Mon P’tit Pithon Rouge 2017 Olivier Pithon: recensione
Il Mon P’tit Pithon Rouge di Olivier Pithon è un classico vino scacciapensieri. Lo apri, lo abbini ad una pizza alla porchetta o ad un pad thai e la serata andrà benone, sempre che dopo ci sia della tequila, claro!
A parte gli scherzi, questo classico vino da tutti i giorni non delude. È semplice, immediato, molto pulito, appena minerale per non risultare blando, ma soprattutto ha un tannino talmente morbido che fa il suo dovere senza nemmeno ve ne accorgiate.
Stiamo parlando di un vino che ricade nella Côte Catalanes, la patria dei blend beverini, dove mare e sole la fanno da padroni. E infatti in questa bottiglia troverete puro succo di Mourvedre, Grenache e Syrah, interpretati però con grande leggerezza. D’altronde questa trinità di vitigni è usata da secoli per produrre vini di ampio respiro come aromaticità, ma di facile approccio. Pepe, frutto irresistibile, acidità stellare, il tutto infuso in un corpo molto snello.
Caratteristiche organolettiche
Naso dalla potente carica fruttata: è un valzer di ciliegie e piccoli frutti di bosco. Un filo erbaceo, una spolverata di pepe, ritorni balsamici molto tenui, a cui fa eco un lontano ricordo di salsedine. Chiude leggermente speziato. Non è profondissimo né molto complesso, ma offre uno spaccato interessante e non ci sono imprecisioni.
Al palato è di facile lettura, scorre senza intoppi, ma lasciando un ricordo piacevole dove il frutto assume tratti agrumati e di anguria. Il tannino è tenue, quello che sorregge il sorso è l’acidità, ancora mordace dopo cinque anni.
Equilibrio perfetto, fascino scanzonato e facilità di beva: si offre con spontaneità. non è il vino della vita, ma quello che ti migliora la vita di tutti i giorni sicuramente. Soprattutto in estate, periodo in cui potrete servirlo ad una temperatura di 14 grado. 1 ora in frigorifero e via subito sulla tavola accompagnato da una grigliata di agnello, pulled pork o un panino alla finocchiona.
Prezzo
12 euro. Ottimo prezzo. Fatene scorta. Il trucco con questo tipo di vini è di lasciarli in cantina 3 anni almeno. Appena uscito era quasi sgarbato, rustico, ma con un po’ di affinamento smussa gli angoli. Tanto di acidità ne ha da vendere.
Abbinamenti
Pizza margherita, vitello tonnato, pollo al curry, costine con salsa barbecue, lasagne al forno, pulled pork, hamburger, filetto alla Wellington, paella.