Perle ai Porci di Birra del Borgo: recensione Oyster Stout
La birra Perle ai Porci è un birra che osa, una Oyster Stout che prende ispirazione dalla birre nordiche prodotto con le ostriche. 15 chili di ostriche per ogni 500 litri di mosto e il loro sapore delizioso lascia una traccia delicata, sapida e di grande eleganza.
La base è un stout molto profumata con richiami cioccolatosi, di cola e caffè, e poi in sottofondo sentirete il richiamo del mare, una risacca lenta e cantilenante. Ma non aspettatevi una birra da battaglia o salmastra, la Perle ai Porci è un sonetto sussurrato in una notte di mezza estate.
Certo la sapidità delle ostriche dona struttura a questa birra scura e polposa ed aiuta a renderla più variegata e sfumata, soprattutto se si considera che le note di torrefazione sono abbastanza intense.
Insomma è la birra scura perfetta?
Quasi, ci siamo, diciamo che è molto piacevole e delicata, dal profilo elegante e con il giusto piglio amaro. Forse un pelino in più di sapidità, l’avrebbe resa ancora più irresistibile, ma diciamo che è birra che sa come farsi amare.
Il bouquet
Naso oscuro, tosto e tostato con note di cacao, liquirizia, noci e frutta secca, note iodate in lontananza. Nel complesso è intrigante, non molto pronunciato, ma avvolgente.
I sapori
In bocca è sapida, con una struttura piena, buona persistenza, varietà di sorso e mai difficile. Se state cercando una stout golosa e della buona bevibilità, l’avete trovata. Equilibrio e persistenza non da urlo, ma ci siamo.
Il prezzo
La 0,33 costa circa 5 euro in enoteca, in linea con la concorrenza.
Abbinamenti
Birra ad ampio raggio d’azione: usatela per accompagnare pizza margherita, vitello tonnato, pollo al curry, costine con salsa barbecue, lasagne al forno, roast beef, pulled pork, hamburger, filetto alla Wellington, paella.