosamente manuale, i grappoli vengono pressati delicatamente e il mosto fermenta in acciaio, grazie ai lieviti autoctoni.
Quindi viene diviso a metà e riposa sia in legno che in acciaio. Dopo 6 mesi di affinamento sulle fecce fini viene imbottigliato, passa ancora qualche mese e poi il vino è pronto.
Diciamo pronto per essere commercializzato, anche se la sua nascita avverrà tra 4 anni. Allo scoccare del quinto compleanno sarà una gran festa.
Il vino non è filtrato, non vengono aggiunti solfiti ed è prodotto nel modo più naturale possible, rinunciando a qualsiasi alterazione dovuta ad agenti chimici o forzature.
Caratteristiche organolettiche
Non pensate ad un vino magro tutto sale e agrumi, Anzi ha una certa ricchezza, una rotondità sfavillante che fa da apripista ad una acidità splendida, dove agrumi, zenzero, pepe, roccia ed erbe aromatiche danzano in punta di piedi.
Il tono è spensierato, la profondità c’è, ma è tutto giocato su uno spartito dove sono le note acute a fare la melodia.
Il frutto tropicale è contenuto e non stanca, nonostante sia abbastanza netto come richiamo.
Al palato è salato, di ottima persistenza, screziato da picchi di rocciosità sfavillanti, ma si sente in sottofondo la fibra più intima del Riesling di razza che vorrebbe uscire.
Eravamo a pranzo all’Officina del Sale (nomen omen) e lo abbiamo preso appena visto in carta e sinceramente non pensavamo che uscisse così giovane sul mercato, ma non ce ne siamo pentiti.
Ha accompagnato un pranzo di pesce senza battere ciglio, dagli antipasti come i sardoncini con piada, passando per i primi, anche sostanziosi, per finire gloriosamente con grigliata e baccalà fritto.
Prezzo
17-19 euro: un prezzo onesto per un vino naturale di spessore, uno dei migliori Riesling d’Italia.
Abbinamenti consigliati
Pesce, carni bianche, piatti cinesi piccanti, pad thai, risotto alla marinara, carbonara, pizza margherita, vitello tonnato, pollo al curry, paella.