Ribolla Gialla 2011 Castellada: la migliore d’Italia?
Che buona che è la Ribolla Gialla 2011 della Castellada, è un vino che dà soddisfazione, si apre poco alla volta sulla lingua in una sinfonia di sapori salati e balsamici paurosi, intensi, taglienti, ma senza neanche una sbavatura.
Tra tutti i bianchi della Castellada la Ribolla Gialla è la più delicata, la piccola di casa, ma è naturale è un vitigno delicato e sensibile, che ha un corpo non così poderoso come magari un pinot grigio.
Però compensa con un’eleganza da campionessa, ha profondità, tipicità, mille strati salati da sfogliar e annusare come i petali di un fiore.
Se c’è una cantina che possiamo che può fregiarsi del titolo di cantina naturale questa è la Castellada di Oslavia, poco sopra Gorizia. Solo zolfo e rame per i trattamenti, niente prodotti chimici, sfalcio a mano e grandissimo rispetto.
I vigneti di Ribolla Gialla sono posti in cima alle colline, in terreni poveri, in modo che la pianta produca pochi grappoli e le radici affondino nel terreno. La vendemmia fa ad ottobre inoltrato, quando le uve sono perfettamente mature e hanno raggiunto un livello di maturazione polifenolica ottimale. Ed è nella buccia della Ribolla Gialla che c’è tutta la polpa del vino. Sapori, profumi, pigmentazione e ancora questi polifenoli che rendono unica la Ribolla.
I grappoli vengono pigiati e il mosto fermenta per 2 mesi in tini aperti di legno e poi fa botte grande di rovere per 2 anni. Segue 1 anno di bottiglia.
Il risultato è un vino splendido per ricchezza ed eleganza, tanto sale e profumi inebrianti con frutta gialla a non finire e resina, erbe aromatiche e fiori di ginestra. Non ci sono spezie e volgari sentori di legno, non c’è della banalissima vaniglia in questa Ribolla Gialla, ma solo tanta polpa e tutto il profumo del vento e della terra di queste colline.
Il bouquet
Naso complesso, ampio, che si apre a ventaglio, ma non è mai difficile, anzi ti invita con un tocco leggiadro ad andare avanti. Sentori classici di mela cotogna, miele, ginestre, erbe aromatiche a cascata e poi resine e pino. Il tutto è declinato con una pulizia magistrale, l’andamento è cristallino, pulito, verace, senza mai un tentennamento. Finale iodato di infinita lunghezza.
Il sapore
In bocca è una lama affilata dalla salsedine, ma ben giocata su un frutto armonico e raffinato. La polpa è croccante, la struttura equilibrata, con un filo di rotondità e tanta piacevolezza. Non è un vino strutturato, ma ha grande carattere, non va bevuto troppo freddo, come se fosse una Ribolla Gialla normale, sarebbe un crimine, mortificare i suoi delicati profumi. Finale di mare, resina e macchia mediterranea favoloso. Persistenza inverosimile, quasi da whisky più che da vino.
Sintetizzando è un vino straordinario, una delle Ribolle Gialle migliori d’Italia, e in questa annata 2011, ancora giovane e non molto evoluta, mostra tutto il suo splendore e potenziale.
Abbinamenti consigliati
Arrosti di carni bianche, pasta al pesto, erbe, formaggi, cibo cinese e giapponese, kolokithokeftedes, pizza margherita, vitello tonnato, pollo al curry, cacio e e pepe, riso alla cantonese, paella.