Kraken rum: recensione e caratteristiche
Il Kraken è un rum scandalosamente e pirotecnicamente speziato e nasce sulla falsariga dell’antica bevanda dei pirati dei Caraibi chiamata bumbo, un grezza miscela di rum torci-budella, acqua, zucchero e noce moscata. Una versione un po’ più elaborata del vecchio grog. La ricetta originale di questo cocktail piratesco è cambiata e non è mai stata codificata, non è che fosse servita alla mensa della regina, ma serviva per rendere potabile rum grossolani, dalla gradazione fuori controllo.
E questo rum Kraken ripropone il fascino speziato e avventuroso della vita dei corsari con un distillato che viene aromatizzato con ben 11 botanicals, tra cui cannella, noce moscata, zenzero, caffè e altre diavolerie da bucaniere. Ovviamente è un rum industriale che nasce dalla melassa, non ha nulla di agricolo né artigianale, anzi è tutto il contrario: è morbidissimo al limite del ruffiano, stilizzato, modellato dalle spezie, anche se nel complesso ha buon ritmo, una certa pulizia e sontuosità mai forzata.
Diciamo che è un rum discreto preso nell’insieme, ma che se bevuto liscio è abbastanza noioso e fin troppo concentrato sulla propria speziatura. Ciò non significa che sia un rum scadente, tutt’altro, solo che non è un distillato da meditazione. E infatti lo usate per fare cocktail opulenti e avvolgenti come il Dark and Stormy, il Planter’s punch o anche la Pina Colada, vi si apriranno nuovi orizzonti gustativi.
Due parole sul packaging e sul sito: molto ben studiati. Hanno creato un’epica molto appetibile sul mitico mostro marino, proponendo un’etichetta splendida che sa come attirare l’attenzione. Sul sito invece trovate idee, ricette e uno stile anni 30 azzeccato. La leggenda narra che un Kraken attaccò un vascello in viaggio verso i Caraibi, esigendo un sacrificio di innumerevoli barili di rum. E in onore di questo mostro buongustaio dal gomito facile hanno deciso di dedicargli un rum dal fascino rétro.
Il bouquet
Naso pieno e burrascoso che apre con una tempesta di spezie, caffè e cioccolato, toni di caramello e poi arrivano rasoiate di zenzero e agrumi a rinfrescare. La varietà è buona e non si scade mai nel compiacimento speziato fine a sé stesso pur essendo poco naturale come sviluppo.
Il sapore
Bocca ampia, calda, punteggiata da picchi piccanti con pepe e caffè che si rincorrono. Il calore è dosato, non è un rum sgarbato, anzi si muove con passo felpato. Da qui a dire che è un grande rum ne passa: fa il suo dovere e non nasconde la sua natura speziata esuberante, ma non chiedetegli troppo.
Sintetizzando: è un rum da lavoro, usatelo come il Don Papa, per fare cocktail è un chiavistello magico che apre mille porte, preso da solo ha una struttura aromatica pesante e ridondante. Tagliatelo con ginger beer e diventa poesia. Rispetto al rum Gosling’s Black Seal Rum, costa esattamente la stessa cifra e ci è piaciuto molto di più, meno cremoso, caramellato, molliccio.
Il prezzo del rum Kraken
28-30 euro, come il Gosling.
La ricetta del Kraken Libre cocktail
Uno degli aperitivi più semplici, ma spettacolari, che potrete fare con questo pindarico rum scuro è il Kraken Libre cocktail. Esatto, è arrivato il momento di scatenare questa belva, liberate il Kraken! Ma non temete, non serve essere un bartender pro per preparare il Kraken Libre. Gli ingredienti sono: 5 cl di rum Kraken, 2 cl di succo di lime, 8 cl di cola di buona qualità e una spolverata di noce moscata. Riempite un bicchiere highball di ghiaccio, mettendo delle fette di lime tra un cubetto e l’altro, versate il succo di lime filtrato, aggiungete il rum, spolverate con noce moscata, aggiungete le cola, rimescolate delicatamente e guarnite con un ciuffo di menta.
Quali cocktail fare con il rum Kraken
Dark and Stormy, Basito, Pina Colada, Don Rodrigo, Planter’s punch. No Mojito, no Daiquiri, please.