Dinavolino 2018: un vino naturale che è un piccolo capolavoro
Il Dinavolino 2018 è un vino bianco naturale prodotto dall’azienda Denavolo, situata in Emilia-Romagna, Italia. Questo vino è un blend di diverse varietà di uve locali, vinificato con metodi tradizionali e senza l’uso di additivi chimici, rispecchiando pienamente la filosofia di vinificazione naturale della cantina di Giulio Armani.
Produttore
Denavolo è una cantina conosciuta per il suo approccio minimalista e naturale alla vinificazione. Fondata da Giulio Armani, la cantina si trova sui colli piacentini e pratica un’agricoltura biologica e biodinamica, con un massiccio ed encomiabile impegno per la sostenibilità e la qualità, senza compromessi, senza scorciatoie e senza tanti fronzoli.
The Basics
- Regione: Emilia-Romagna, Italia
- Uvaggio: Blend di Malvasia di Candia Aromatica, Marsanne, Ortrugo e altre varietà locali
- Vinificazione: Fermentazione spontanea con lieviti indigeni, macerazione sulle bucce per 6 mesi, non filtrato né chiarificato
- Alcol: 11.5%
- Prezzo: 14 euro
Caratteristiche organolettiche
Il Dinavolino 2018 presenta un colore giallo dorato con riflessi aranciati, dovuti alla lunga macerazione sulle bucce. Al naso, offre aromi complessi di frutta secca, agrumi canditi, timo, ginestra e glicine affogato nel miele di castagno prodotto sul monte Fuji. Al palato, il vino è fresco e strutturato, diretto, senza fronzoli, ma dotato di un filo tannico che si intreccia con note di albicocca, pesca, mandorla fino a sfociare in un finale minerale.
Abbinamenti Suggeriti
Il Dinavolino 2018 si abbina bene con piatti a base di pesce, formaggi stagionati, pizza margherita, vitello tonnato, carbonara, cacio e pepe, paella. È ideale per accompagnare antipasti, primi piatti leggeri e insalate di stagione.
Dettagli di Produzione e Terroir
Le uve provengono da vigneti situati su terreni calcarei e argillosi a un’altitudine di circa 350 metri. La vendemmia è manuale e le uve vengono selezionate con cura per garantire la massima qualità. La fermentazione avviene spontaneamente con lieviti indigeni, e il vino macera sulle bucce per sei mesi prima di essere imbottigliato senza filtrazione né chiarifica, preservando così la sua integrità e autenticità.