Pinot Bianco 2014 Thomas Niedermayr: un vino naturale senza compromessi
Parlare dei vini di Thomas Niedermayr del maso Gandberg crea sempre imbarazzo, non sai mai quale sceglieresti, perché sono vini veri, fatti nel modo più naturale possibile, uno più buono dell’altro. Ma quello che ci ha colpito di più per l’espressività, la purezza e anche la sfacciataggine è stato il Weissburgunder, il Pinot Bianco 2014. Adesso c’è già fuori la 2015, ma questo non è il solito Pinot Bianco scialbo, anzi una parte macera per due giorni, il resto fermenta sulle bucce, quindi un anno di affinamento in più gli conferisce più rotondità ed equilibrio.
Ma veniamo al vino, come è questo Pinot Bianco 2014 di Thomas Niedermayr? Semplicemente favoloso! Ha una carica minerale pazzesca, tanta profondità aromatica, eleganza, volume aromatico, eleganza e acidità tagliente. Il tutto racchiuso in una semplice bottiglia.
Ma ormai conoscerete Thomas Niedermayr, un vignaiolo che ci mette la faccia, il cuore e il proprio spirito nei vini. Non fa vini naturali così per essere modaiolo o per poter dire di fare vini naturali che è molto cool oggi, ma perché la trasparenza è il suo modo di essere. Rifugge le mode, gli stereotipi da vino stilizzato da Alto Adige tutto profumoni e veste gialla paglierina, anzi osa con le macerazioni per tirare fuori in sangue dai grappoli, ma tutto è fatto con una consapevolezza, una sicurezza dei propri mezzi tecnici che ha del maniacale.
Dopo la vendemmia i grappoli vengono pigiati e si aspetta la fermentazione spontanea, poi La fermentazione con lieviti indigeni, svolta sia in acciaio che in legno. I mesi di affinamento sui lieviti sono 22, avete letto bene, 22 per un Pinot Bianco. Segue poi l’imbottigliamento senza chiarifiche né filtrazioni.
Questa è sintesi perfetta di terroir: un manico da paura, Dolomiti e boschi, terreni misti con argille, calcare e roccia dolomitica: in pratica sono le condizioni per fare il vino degli dei.
Il bouquet del Pinot Bianco 2014 di Thomas Niedermayr
Naso incredibile per varietà, profondità e fascino: il frutto è appena maturo con pere e pesche, poi arrivano mille erbe aromatiche, fiori a profusione, arabeschi di cioccolato e spezie leggerissime, fieno e chiude minerale, senza remissione. Ricco, elegante, franco: un naso da incorniciare.
Il sapore del Pinot Bianco 2014 di Thomas Niedermayr
In bocca è la carta carbone del naso: freschissimo nella sua progressione, non si ferma, non si ammorbidisce mai, ma va dritto per la sua strada incurante di tutto e di tutti. Lo scheletro sapido è notevole e sorregge tutto il vino, donandogli forza e carattere. La struttura è rocciosa, non prepotente, ma ampia, al limite del cremoso e del decadente per certi rimandi speziati e cioccolatosi. Nel complesso è pulito, scandito con eleganza encomiabile e franchezza assoluta che permea tutto il sorso.
Sicuramente è tra tutti i Pinot Bianchi è uno dei più decisi, marcati, ma anche credibili sia a livello aromatico, che acido che alcolico. Se il vino è lo specchio dell’anima, andate in cantina a conoscere Thomas Niedermayr: è una persona splendida e piena di gioia, proprio come il suo Pinot Bianco.
Abbinamenti consigliati
Pizza Margherita, vitello tonnato, falafel, spaghetti alle vongole, tortelli di zucca, spaghetti di riso con gamberi e verdure, riso alla cantonese, frittata, spaghetti alla carbonara, pad thai.