Pinot Grigio Castellada 2011: tutto il resto è noia…
Il Pinot Grigio 2011 della Castellada è uno di quei vini che scardinano i concetti vetusti e stilizzati che il mercato impone per certe di tipologie di vini pop che diventano campioni di vendita, snaturando l’essenza stessa di quel vino.
E il Pinot Grigio è il vitigno più massacrato, sputtanato e mutilato della storia enologica italiana, abituata a propinarci vini industriali in stile Pinot Santa Margherita, di una piattume grandioso e magnificente, quando in realtà il Pinot Grigio è tutto il contrario.
Non è cristallino, giallo paglierino, pulito, non è il bravo scolaretto, anzi è un bulletto di quartiere che stordisce con il taser per rubarti il portafoglio. Il Pinot Grigio è affumicato, speziato, profuma di oriente e mirra e non si piega così facilmente ad essere banalizzato in un binario di piacevolezza facile e aromaticamente appetibile. Anzi è complesso e sfacciato, resinoso, ramato già nel colore, e come per molti capolavori di Oslavia ha fatto lunga macerazione. Come dio comanda.
Non vogliamo essere polemici, ma basta rivolgere lo sguardo all’Alsazia e vedere come vinificano il Pinot Grigio per capire quale sia il suo vero potenziale.
Ma torniamo al nostro Pinot Grigio della Castellada, annata 2011. Ebbene sì, mentre il buon Pinot Grigio Santa Margherita in vendita sarà l’annata 2017 se va bene, questo vino bianco è un 2011, neanche fosse Brunello di Montalcino. Ma l’estratto, la polpa, l’acidità mesmerizzante, la spinta propulsiva data dalla sapidità sono favolose. È un vino totalizzante, pieno e denso, senza filtri, senza lavorazioni che ne smussino gli angoli. E infatti servono anni in bottiglia per trovare equilibrio e piacevolezza.
Perché se è vero che è un vino naturale, senza compromessi e una complessità pazzesca, è vero anche che la naturalezza del sorso è da primato. Provate questo Pinot Grigio della Castellada e scoprite il vero sapore di questo grande vitigno, tutto il resto è noia.
Il bouquet del Pinot Grigio Castellada 2011
Naso che sa di macchia mediterranea, pino, eucalipto, note minerali, liquirizia, frutta e fiori, ma il frutto non è ruffiano per niente, mai surmaturo, anzi è incrostato da sale e taglia. Persistenza, varietà e lunghezza eccellenti. Non ci sono sbavature o indecisioni.
Il sapore del Pinot Grigio Castellada 2011
In bocca è ampio, sfacciato, la quintessenza del vino salato. Va per la sua strada e non si guarda mai indietro, non vuole piacere, ma solo essere libero. Gli strati di sapori terrosi e sapidi si mescolano alla perfezione ad un frutto ancora tagliente. Non fa sconti, non strizza l’occhio a nessuno, tuttavia è un vino di una precisione impeccabile, dotato di slancio e verticalità. Polpa da mordere. Struttura piena, ma l’eleganza è quella del grande campione. Bevuto adesso è già molto buono, ma ha un potenziale di invecchiamento notevole. Gustatelo in ogni sua fase. Compratene 12 bottiglie, una all’anno e farete l’affare della vita.
Prezzo del Pinot Grigio Castellada 2011
24-26 euro: i soldi meglio spesi della vostra vita.
Abbinamenti consigliati per il Pinot Grigio Castellada 2011
Grande struttura porta a grandi responsabilità negli abbinamenti, picchiate duro: pizza Margherita, vitello tonnato, falafel, spaghetti alle vongole, tortelli di zucca, spaghetti di riso con gamberi e verdure, riso alla cantonese, frittata, spaghetti alla carbonara, pad thai.