Frus Refosco 2015: la recensione di vino rosso naturale friulano di grande spessore
Il Frus Refosco 2015 è un vino rosso che ti rimette in pace con il mondo. Non ha ambizioni di riscrivere la categoria, anzi gioca per sottrazione, eliminando gli orpelli stilistici tipici di molti rossi friulano, per andare al sodo.
Non vogliamo criticare troppo i vini rossi friulani, ma negli ultimi anni si stava esagerando: estratto pompato a non finire, frutto stramaturo, muscoli gonfiati a suon di legno e poca espressività. E quando si parla di Refosco, invece, il carattere, quella succosità fruttosa, la facilità di fraseggio tra sale e agrumi è fondamentale.
Certo il mercato voleva le bombe di bolgheriana matrice, ma molti grazie al torchio se ne sono accorti e hanno iniziato a produrre vini più puri, nervosi e taglienti, diciamo pure carismatici e in grado di esprimersi per quello che sono e non per come li vorrebbe il mercato o le mode. Questo non significa che sia un vino rustico del contado, senza controllo o tutto succo e tanta spensieratezza. Niente affatto, non rinuncia ad un millilitro di complessità in favore della beva compulsiva da bimbominkia malati di Instagram wannabe influencer.
Come viene prodotto
La cantina fa parte dei produttori Triple A, una garanzia. Vigne vecchie di oltre 40 anni, suoli limosi con forte presenza di scheletro (quello che localmente è chiamato ponca) con abbondanza di minerali e fossili marini. Magari non è lo Chablis, ma la differenza si sente eccome.
E per questo diciamo che è una benedizione il ritorno ad un vino rosso friulano più terso e minerale, perché la base per fare grandi vini c’è già. Non serve la cosmesi. Macerazione di 10 giorni con fermentazione spontanea in acciaio e affinamento in botti di rovere di Slavonia da otto ettolitri. Il vino non è filtrato né chiarificato e non si aggiungono solfiti.
Caratteristiche organolettiche
Il bouquet è avvolgente e caldo, screziato di fiori, radici e fiori. Il fascino così sontuoso del Refosco è lì che ti solletica il naso, ha un frutto avvolgente e goloso, con tratti balsamici e di alghe. Nel complesso è molto penetrante e sinuoso, non si ferma alle marmellate da hotel 3 stelle, ma tira dritto per la sua strada. Finale di cacao e rabarbaro.
Al palato è molto deciso e succoso, con struttura media, ma non massiccia. Il tratto è audace, scorre grintoso e affilato, ben disegnato da tannini eleganti, profondi, ma mai poderosi. Ritorni di erbe aromatiche a non finire.
Come vino è splendido per carisma e pulizia. Ha eleganza e coraggio, non è stato plasmato dal legno, ma riesce ad esprimersi con finezza e tratti unici. Pur avendo una naturalezza di beva eccellente, non risulta mai scontato.
Bevuto adesso è ottimo, ma potrete lasciarlo in cantina anche per 10 anni, senza timori.
Prezzo
22 euro: un prezzo più che onesto per un’ottimo vino naturale che ha un brillante futuro davanti a sé.
Abbinamenti consigliati
Taglieri di salumi, pizza margherita, vitello tonnato, pollo al curry, costine con salsa barbecue, lasagne al forno, pulled pork, hamburger, filetto alla Wellington, paella.